05: Cose strane.

1.5K 116 2
                                    

Mi chiesi perché aveva quegli occhi speranzosi, ero una ragazza come un'altra per lui, soprattutto per lui. Rimasi ferma per un po' non capendo che risposta volesse. La mia faccia era un po' disperata.
Giulio: ma quella canna t'ha bruciato la memoria?
Io: ehm...no, ma non so che dirti. Me l'ero immaginato ma credevo che era solo frutto della mia testa malata.
Giulio accennò un sorriso e mentre stava per rispondermi Giorgio guardò entrambi cercando di capire.
Giorgio: Giù, non offrire più canne a ragazze a cazzo.
Prima di un'altra mia frecciata entrò il bodyguard spezzando il ghigno sul viso di Giorgio e la mia faccia incazzata, non pensavo potesse essere così stronzo quando voleva divertirsi.
Bodyguard: scusa credo che dobbiamo far entrare altre ragazze. Dovete muovervi.
Giulio: ei no, ancora?! decido io...
Giorgio lo guardò storto.
Giulio: ehm...noi, quindi la ragazza rimane un altro poco.
La testa mi girava, che cazzo stava succedendo, forse ero svenuta e stavo immaginando tutto.
Io: ehm...grazie per la disponibilità, cioè per tutto, per rendere i miei sorrisi veri, e per la canna.
Ironizzai, mi scappò un ghigno e li salutai di nuovo, e negli occhi di Giulio continuava ad esserci un'ombra di tristezza, ma era sicuramente la canna che apriva troppo la mia immaginazione. Uscii fuori e accesi una sigaretta aspettando mia madre che arrivasse quando sentii toccarmi una spalla e saltai. Era il bodyguard che stava dentro.
Bodyguard: scusa se ti ho spaventata non era mia intenzione. Giulio ha detto se lo puoi aspettare fuori.
Io: sta arrivando mamma e digli che sono una semplice fan che adoro quello che fa assieme al suo amichetto che cerca di mostrare a me la sua maschera e adoro il fatto che mi abbia dato la canna più buona che io abbia mai provato, ma non gliela darò o in ogni caso non sono nessuno, la canna gli è andata alla testa.
Il bodyguard rientrò senza commentare e in quel momento arrivò mamma. Entrai nella macchina un "buonasera" e nessuna delle due aprì bocca, sapeva che ero sulle mie soprattutto dopo aver visto i miei due angeli dopo 6 anni. Anche se non seppi perché mi comportai in quel modo così freddo, cosa che qualcun'altro sarebbe saltato in aria poiché aveva avuto una conversazione seria anche se piccola con quei due.
Arrivammo a casa e io senza dire nulla entrai in camera, mi girava ancora la testa tanto che senza mettermi il pigiama crollai sul letto e mi svegliai il giorno dopo.
-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWOn viuen les histories. Descobreix ara