19: Di nuovo.

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GIULIO'S POV

Continuavo a guardarla mentre rideva con le sue amiche e quando incontrava i miei occhi si faceva rossa d'un tratto e questo mi portava a sorridere di continuo. Quei vestiti incollati al suo corpo poiché bagnati risaltavano tutte le sue curve e come sempre mi faceva impazzire, ma continuavo a trattenermi, dovevo farle capire che non ero stronzo con lei. Ad un tratto i suoi occhi si bloccarono su qualcuno o qualcosa e la sua espressione diventò d'un tratto sorpresa. Corse contro alcuni ragazzi e li abbracciò forte incurante del fatto che era inzuppata d'acqua.
Manu:che cazzo ci fate qui?
X: piuttosto tu che ci fai qui e perlopiù così bagnata.
Manu: Giulio mi ha buttata in acqua.
Disse guardandomi e rivolgendomi un sorriso dolce, mentre i miei pugni si stringevano nelle tasche del pantalone.
X: ma...quello....quelli...no, ma che cazz?
Manu: si, Lowlow, Mostro e Sercho..storia lunga.
Mi venne incontro e mi prese una mano, quando si rese conto che avevo i pugni chiusi, mi diede un lieve bacio sulle labbra.
Manu: voglio solo te non arrabbiarti.
Mi disse nell'orecchio e come sempre quando mi parlava in quel modo i muscoli si rilassarono e un sorriso appariva sulle mie labbra. Tutti e 6 quei ragazzi rimasero di stucco a quella scena e un ghigno avvolse la mia faccia.
Manu: Francesco, Domenico, Raffaele, Achille, Gennaro e Francesco vi presento Giulio, Giorgio e Valerio, poi le altre ragazze le conoscete.
Alina: ci metti sempre da parte.
Manu la saltò addosso per abbracciarla.
Manu: 'nto sei scema.
Francesco: Giulio trattala bene eh.
Il mio volto si incupii a quelle parole.
Io: so come trattarla bene, non c'è bisogno che me lo diciate.
Raffaele: Ema noi andiamo ci sentiamo.
Manu: alla prossima raga.
Manu si riavvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.
Manu: credo proprio che si è fatto orario e che me ne debba andare.
Io: vieni a dormire da me.
Manu: c'ho Ester con me.
Emanuela: Manu me la porto io Ester, vai tranquilla e dì a tua madre che sei da me a dormire.
Manu: raga vi amo lo sapete.
Davide si gettò verso di Manu e le prese la faccia tra le mani.
Dav: fai la brava, e dimmelo se ti fa stare male.
Disse cercando di fulminarmi con lo sguardo, cosa che non mi toccò neanche.
Manu: va bene ahahahah...raga a domanii.
Iniziai a pensare che l'avrei avuta di nuovo nel mio letto, sentire il profumo dei suoi capelli, e il calore della sua pelle a contatto con la mia. Mi apparì un sorriso sul viso e lei ricambiò avendo capito a cosa stavo pensando, poi prese la rincorsa e saltò sulle spalle di Giorgio.
Manu:Giò Alison dov'è?
Gio: è tornata a Roma per alcuni studi. Te perché sei così felice?
Disse come sempre con voce maliziosa.
Manu: si, hai capito bene voglio scoparmi Giulio.
Valerio si girò impressionato finché non vidde la faccia di Manu e capì che era ironica.
Vale: eheheh che porcellinaa, posso unirmi?
Io: Vale fai n'altra volta lo stronzo e ti spezzo.
Manu era ancora aggrappata come un koala alla schiena di Giorgio che la portava con facilità, poi lei si girò e mi sorrise.
Manu: no dai Giù facciamo 'na cosa a tre e Giò si fa le pugnette ahahahah
Giorgio si bloccò e la fece scendere, la guardò in modo serio per qualche secondo.
Gio: vedi che io chiavo quando voglio.
Io tossii forte.
Gio: fai poco il cretino nanetto.
Manu: si, ma mo non puoi aaaah.
Capì che Giorgio la stava per menare, scappò verso Valerio e si attaccò a lui tanto da unirsi come quando ci baciavamo cosa che mi fece saltare un nervo.
Manu: Vale proteggimiii, non ho detto nulla.
Gio: non scapperai a vita stronzaa.
Guardai tutta la scena di quei due che si rincorrevano da lontano con un sorrisetto stampato al viso con Valerio.
Io: quanto è bella.
Vale: bro sei fuso.
Io: puoi dirlo forte non vedo l'ora di dormire con lei.
Arrivammo alla macchina e Valerio guidò come un matto fino all'albergo mentre quei due litigavano ancora come i bambini.
Manu: Giu' aiuto Gio mi vuole ammazzare.
Gio: bambina del cazzo che cerca di farsi proteggere dal fidanzatino.
Manu lo partì addosso con degli schiaffi che scoccavano a contatto con la pelle di Giorgio e io iniziai a ridere.
Io: Gio te la sei cercata.
Manu: bambina lo dici a tua madre e due ci stiamo frequentando io e Giulio.
A quelle parole non sapevo se esultare o chiudere i pugni dall'invidia per il fatto che ancora non era del tutto mia. Per fortuna arrivammo all'albergo e ognuno entrò nella propria camera.
-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora