Capitolo 24

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Entrarono in una grande stanza piena di strane macchine e di gente che urlava comandi ed informazioni senza staccare gli occhi dallo strumento che aveva di fronte. Ad Alexi parve di trovarsi improvvisamente nel futuro e la cosa che più la sconvolgeva era pensare che invece si trovava nel passato.

- Questa è la nostra sezione informatica. Qui sono riuniti i più incredibili e brillanti hacker che si possano trovare. Avete davanti i ribelli invisibili!

Nessuno li degnò di mezzo sguardo. Stavano scrivendo lettere, numeri e strani segni senza nessun senso picchiando sulle tastiere ad una velocità impressionante, senza mai fermarsi.  Alexi ne fu affascinata. Avrebbe voluto comprendere quel mondo che le appariva quasi ultra-umano.

Tra tutte le teste chinate, una la colpì in particolar modo. Era biondo sole, con lunghi capelli morbidi. Le sembrò impossibile.

- Fara?

La ragazza si voltò di scatto e, dopo un momento di sorpresa, esplose in un raggiante sorriso.

- Alexi! Kyle! Ileene! State bene!!!

Si lanciò verso di loro per abbracciarli.

- Cosa ci fai qui? - le domandò Ileene.

- Cosa ci fate voi qui! Pensavamo foste stati catturati. O uccisi.

Le raccontarono ciò che era loro successo negli ultimi mesi, spiegando l'assenza di Rose e la presenza di Toby. Lei ascoltò emozionata e commossa, asciugando qualche lacrima di tanto in tanto.

- Ma tu! Come sei finita qui?

La ragazza abbracciò di nuovo Alexi, poi la prese per mano.

- Venite con me, c'è qualcosa che dovete vedere prima.

Corsero lungo alcuni corridoi, fino a quando si trovarono all'interno di una piccola palestra arrangiata.

Due ragazzi dalla testa arancione si stavano allenando.

- Harry, Jan! Abbiamo visite.

Si spostò dall'ingresso in modo da lasciar libera la visuale ai due fratelli.

- Kyle!!!

Harry corse ad abbracciarlo, lo sollevò di peso rischiando di cadere a terra, mentre Jan gli scompigliava i capelli. Saltavano, inciampavano e scoppiavano a ridere in continuazione.

- Lo sapevo! Lo sapevo che non potevi essere stato catturato! - disse Jan.

- O ucciso! - puntualizzò Harry.

- Sei sempre stato il migliore! Aha! Col cavolo che ti facevi prendere da quei signori!

- E voi due scriccioli siete ancora in circolazione? - La finta aria stupita di Jan fece ridere Alexi.

Il ragazzo la abbracciò e la fece volare in aria, poi si mise a fare il solletico ad Ileene.

- Tanto forte da sopravvivere nei boschi e ai Cercatori, e poi cadi sotto al solletico?!

Rimasero così, a ridere e ad abbracciarsi, per diversi minuti. Erano sicuri di essersi persi per sempre, invece si ritrovavano lì, nel posto più assurdo del mondo, ma sani e salvi.

- Dove sono Micol, Gio e Bart? - domandò Kyle.

I ragazzi si rabbuiarono.

- Non è una bella storia. - rispose Harry.

- Dovete raccontarci tutto. 

Jan iniziò a raccontare.

- Eravamo appena arrivati dalla parte opposta del lago. Avevamo nascosto la barca e ci eravamo sistemati su un albero per quel che rimaneva della notte. Eravamo d'accordo che Bart sarebbe tornato a prendervi prima dell'alba, quindi fu il primo ad addormentarsi, mentre Gio si offrì di fare il primo turno di guardia. Insomma, voi sapete quanto fosse spaventato dalla situazione e... i suoi nervi non hanno retto. L'abbiamo sentito allontanarsi. Micol, per l'esattezza, si è svegliata e ha chiamato anche noi per dirci che Gio se n'era andato. Stavamo per andare a cercarlo quando abbiamo sentito dei rumori. Erano dei soldati e parlavano a voce alta. Dovevano essere almeno una dozzina. Con loro c'era Gio. Micol riuscì ad avvicinarsi più di noi, saltando da un ramo all'altro... piccolina com'era, non fu un problema per lei.

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