Capitolo 13

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Gilinsky, lo so che può sembrare strano il fatto che io ti stia scrivendo, ma credimi non lo sto facendo assolutamente perchè mi manchi, ma perchè non so cosa regalare a Hayes per il suo compleanno.

Hai detto che ti manco?
Mio Dio non ci credo, corro a casa tua.
Io lo sapevo...
Ma sei scemo o cosa?
AIUTAMI!
Cosa desidera Hayes per il suo compleanno? Io non lo conosco ancora come voi.

Conosci me peró...

Fanculo, non avrei dovuto scriverti.
Addio.

NO! Scusami, ok, ti aiuto.
Hayes desidera tanto un guantone nuovo da baseball.

Oh, ok, perfetto.

Io invece desidero...

Jack piantala sei fastidioso...

Ahah t.v.b

Io no.
Spengo il telefono e vado a fare un giro, con l'intenzione di andare a comprare il guantone a Hayes.
Appena esco, incontro Nate e non avendo idea di dove poter trovare un negozio sportivo, mi faccio indicare da lui.
"Perfetto grazie"dico prima di andarmene ma appena mi volto mi richiama.
"Ci sei stasera?"mi domanda.
"Si"dico senza nemmeno un velo di entusiasmo.
"Ottimo"mi sorride per poi entrare nel suo appartamento.
Ignoro il suo comportamento strano e mi incammino verso il negozio.
Quando sono giù, chiamo un taxi e dopo alcuni minuti arriva.
Mi faccio trasportare fino alla via pre-scelta e poi, dopo averlo trovato, entro nel negozio.
Quest'ultimo enorme com'è, mi distrae dal motivo principale per cui sono venuta, così mi faccio un giro in tutti i settori, trovo il guantone ed infine visito la sezione 'basket'.
Ogni sport ha il suo piano e di conseguenza anche la pallacanestro.
Appena lo raggiungo, realizzo di non aver mai visto qualcosa di più bello.
È come un paradiso, ogni squadra ha il suo spazio e c'é veramente di tutto: le tre diverse divise, la palla, le scarpe, i berretti, i calzini, le fasce...tutto con il logo della squadra che tifi.
Mi faccio un giro tra le tante e ad un certo punto arrivo alla mia preferita.
Mi innamoro così subito di tutto, che quando decido di andare via, quasi non ce la faccio.
Vorrei rimanere qui per sempre, ma siccome si è fatto tardi, devo scappare per andare a pranzare.
Ritornerò al più presto per visitare il museo per bene.
Con rancore, distolgo lo sguardo dalla merce e svolto l'angolo che si affaccia al lungo corridoio che porta all'ascensore.
Punto gli occhi sui miei piedi e quando comincio a camminare, sbadatamente vado a sbattere contro un uomo alto circa due metri.
Quando metto a fuoco per vedere di chi si tratta, perdo mille battiti e comincio ad agitarmi.
È Derrik Martell Rose, playmaker titolare e leadership dei Chicago Bulls, famosissimo per il suo primo passo fulmineo e incredibile velocità di movimento.
Serro gli occhi e comincio a respirare affannosamente, mentre cerco di trattenere le lacrime.
È praticamente il mio idolo e la mia ispirazione, nonostante i nove anni di differenza che ci passiamo.
Sogno da tanto di incontrarlo e finalmente ci riesco.
È molto più alto da come sembra in tv, i suoi muscoli sono fantastici e tutto questo mi sembra enormemente irreale, ma è così.
Dopo tanti anni riesco veramente ad averlo d'avanti ai miei occhi e non dietro ad uno stupido schermo e mi sento così realizzata che oso abbracciarlo.
Derrik è qui, a Los Angeles ed io sono qui, a Los Angeles e noi siamo qui, nello stesso negozio sportivo!
Ma cosa ci fa a Los Angeles?
"Mio Dio, Rose"sclero quando mi stacco da lui.
