Capitolo 27

1.6K 111 8
                                    

Non ho il tempo di reagire che Cameron cerca di baciarmi.
In preda al panico, inizio a tremare e nel momento in cui è pronto a toccare le mie labbra con le sue, butto un urlo.
"Fermo"mi metto le mani in faccia e cerco di sviare la situazione"è tardi, dobbiamo andare"mi avvicino alla porta poi.
Cameron mi guarda deluso e dopo alcuni secondi mi raggiunge.
Lo osservo avanzare verso di me, la sua espressione dice tutto e in un niente capisco cosa gli succede.
Collegando le cose ottengo il risultato più scontato: è innamorato di me.
Che stupida che sono stata a non capirlo subito, gli ho fatto anche delle domande banalissime che lo hanno messo in difficoltà e mi sento troppo in colpa per questo.
Mi sento in colpa per avergli sempre parlato di Gilinsky e per avergli fatto subire i miei scleri.
Immagino come dev'essere difficile amare una persona che vede occhi solo per qualcun altro...
Cameron questo non lo merita.
Lui è sempre cosi gentile con me, io invece, dal mio campo, lo faccio stare male.
Entriamo nel taxi e per tutto il tragitto restiamo in silenzio.
A dividerci c'è il sedile posteriore centrale, ma le nostre mani sono così vicine che potrei riunirle con un semplice gesto e risolvere tutto. Perchè so che ho rovinato il nostro rapporto.
Nonostante ciò, non lo faccio.
Sembra stia veramente male e non credo che prendendolo per mano si possa risolvere il problema.
Lui continuerebbe ad odiarmi a causa del mio rifiuto nei suoi confronti ed io rimarrei comunque innamorata di Jack.
Lo guardo osservare pensieroso il panorama e quando capita che si volta verso di me per qualche secondo, io mi giro alla mia sinistra e punto gli occhi attraverso il finestrino.
È tutto un giochetto di sguardi imbarazzanti che non finisce mai.
D'altro campo, il tragitto è ancora lungo.
C'è traffico ed ho paura di arrivare in ritardo.
In preda alla noia appoggio la testa al finestrino e comincio a pensare.
Vorrei immaginare lo svolgimento della festa di compleanno di Jack, ma l'unica persona presente nella mia testa è Cameron.
In questo momento siamo vicini e lontani allo stesso tempo.
Sento che qualcosa si è rotto tra di noi e mi fa stare male.
È come un dolore fisico, se non peggiore.
Io e Cam non abbiamo mai litigato e mi odio per essere la causa di questo primo battibecco.
Non siamo abituati ad evitarci.
In un modo o nell'altro ci cerchiamo sempre, ma è passata mezzora da quando ho rovinato tutto e già mi mancano i suoi sorrisi.
Mi domando con che coraggio sia riuscita a rinunciare alle sue carnose labbra, ai suoi modi dolci di fare, al suo amore...
Cameron si che mi ama veramente, niente a che vedere con Gilinsky, eppure, ingenuamente l'ho respinto.
Ottimo Reb! Continua così e rimarrai da sola per sempre.
Sono un fottuto disastro.
I pensieri mi sfilano d'avanti agli occhi e quando si sperdono nell'aria, mi liberano la vista.
Finalmente riesco ad intravedere la spiaggia e mano a mano che avanziamo, anche il locale di Jason.
"Può fermarsi qui"Cameron comanda l'autista del taxi e quest'ultimo obbedisce subito.
Paghiamo la giusta quota e poi usciamo dal mezzo di trasporto.
Una scia di fumo ci circonda e quando si mescola con l'odore di mare, io e Cam cominciamo a camminare sino al locale.
Ci togliamo le scarpe non appena mettiamo piede sulla sabbia e poi, a passo lento procediamo
"Ehi"dico d'istinto ad un certo punto, facendolo fermare.
"Si?"mi chiede distratto.
Lo guardo per alcuni secondi mentre formulo una frase nella mia mente e poi sputo tutto fuori.
"Ho rovinato tutto...tu mi ami e l'ho capito solo adesso, ma come sai, il mio cuore è di un'altra persona anche se vorrei che non lo fosse.
Preferirei di gran lunga stare con te che con quello stronzo, ma tu stesso mi hai detto che al cuore non si comanda. So che hai sofferto molto e che lo fai ancora, ma odio stare lontana da te. Non vorrei perdere la tua amicizia, perciò perdonami ti prego."
Lui ricambia il lungo sguardo e poi continua"Perdonami tu. Io ho cercato di baciarti, io mi sono innamorato di te, io...non avrei dovuto farlo."si mette le mani nelle tasche dei pantaloni mentre guarda i suoi piedi giocherellare con la sabbia fredda.
"Non sei tu a decidere"lo tiro su di morale.
"Lo so!"afferma con un velo di irritazione"lo so"ripete poi con più dispiacere.
"È colpa del mio cuore e bla bla bla...ma mi sono rotto il cazzo di questo cuore che va per fatti propri"si mette le mani nei capelli"fa male"finisce con voce strozzata.
A queste parole non riesco a trattenere le lacrime.
"Quanto ti capisco"instintivamente gli corro incontro e lascio che le emozioni si impossessino del mio corpo.
Sembra sia passato così tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo abbracciati, che non appena le nostre braccia si ritrovano mi sento rinascere.
Le lacrime continuano a farsi strada lungo le mie guance, ma non mi preoccupo di asciugarle.
Il senso di colpa per aver infranto i suoi sentimenti è troppo forte.
Desidero solo essere perdonata, non mi importa di altro.
"Reb non dovresti piangere per me"la sua mano mi accarezza la nuca, ma mi tiene anche più stretta al suo petto.
"Invece si..."singhiozzo mentre mi distacco un po' per guardarlo"però ti confesso che non è solo per questo che sto piangendo"
Cameron mi asciuga le lacrime e mi aggiusta il trucco.
"E per cos'altro?"mi chiede poi.
"È questo il punto, non lo so.
O meglio, so solo di volermi sfogare una volta per tutte"
"Sono qui"fa che il mio volto si scontri ancora una volta col suo petto.
"Resteremo amici?"chiedo.
Cameron esita a parlare ma alla fine lo fa.
"Io ho promesso di aiutarti"serra i pugni dietro la mia schiena"perciò lo farò. Sarò sempre al tuo fianco..."
"Ma non starai.."
"Niente 'ma', perfavore"mi interrompe.
"Okay"sussurro calmandomi.
"Okay"mi stampa un bacio sulla fronte.
•OKAY-riferimenti a colpa delle stelle puramente casuali!
Che finale eh? :')
Votate e commentate se vi è piaciuto questo capitolo e se siete curiosi di sapere che succede nel prossimo capitolo.
~BaciNoa•

In my mind and in my heart||J.GDove le storie prendono vita. Scoprilo ora