Capitolo 13

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- Non aprire gli occhi!

Kyle aveva bussato alla sua porta molto presto. L'aveva salutata con un bacio, mettendola un po' in imbarazzo. Alexi non era sicura di sapere a che punto fosse arrivata la loro relazione (che era partita da odio, passando a fastidio, indifferenza, simpatia, di nuovo odio, di nuovo simpatia, tenerezza, e ora..?) e non voleva certo rovinare tutto chiedendo il significato dello splendido bacio della sera precedente.

Dopo averla obbligata a chiudere gli occhi aveva iniziato a guidarla per un tempo infinito da un corridoio all'altro.

Finalmente si erano fermati, ma Alexi non avrebbe saputo dire dove si trovassero.

- Sono felice che indossi il braccialetto - le sussurrò all'orecchio.

Alexi arrossì come non le capitava da anni e non riuscì a dire nulla.

- Ora puoi aprirli!

Alexi era trepidante. Aprì gli occhi con calma, godendosi l'attesa più ancora di quanto avrebbe saputo fare per la sorpresa, e finalmente si trovò davanti a...

- Il Centro di allenamento di boxe? - cercò di nascondere la delusione ma era sicura le si leggesse chiaramente in volto.

- Ho pensato che un combattimento fosse il modo migliore per festeggiare il tuo compleanno. Adrenalina, energia... un maestro di boxe sudato tutto per te! - Kyle le fece l'occhiolino.

Alexi arrossì ancora di più.

- In effetti mi sta improvvisamente venendo voglia di prenderti a pugni.

Kyle sorrise allegro e aprì le porte, facendola cavallerescamente passare per prima. Le finestre della palestra erano ancora chiuse e il buio era così intenso che non si riusciva a vedere nulla.

Kyle accese una luce accecante, Alexi dovette coprirsi gli occhi per qualche istante.

- Ma cosa...

-Sorpresaaaa!!!

Alexi rimase a bocca aperta. Davanti a lei c'erano sua madre, sua sorella, suo nonno, Ileene, Feg e altre decine di persone che aveva conosciuto da quando erano arrivate. Tutti lì, di fronte a lei, con cappellini colorati, trombette, striscioni, coriandoli. Una montagna di pacchetti colorati era accatastata su un tavolo a sinistra, mentre dalla parte opposta erano state disposte decine e decine di dolci diversi, tra cui alcuni che non aveva nemmeno mai visto.

Rimase ferma, senza capire bene cosa stesse succedendo, mentre sua madre le corse in contro baciandola.

- Oh Kyle sei stato bravissimo, non ha sospettato nulla! Guarda che faccia hai, tesoro! Sei davvero sorpresa, eh?

Certo che era sorpresa, non aveva mai avuto una vera festa di compleanno. Una volta Tina le aveva portato una torta al cioccolato quando erano piccole e quello era stato in assoluto il compleanno più bello di tutta la sua infanzia. Tina...

- Mamma c'è anche Tina?

La donna scosse la testa.

- Dalle tempo, Alexi.

Annuì alla madre per tranquillizzarla, ma sapeva di non avere più molto tempo. Si scrollò di dosso quel velo di nostalgia e cominciò a sorridere e abbracciare i presenti. Tutto quell'affetto e quell'incoraggiamento furono una sferzata di energia. Per la prima volta da mesi si sentiva viva e forte. Per la prima volta poteva dire di avere tutto ciò che si potesse desiderare.

Quando le dissero di soffiare sulle candeline ed esprimere un desiderio, l'unica cosa a cui riuscì a pensare fu: ti prego, fa resti tutto esattamente com'è adesso.

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