Lo squadro dinuovo e mi sorprendo di trovare un sorriso stampato sul suo viso.
"In carne ed ossa"apre le braccia con fare ovvio.
Oddio, oddio.
Rose sta parlando con me!
"Ehm...io...io...io non ci credo"balbetto emozionata"Dio"sospiro infine cercando di non farmi sentire, ma evidentemente non sono riuscita nel mio inento e me ne accorgo dalla risata che mi porge.
Immediatamente arrossisco ed abbasso lo sguardo.
Lo rialzo qualche secondo dopo, quando un'altra figura maschile si presenta vicino a noi e quasi svengo.
2 in uno!
"Ehi amico, guarda qui" E'Twaun Moore interrompe il disagio che avevo creato qualche secondo prima.
Prima guarda Derrik e poi guarda me.
"Oh, scusate ho interrotto qualcosa?"chiede malizioso.
"Nono! Sono solo una tifosa della vostra squadra, ragazzi siete fortissimi!"lascio che l'eccitazione prenda il sopravvento su di me.
"Grazie"dicono entusiati loro.
"Sono Reb Ross, non che vi interessi, ma seguo i Bulls da una vita, sin da quando ero piccolissima precisamente ed è diventata una passione, tant'è che anche io lo pratico. Seriamente non riesco a credere di avervi qui d'avanti a me! Che ci fate a Los Angeles?"dico tutto ad un fiato.
"Vacanza"confessa Moore
"Oh, beh, divertitevi allora"finisco.
Poi con l'intento di tornare al piano di sotto, riprendo a camminare, ma neanche a tre passi mi richiamano.
"Non compri niente?"mi chiede Rose e goffamente rispondo"in realtà la divisa ce l'ho, ma stavo pensando di prendere la palla"confesso.
"Cosa aspetti? Il settore è qui, non lì, dai che te la firmiamo anche"continua.
"Ommiodio sul serio?"chiedo contentissima.
"Certo!"commenta Moore.
"Grazie"esclamo per poi correre a prendere la palla e porgerla a loro.
Li osservo silenziosa mentre firmano e quando finiscono, gli porgo uno dei miei sorrisi migliori.
"Vuoi anche una foto con noi?"
"Si perfavore, avevo paura di chiedervela"ridacchio e poi sfilo il telefono dalla tasca per farla.
Alla fine mi sorridono e mi salutano, io ringrazio e faccio altrettanto e tutta contenta torno alle casse.
Pago, faccio impacchettare il regalo di Hayes e poi esco.
Appena varco la soglia della porta e respiro l'aria di Los Angeles, ripenso a ciò che è successo qualche minuto fa.
So di essermi comportata come una bambina stupida e me ne vergogno, ma insomma, chi non si comporterebbe così alla vista dei propri idoli?
Sorrido come un'ebete, felice per l'incontro inaspettato e poi punto lo sguardo sull'orologio.
È praticamente l'una ed ho così fame che trascuro l'idea di tornare a casa.
Mi lascio attirare dal Mc.Donald difronte a me ed una volta finito di mangiare decido di fare ancora un po' di shopping.
Mi serve un costume per stasera.
Suppongo che sia una festa in piscina, ci saranno tanti ragazzi e non voglio indossare un vecchio costume.
Così dopo aver girato molti negozi, trovo il bichini giusto e torno a casa.
Le nove arrivano in un battibaleno e quando me ne accorgo quasi inizio a sentire l'ansia farsi avanti.
Non so perchè, ma ho come la sensazione che la serata non prometterà niente di buono.
•Ehilaa, nuovo capitolo!
Sto pensando di pubblicarne un altro solo per non farvi stare in ansia, perchè vi voglio bene♡
Approposito, nel prossimo capitolo ci sarà la festa di compleanno di Hayes, che pensate succederà?
Commentatelo!
Sono curiosa di sapere cosa pensate.
In ogni modo non dimenticatevi di votare.
Love you all
~BaciNoa•

In my mind and in my heart||J.GDove le storie prendono vita. Scoprilo ora