Capitolo 25

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"Cameron?"continuo a chiamarlo, ma ancora niente.
È come se non ci fossi.
"Cam"squoto il suo braccio e finalmente mi nota.
"Che succede?"richiedo.
Lui mi guarda negli occhi come per chiedermi se sono seria ed io ricambio lo sguardo interrogativa.
"Niente"dichiara per poi puntare gli occhi dall'altro lato.
"Cam"posiziono la mia mano sul lato destro del suo volto per rigirarlo verso di me"dimmi che ti prende"
"Non puoi capire"
"Si invece"stringo più la presa.
Lui guarda in basso e prima di parlare si bagna leggermente le labbra e sospira.
"Okay, il fatto è ché..."prova a parlare ed io mi metto comoda, pronta ad ascoltarlo.
Il suo cervello sembra deciso a dichiarare tutto, ma la sua bocca evidentemente non è collegata ad esso, perchè glielo impedisce.
Il suo sguardo si nasconde nell'oscurità, così io serro gli occhi per cercare di vedere meglio e trovare qualche risposta sincera nella sua espressione.
Mentre lui continua a balbettare però, il mio telefono squilla e mette fine a questo giochetto orribile.
Non l'ho mai visto in queste condizioni e vorrei aiutarlo, se solo me lo concedesse.
Sfilo dalla borsa il cellulare e leggo chi è il rompipalle di turno.
Il nome non è salvato, così rispondo per semplice curiosità.
"Pronto?"sospiro.
"Pronto Reb?"riconosco la voce di Johnson.
"Jack, ciao...come mai mi stai chiamando a quest'ora?"chiedo.
"Sono stato tutto il tempo con Gilinsky e siccome è proprio di lui che ti devo parlare, ho deciso di chiamarti ora che sono tornato a casa"sospira affaticato.
"Ok, dimmi"mi metto in ginocchia, guardando difronte a me preoccupata.
"Niente, il dieci è il compleanno di Jack e io e i ragazzi stiamo organizzando una festa a sorpresa"
"Okay, va' avanti"mi rilasso.
Pensavo gli fosse successo qualcosa di brutto.
"Volevo invitarti"dice ovvio.
"Oh, verrei volentieri se solo Gilinsky gradisse la mia compagnia"comincio a giocare con il mio vestito nervosa.
"Ma cosa dici? Jack non fa altro che parlarmi di te ultimamente! È ovvio che vorrebbe ci fossi."mi rallegra.
"Dici sul serio?"sorrido guardando il ragazzo di fronte a me che a sua volta vorrebbe capire cosa sta succedendo.
"Reb non essere sciocca. Piuttosto, il regalo lo fai con noi?"mi chiede.
"Emh, va bene"rispondo.
"Ottimo, domani portami dieci dollari"si raccomanda ed io lo rassicuro.
"Bene. Oh, Cameron è con te? Voglio invitare anche lui dal momento che é qui"
"Si, te lo passo"dico prima di coprire il microfono e comunicare a Cam che Johnson vuole parlare con lui.
Poi gli passo il telefono e lui lo afferra.
Parla per pochi secondi e poi riattacca.
Il tutto con fare indifferente.
"Allora verrai?"dico eccitata.
"Si"sbuffa.
"Ottimo"getto il telefono in borsa e ritorno a sorridergli.
"Dicevamo?"
Cameron mi guarda un'ultima volta negli occhi e poi dice"stavo dicendo che sento..."sembra ci stia riflettendo ancora"sento la mancanza di mia sorella, ho sempre festeggiato i compleanni con lei"finisce poi.
"Scusa"comincio a sentirmi in colpa.
"Non preoccuparti"mi dice scuotendo la testa.
"Okay...nient'altro?"stranamente non sono convinta che sia tutto qui.
"Nient'altro"si rialza e mi porge la mano.
Io lo guardo indecisa, ma poi trascuro ogni pensiero che non abbia a che fare con Gilinsky e mi tiro su.
