39: Tutto tranquillo.

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GIULIO'S POV

Manu dopo essersi liberata da un peso che neanche io credevo che avesse, entrò nell'albergo e mi lasciò lì fuori con le mie fan che erano rimaste di stucco.

X: che bella fidanzata che ti sei trovato, non accetta neanche delle fan.

Giulio: non è così e che sta notte non ha dormito e poi le avete detto che non era quella giusta, immaginatevi se eravate al posto suo, non credo ci avreste riso su.

Mentre una di loro stava per aprire bocca Ema riapparì dalla porta principale di quell'albergo a testa bassa e a passi piccoli e lenti, dopo un po' alzò la testa senza aver paura dimostrare il trucco sciolto dal pianto.

Ema: ei ragazze, scusate per poco fa, credo sappiate che vi capisco, come vi ho detto prima per lungo tempo sono stata fan di Giulio e tutt'ora lo sono, ma non potete sapere chi è giusta o meno per lui, non dico di essere io la ragazza perfetta per lui, ma non potete venire a fare sto casino sotto un albergo non facendo dormire le persone che sono venute ad alloggiare qui né tanto meno commentare con ''puttana'' sotto una foto di me e Giulio, perché non sapete nulla della mia vita come non sapete niente della vita della ragazza che in questo momento avete al vostro fianco, scusate ancora per aver perso la calma, vi voglio bene tutte, in fondo siamo una famiglia no?!

Le ragazze rimasero di stucco per l'ennesima volta, ma sta volta con un piccolo sorriso sulle labbra di ognuna e una di loro si fece avanti per venire ad abbracciare Ema e lei con gli occhi lucidi ricambiò l'abbraccio.

X: si, siamo una famiglia e credo che tu sei quella giusta per lui.

A quel punto Ema riprese ad abbracciare la ragazza, ma sta volta più forte. Ad un certo punto tutte le ragazze notai che stavano parlando tra di loro.

Tutte: siamo una famiglia.

Ema mi prese la mano e mi attirò a lei.

Ema: chi vuole farsi una foto con Giulio?!

La mia faccia fu quella di puro spavento, ma dopo un po' la mia espressione si addolcì e con tanta pazienza iniziai a farmi le foto con tutte quelle ragazze pensando che stavo realizzando i loro sogni così i sorrisi mi uscirono più spontanei e dopo un'oretta rimanemmo solo io ed Ema a guardare quella strada ormai vuota.

Io: sei stata fantastica.

Ema: niente di che le capivo.

Io: non ho mai avuto una ragazza che ha avuto un rapporto con le mie fan poiché erano sempre troppo vanitose e possessive nei miei confronti per almeno far finta che le stava bene il fatto che tante ragazze mi correvano dietro.

Ema: Giu' ognuno è fatto a modo suo.

Io: e a me stai più che bene così.

Ema: anche tu, ora però saliamo sopra dagli altri.

Ema iniziò a correre per tutto l'albergo fino a scaraventarsi nella camera di Giorgio buttandosi addosso a lui per farlo svegliare.

Ema: DI POMERIGGIO NON SI DORMEEEEEE.

Giorgio con tanta pazienza si alzò e iniziò a rincorrere Ema.

Giorgio: BRUTTA STRONZA VIENI QUIII.

Ema: Mi prenderai solo quando Giulio diventerà alto quanto te.

A quel punto si fermarono entrambi per ridere io li guardai male, girai le spalle e andai da Valerio. Bussai alla porta, ma nessuno rispondeva, immaginai che stava dormendo così aprii la porta silenziosamente e viddi Valerio applicato a parlare a telefono e Luca scocciato girare sulla sedia con le rotelle per tutta la stanza.
Io: con chi sta a telefono?
Luca: con Alina, qui tutti fidanzati e innamorati tranne me.
Io: c'è yoshi non sentirti solo.
Luca: grazie per la consolazione amico.
Io: ahahaha dai davvero non pensarci troverai anche tu quella giusta no?!
Luca: eh si, ci fumiamo una sigaretta?! Niente canna non sono in vena.
Io: bastava dirlo.
Ci alzammo e andammo fuori al balcone dove si vedeva gran parte di Napoli, ci sedemmo a terra e iniziammo a fumare.
Io: sai questo momento mi ricordiamo i tempi di quando eravamo 15enni e ci sentivamo ribelli a fumare una sigaretta, mentre ora i nostri polmoni nero catrame non si sorprendono più di nulla.
Luca mi guardò sorrise e poi riabbassò la testa.
Luca: bro ho un sonno che non hai idea.
Io: non lo avevo notato dalle occhiaie eh ahahaha.
Luca: ahahah piuttosto quando hai intenzione di scrivere un altro po'?!
Io: credo tra un po' poco fa è uscito Metriche Vol.2 una pausa ci vuole.
Valerio uscì fuori come una saetta.
Vale: missá che gli piaccio regaa.
Io: stiamo perdendo anche lui.
Vale: io sto bene.
Fece finta di stirarsi la maglietta con le mani e in modo molto cauto si sedette a terra.
Vale: Ema dov'é?!
Io: di là da Gio'.
Vale: com'è andata giù con quelle fan scatenate?
Io: ha preso la situazione in mano e in poco tempo si è fatta amare anche se all'inizio ha perso la pazienza in un modo irragionevole.
Vale: wow immagino la scena, Ema che si incazza, mai vista.
Lo guardai storto.
Vale: beh si, ma vabeee...oh che vuoi volevo vedere la scena punto.
Io: sembri un bambino idiota quando fai così.
Vale: basta io mi ribello vado da Yoshi, non mi tratterete così ancora pft.
Si alzò e se ne andò con una camminata troppo poco etero, ma lo faceva di proposito così iniziai a ridere. Appoggiai la testa al muro e mi persi nei miei pensieri finché non mi addormentai nella posizione più scomoda possibile.
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Mi svegliai che erano le 2 di notte passate, mi alzai con la schiena dolorante.
Io: ma che cazzo?!
Sentii un rumore di passi avvicinarsi fino a fermarsi alla finestra.
Yoshi: Giulio che cazzo ci fai qua fuori?! Da quanto stai qui?
Io: credo da un bel po' piuttosto ringrazia quei coglioni che sapevano che stavo qui fuori e non mi hanno calcolato.
Yoshi prese a ridere e entrò dentro di nuovo.
Entrai e viddi Ema accucciata affianco a Giorgio che le teneva un braccio attorno alla vita, dormivano beati e io rimasi lì a guardarla dormire per un'ora all'incirca, li avevo lasciati una giornata da soli, fortunatamente Ema subito aveva stretto amicizia con tutti del gruppo senza troppi problemi. Dopo un po' andai nella mia camera e presi sonno dopo poco.
-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang