Alexi non sapeva cosa fare. Quel gesto inaspettato era tanto da suo padre che per un attimo sperò ci fosse davvero una spiegazione diversa per quella storia. Si sedette. In ogni caso, dove altro sarebbe potuta andare?

- Grazie. Oh Alex, sapessi quanto vorrei poterti stringere ora... ma no, lo capisco, prima le spiegazioni. Per prima cosa, questo non è il Castello. Questa si chiama la Tana. E' la più grande struttura di opposizione al Governo che esista attualmente a così breve distanza da Crown City. Si chiama Tana perchè è interamente costruita sottoterra, proprio nella montagna che si trova davanti alla città. E io sono uno dei capi dei ribelli. Come ormai saprai benissimo, i ribelli esistono. Fino a pochi anni fa il Governo non ne era a conoscenza. Erano convinti che nessuno avesse la forza necessaria ad organizzare una resistenza. Erano tranquilli, avevano fiducia nel proprio potere. Poi però qualcosa è cambiato, o meglio, qualcuno. Un ribelle, di cui ancora nessuno è riuscito a stabilire l'identità, ha fatto un voltafaccia ed è diventato una spia. L'unica cosa che sappiamo, è che si tratta di qualcuno che si trovava nel nascondiglio di tuo nonno.

- Quando fui trovato il Giorno dei Doni credevo di essere semplicemente uno dei tanti disgraziati, ma mi sbagliavo. Non fui portato insieme agli altri prigionieri. Mi isolarono in una cella per giorni. Mi torturarono per cercare di carpirmi informazioni. Loro sapevano che avevo avuto dei contatti con tuo nonno, qualcuno molto vicino a lui era riuscito a sapere il mio nome. Ero il primo legame tra i civili che il Governo fosse riuscito a trovare con i ribelli. Sapevano che Darius aveva lasciato un figlio quando se ne era andato e pensarono che quello fossi io. Cercarono di obbligarmi a rilevare la posizione esatta del nascondiglio e i piani dei ribelli. Non avendo successo, mi buttarono in una specie di buco in cui ero destinato a rimanere fino a quando non fossi stato pronto a crollare. Avevano già programmato di arrestare un membro della nostra famiglia per obbligarmi a parlare. Sapevano che voi eravate l'unica cosa che mi avrebbe fatto cedere. Per fortuna ai piani bassi ci sono alcuni infiltrati e uno di loro è riuscito a farmi fuggire appena prima di Capodanno e a portarmi qui.

- Quando scomparvi, decisero di modificare le immagini reali dell'esecuzione, inserendomi tra gli altri condannati, così da evitare qualsiasi problema. Rinunciarono immediatamente all'idea di arrestarvi. Tre bambini e una donna sola appena rimasta vedova avrebbero sollecitato ben più di una polemica da parte del popolo. Inoltre, erano sicuri che fossi io il figlio di Darius e, in tal caso, sapevano che non lo avrei di certo confessato a mia moglie, come in effetti tua madre non lo aveva confessato a me per tanto tempo. Avevano la speranza che io provassi a mettermi in contatto con voi, anche se non mi sarebbe stato possibile nemmeno volendo. Il mio primo periodo qui non fu poi tanto diverso da una prigionia. Funziona così, in guerra. La vita di molti vale più della vita di uno e io servivo vivo alla causa.

- Per non lasciar nulla di intentato, i Cercatori tennero sotto controllo tutte le vostre comunicazioni e le persone con cui venivate in contatto, sperando che facessi un passo falso che permettesse loro di scoprire il mio rifugio. Ecco perchè non mi sarei comunque mai fatto avanti. In questo modo sapevo di tenervi al sicuro. Dopo un po' cominciarono a capire che si trattava di uno spreco di tempo e risorse. Non erano nemmeno sicuri che fossi in vita e alla fine si rassegnarono, dimenticandosi di me, e di voi.

- L'anno scorso però, subito prima del Giorno dei Doni, uno dei Cercatori vi scoprì per caso nel bosco. Vide Josh che ti addestrava e pensò ci fosse qualcosa di strano. Fece delle ricerche e rispuntò questa vecchia storia. Pensarono subito che mi fossi messo in contatto con lui per addestrarlo mentre loro avevano smesso di tenervi sotto controllo. Piuttosto stupido, in realtà. Mai e poi mai avrei addestrato mio figlio per poi lasciarlo in pericolo in città. Fu allora che decisero di trovare la sua fidanzata. Pensarono che sarebbe corso da me, per chiedermi aiuto per liberarla, e loro lo avrebbero seguito dritti fino a qui. Sembra che qualche collaborazionista li abbia aiutati ad organizzare la missione, ma i documenti sono ben protetti e nemmeno i nostri esperti sono riusciti ad avervi accesso. Comunque, quel maledetto giorno Josh ha avuto una reazione ben diversa da quella prevista. Lo scompiglio creato dal suo gesto è qualcosa che passerà alla storia e voi, senza nemmeno saperlo, siete riuscite a fuggire appena in tempo. Tutti i Cercatori vennero chiamati a raccolta per riuscire a placare la rivolta. Ringrazio ogni giorno il cielo che vostra madre abbia avuto la prontezza d'animo di nascondere l'attrezzatura per la fuga.

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