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"Cameron, vado a consegnare i soldi a Johnson, vuoi che porti anche i tuoi?"urlo dall'ingresso.
Cameron esce dal bagno con indosso solo dei pantaloni di tuta e dice"si perfavore"
Poi si dirige verso la sua valigia, cerca il portafoglio e preleva dieci dollari.
Si avvicina a me ed infine me li porge.
Io studio ogni suo movimento e quando è vicinissimo a me arrossisco.
Guardo il suo possente petto, i suoi muscoli e per qualche secondo, rischio di rimanere senza fiato, poi alzo lo sguardo per riprendermi ma me lo ritrovo a sorridere, così prendo la banconota e per evitare di svenire mi giro ed esco.
Busso alla porta di JackJ e dopo alcuni secondi apre.
"Reb"mi sorride.
"Jack"faccio altrettanto"questi sono i miei soldi e quelli di Cameron."
"Grazie"li prende e li posa su un mobile all'interno del suo appartamento"non sappiamo ancora cosa comprargli, ma quando decideremo, ti avviseremo sicuramente."
"Okay, grazie...ora vado"
"Va bene"mi saluta con un gesto della mano e poi chiude la porta.
Io rimango per alcuni secondi nella stessa posizione, poi, mentre mi decido a tornare a casa, l'anta dell'ascensore si apre facendo rumore, così mi giro curiosa verso quest'ultima e scruto Gilinsky uscirne.
Per un momento mi prende il panico.
Ha delle valige in mano ed ho paura che voglia ripartire, ma quando noto una ragazza dietro di lui capisco che la sta semplicemente aiutando.
In questo momento il panico però, di straforma in rabbia, così, prima che Jack si accorga di me, torno da Cameron.
Entro nel mio appartamento sbattendo fortemente la porta, mi siedo sul divano e sbuffo.
Cameron si rende conto che c'è qualcosa che non va, così viene a sedersi vicino a me.
"Cosa è successo?"mi chiede.
"Gilinsky"respiro pesantemente e Cameron rotea gli occhi.
"Cosa ha fatto questa volta?"
"Mi ha rimpiazzata...con una mora...alta...formosa...bellissima"serro i pugni cercando di cacciare l'istinto omicida"vorrei strozzarlo! Prima fa il geloso, mi fa dire dal suo amichetto che non fa altro che pensare a me e poi se la fa con un'altra"
"Reb, Dio santo, ancora non hai capito che quello va dietro alle ragazze solo per l'aspetto fisico? Se ne frega di come sei caratterialmente. Vuole solo una cosa"Cameron salta dal divano.
'Si Cameron ora l'ho capito'vorrei rispondere, ma non lo faccio perchè mi sento umiliata, dato che ciò che vuole, da me l'ha già ottenuto.
Mi sento uno schifo e me ne vergogno.
"Perchè ci perdo ancora la testa?"mi lascio sopraffare dalla tristezza.
"Perchè ne sei innamorata..." risponde poi lui, tornando a sedersi.
"Io non voglio"lo abbraccio.
"Al cuore non si comanda"continua e con questo tono di voce sembra quasi che stia parlando per se.
È da due giorni che si comporta stranamente e vorrei capire cos'ha, solo che lui sembra che menta ogni volta che glielo chiedo.
"Pensi ancora che dovrei andare alla sua festa a sorpresa?"chiedo scacciando quel pensiero.
"Secondo me si. Solo per farlo ingelosire"mi consiglia con espressione maliziosa.
Io rido e gli do una pacca sul petto, poi stanca affermo"Domani sarà una giornata pesante, meglio che vada a dormire"
Cameron annuisce e mi stampa il solito bacio sulla fronte.
"Notte"dico allontanandomi.
"Notte"mi risponde sovrappensiero.
•Ehilaaa, nuovo capitolo!
Commenti?
Non siate timidi, non mangio ; )
~BaciNoa•

In my mind and in my heart||J.GDove le storie prendono vita. Scoprilo ora