41: Notizie di merda.

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GIULIO'S POV

Chiamai Ema per dirle che Vegas e Sac erano arrivati, euforici finalmente di vederla da vicino e di sapere cosa c'era di così urgente da farli arrivare a Napoli. Ema senza aggiungere nulla staccò e nell'aspettarla iniziai a preparare delle canne.
Matteo: bro, ma si può sapere allora perché siamo venuti qui?!
Io: vi spiegherà tutto Ema.
Matteo: uffaaa.
Luca: come va con Ema? Ti vedo abbastanza preso.
Io: Tutto bene fortunatamente e comunque si, sono molto preso è una di quelle ragazze che non sta con un ragazzo solo per dire di essere fidanzata, lei quando si affeziona a una persona darebbe l'anima pur di vederla felice anche se lei sta male e io cerco di farla stare il meglio possibile.
Luca: wooohoo non ho mai sentito dirti queste parole, non vedo l'ora di conoscerla meglio allora.
Valerio: si però è la fidanzata di Giu e mia sorella.
Luca: non ho detto nienteee.
Bussò il campanello e io mi alzai di scatto per andare ad aprire Ema. Aprii e le mi saltò addosso come un koala per abbracciarmi e io la strinsi forte.
Ema: dove sono?
Io: di là, su andate.
Angela: chi? Cosa?
Ema: vedrete.
Le prese per la mano e le trascinò in cucina e a quel punto sentii degli urletti, quant'era bello sapere che avevamo delle fan che ci adoravano in quel modo, era un motivo ottimo per continuare. Andai in cucina a passi lenti guardandomi le scarpe.
Ema: beh ecco la vostra sorpresa. Angela e Alice ecco a voi Matteo e Luca, Matteo e Luca ecco l'urgenza, scusate se vi ho fatto correre fino a qua, ma credetemi ne è valsa la pena.
Matteo: e vedo che ne è valsa la pena.
Disse mentre squadrava Alice dalla testa ai piedi. Si strinsero a vicenda la mano e io continuai a preparare la roba.
Ema: amo fanne una per Ali e Angy la dividono non so come la prendono e non voglio che stiano male.
Io: faresti di tutto per loro vero?!
Ema: di tutto è dire poco.
Io: non si direbbe che stiamo insieme eh.
Dissi guardandola in modo malizioso. Lei mi diede un piccolo schiaffo sulla testa e raggiunse le ragazze.
Angela: Luca davvero io ti adoro non puoi capire.
Luca: credimi ti adoro anche io.
Stavano flirtando maledettamente quei quattro, ma so che quei due non le avrebbero mai fatto del male anche perché li avrei uccisi, Angy e Ali come Ema erano delle bravissime ragazze e non si dovevano toccare.
Finii di preparare la roba e la portai da loro. Le accendemmo e Ema era attaccata alle ragazze per vedere se stavano bene, ma la presero bene quindi passammo la serata a parlare tutti insieme quando arrivò Giorgio con una faccia bianca e cupa.
Ema: gio?
Gio: ema..
Io: bro che ti prende?
Gio: alis...
Scivolò a terra e iniziò a piangere. Ema si alzò di scatto e corse vicino a lui.
Ema: alison cosa?
Gio rimase in silenzio e in quel momento mi vennero in mente tutte le possibilità di quello che fosse potuto succedere e andai in bagno a sciacquarmi la faccia prima che mi veniva qualcosa. Sentii Ema urlare.
Ema: GIO ALISON COSA? DIOCANE PARLA.
Andai in cucina e viddi Ema abbracciare Gio pur di farlo riprendere.
Ema: ti prego Gio cos'è successo a Alison?
Gio: ema...alison sta male..tanto..e io sono qui che non so che fare, è finita in ospedale e forse non ci sarà più.
Ema sbiancò d'un tratto e la sua espressione era come la mia in quel momento, quando ti crolla il mondo addosso e i suoi occhi iniziarono a luccicare fino a delle lunghe lacrime che cadevano sul pavimento di legno. Si alzò e andò fuori..Ali e Angy provarono a bloccarla, ma lei le cacciò con uno spintone e in quel momento notai che tutti erano traumatizzati e silenziosi. Andai da Gio e mi sedetti al suo fianco.
Io: bro...una cosa, vai da lei, in questo preciso istante e non pensarci neanche più di una volta.
Gio si alzò andò fuori da Ema la strinse forte mentre lui piangeva in silenzio e lei quasi urlava dai singhiozzi. Mentre io ero lì che dentro ero totalmente distrutto. Gio si staccò da Ema e corse fuori, stava andando da Alison, per una volta seguì un mio consiglio.
Ema tornò dentro e si fece una camomilla.
Ema: raga io vado a dormire non ditemi nulla, ma io non ce la faccio, buonanotte.
Ali e Angy la raggiunsero e per mezz'ora in quella cucina ci fu il silenzio più assordante che avessi mai sentito eppure eravamo in 6 di noi lì dentro.
Quando Angela e Alice tornarono io andai da Ema.
Io: rega buonanotte.
Il silenzio per l'ennesima volta fu la risposta, Ema era sul letto mentre abbracciava il cuscino, io mi sdraiai al suo fianco e la abbracciavo.
Io: lo sai che ce la farà.
Ema: non abbiamo legato molto, ma ci tengo a lei e so quanto ci tiene Gio, non può capitarle questo, non a lei.
Dopo un bel po' di silenzio ci addormentammo entrambi, così, stretti uno all'altro, con il mondo che ci stava crollando addosso, ma nella nostra tranquillità.

-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWWhere stories live. Discover now