Capitolo 8

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Quando entrò in mensa, Ileene le corse in contro.

- Alexi, sei viva!

Si presentò a Daphne e Rose, che subito raccontò anche a lei del suo nuovo percorso studi.

- Anche la mia sorellina segue quel percorso! Avete solo un anno di differenza, le dirò di cercarti a lezione!

Trascinò Alexi al tavolo dove sedeva sempre il loro gruppo.

- Dove sono Greet e Kat?

Alexi era incuriosita dalla loro assenza.

- Chi, i fantastici? No, loro non sederebbero mai al nostro tavolo. Kat vorrebbe stare al tavolo degli addestratori con Kyle mentre Greet la segue come un cagnolino sperando che un giorno possa essere abbastanza ferita da potersi accorgere che lui esiste.

- Che cosa triste. - disse storcendo il naso.

- Sì, abbastanza patetico. Piacere, io sono Lucas. Ieri non ho avuto occasione di presentarmi.

- Alexi.

- Feg. - il ragazzo, biondo e con gli occhi azzurri, la osservò curioso - posso chiamarti Alex?

- Sì, certo. Mio padre mi avrebbe chiamata così se fossi stata un maschio.

- Non che sembri un maschio, eh! Anche se in effetti picchi come un uomo.

- Lo prendo come un complimento.

- Lo è! Hai rotto il naso a mister acciaio.

Lucas rise. Alexi si sedette accanto ad Ileene e continuarono a chiaccherare.

Il pranzo fu divertente. Rimase affascinata dai modi ammiccanti di Lucas e divertita da quelli buffi di Feg, che la faceva ridere in continuazione, il che era un problema considerando le costole incrinate.



I funerali erano fissati per le due.

Alexi rimase accanto alla sua famiglia. Era venuta anche Tina, ma si tenne a distanza per tutta la cerimonia.

Pianse a lungo, in silenzio, guardando la foto di suo fratello circondata da bellissimi fiori bianchi. Per l'occasione tutti i presenti vestivano di bianco.

Alexi e Rose avevano dei delicati abiti che arrivavano sopra al ginocchio. Ormai si stavano abituando a quello strano modo di vestire. Sua madre invece indossava un lungo abito bianco che la faceva sembrare una sposa triste.

La cerimonia fu breve ma molto commovente. Sebbene nessuno li conoscesse, furono tutti molto gentili. Verso la fine, Alexi notò una figura sfuggente in mezzo alla folla che la osservava. Kyle, vestito di bianco, come tutti gli altri, il viso contrito. Si guardarono per qualche secondo, poi lui scomparve.

Alla fine i suoi compagni andarono ad abbracciarla. Non si era immaginata tanta partecipazione, ma davanti a lei centinaia di persone facevano la fila per dedicar loro una parola gentile, uno sguardo di comprensione. Qualcuno lasciava biglietti sotto la foto, altri portavano mazzolini di fiori. Appena le fu possibile scappò nella sua stanza, dove le fu possibile dar sfogo a tutta la rabbia e al dolore.


Un trillo assordante la fece svegliare di soprassalto. Le 5:30. Alexi era sicura che non si sarebbe mai abituata a quella sveglia.

Essendo completamente incapace a farsi una treccia, Ileene si era offerta di aiutarla.

Quando entrarono in palestra fianco a fianco, Lucas la salutò facendole l'occhiolino.

Rebel - Il Giorno dei DoniOù les histoires vivent. Découvrez maintenant