12: In macchina.

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EMANUELA'S POV

Il mio angelo ce lo avevo proprio lì tra le mie braccia, era tutto un sogno, mi sentivo protetta e volevo fermare il tempo in quel momento.
Giorgio e Alison: BBUUUH!
Giulio: ma porcoddio come cazzo siete entrati?!
I miei occhi sgranati fecero capire l'infarto che mi stava per venire. Giorgio iniziò a ridere come se non ci fosse un domani e non da meno Alison.
Io: non vi dico nulla di male solo perché non vi conosco in ambito privato e non mi prendo confidenza così all'improvviso.
Alison: ahahahah Manu non farti questi problemi.
Io: ma com'è che sapete tutti il mio nome?!
Giorgio: a dircelo è stata una delle tue amichette ieri.
Io: cazzoooo.
Giulio: che ti prende anche a te ora?
Io: oggi c'era scuola porca troia.
Giorgio: poverina si è saltata una lezione la perfettina.
Ecco che riiniziò ad essere irritante.
Io: giorgio....iniziamo?
Giorgio: si mi fai divertire ahahaha.
Io: alison prenditelo per favore.
Alison: ahahaha subito....cagnolino vieni qui susu.
Giorgio guardò male me ed Alison e scoppiammo entrambe in una fragorosa risata. Giò ed Alison uscirono dalla camera. Quando sentii la mano di Giulio che era dietro di me, sul mio fianco, mi spinse contro di lui e mi diede un bacio sul collo, rimase per qualche secondo le labbra sul mio collo facendomi un succhiotto.
Giulio: questo è un segno per far capire che sei mia.
Mi girai e gli diedi un bacio sulla guancia.
Io: ei, io dovrei tornare...
Giulio mi guardò con uno sguardo disperato e poi mi strinse a lui.
Giulio: con te mi sento completo non ce la faccio a starti lontana.
Io: Giulio lo so che ci rimarrò male, ma so che la tua è una cosa momentanea, con me non è mai durato nulla.
Giulio non disse una parola sentii solo le sue mani stringere contro i miei fianchi, si stava incazzando.
Io: ma io rimarrò finché tu vorrai.
Si calmò, portò le sue mani alle mie e le incrociò.
Giulio: io ti vorrò per sempre.
Io: ora...credo che dovresti accompagnarmi.
Giulio: si, credo di si.

GIULIO'S POV

Doveva andarsene e iniziai già a sentire un peso al cuore avrei dato tutto per rimanere con lei per tutta la vita. La viddi mentre iniziava ad avvicinarsi alla porta, era perfetta, quella mia maglia poi le sfiorava tutte le sue curve perfettamente e quando viddi i calzini mi scappò una risata.
Manu: perché ridi?
Io: i calzini.
Manu: meno male che sono tuoi.
Mi disse con voce offesa. Così corsi da lei la abbracciai e le aprii la porta.
Io: prima le alcolizzate.
Manu: no, scusa, prima i tossici.
Feci il finto offeso, aspettandomi un bacio, ma mi diede uno schiaffo affettuoso, così la presi in braccio e la portai fino a giù le scale.
Io: non devi sporcarmi i calzini, altrimenti te la potevi fare a piedi.
Manu: ah vabene ok, non mi guardare più in faccia.
Si girò di spalle e si mise sul telefono, cercai di guardare cosa stava facendo.
Manu: sto parlando con MARCO non rompere.
Disse e a quelle parole strinsi i denti e i pugni dalla rabbia, lei era mia e quel tizio che l'aveva baciata non doveva essere nulla per lei. Poi mi resi conto che stavo esagerando, non le potevo bloccare una vita, doveva essere libera di scegliere tra me o qualcun altro.
Manu: sto scherzando cretino.
Mi disse abbracciandomi, i muscoli si rilassarono e ricambiai l'abbraccio. La ripresi in braccio e la portai in macchina.
Mi spiegò dove abitava e per buona parte del viaggio rimase con le cuffiette nelle orecchie attaccata al finestrino, chissà a cosa stava pensando.

EMANUELA'S POV

Non volevo andarmene, stavo bene così e volevo rimanere lì con lui per tutta la vita, ma era troppo presto per dirlo.
Ad un certo punto Giulio mi tolse una cuffietta.
Giulio: cosa ascolti?
Io: ascolto te ai tempi di "modestia a parte".
Arrossì d'un tratto, aveva sui 13 anni in quella canzone.
Io: eri bravissimo già a 13 anni, è da questa canzone che hai iniziato a farmi stare bene sai?!
Giulio: allora vuol dire che quel motivo che mi spingeva a fare il rap che non riuscivo a descrivere era il farti stare bene.
Io: non fare il cretino tu hai iniziato per passione e perché eri e sei bravissimo a fare rap. Sei il dio del rap no?! La nuova scuola, i 21 motivi per essere incazzato, l'immortalità, ritornare dopo tanto solo per bere il sangue versato e pensare che non è abbastanza.
Non ci furono risposte così mi girai verso di lui e viddi una lacrima rigargli il viso. Giulio stava piangendo, il rap era davvero tutto quello che aveva, non sapevo che fare così gli diedi un bacio sulla lacrima.
Giù: sei unica. Probabilmente mi conosci più tu che riesci a leggere nei miei testi che le persone che mi sono state vicine in questi anni.
Io: non credo.
A quel punto il silenzio calò di nuovo e io portai le ginocchia sotto il mento.

-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora