Rottura

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Trascorse qualche settimana, prima di decidere che fosse il momento più giusto per cercare un riavvicinamento con il professor Piton.

Una sera, pronta al peggio, mi avviai nel suo studio, proprio quello in cui mi aveva ordinato di non mettere più piede.

Bussai lentamente.

<Avanti...>.

Entrai.

< Vattene>.

Sospirai, avevo già vissuto tale scena.

< Possiamo solo parlare, per favore?>.

< Potresti ubbidire, per una volta, agli ordini di un tuo professore?>.

Ci guardammo storto.

< Mi dispiace...>. Dissi dopo una lunga pausa di silenzio. Ebbi di nuovo una sensazione di deja vu.

< Chiudi la porta>. Ordinò perentorio.

Annuii.

Lui stava in piedi, davanti alla scrivania. Mi avvicinai con cautela.

< É ancora arrabbiato con me?> chiesi.

< Ovviamente. Sono stufo di te e di questo tuo atteggiamento ossessivo verso quell'arrogante di tuo fratello>.

< Ha sbagliato... è vero... ma fa parte della mia famiglia! E poi... lui temeva solo che lei ci stesse tradendo con... Quello>.

Piton si avvicinò furioso < Certo Potter, difendilo in ogni circostanza, mi raccomando. Mettiti in mezzo, offri la tua vita per salvarlo!> mi urlò contro.

< Ma perché le da così tanto fastidio?> ero disperata.

< Perché tra lui e me tu sceglierai sempre Potter!>.

L'impatto delle sue parole e lo sguardo con cui le disse, mi colpirono nello stomaco. All'improvviso, capii una cosa. E mi sentii davvero molto stupida.

< come ho fatto a non arrivarci prima?> borbottai tra me e me.

< Che stai dicendo, adesso?>.

< Lei non è interessato davvero a me, vero?> gli dissi, fissandolo con rabbia < Lei mi vuole solo in quanto riflesso di Lily Evans>. Sputai tra i denti.

< Attenta, ragazzina, non...>.

< Oh, no! Oso, invece!> Ero diventata tutta rossa e tremavo < Quando difendo Harry, quando scelgo di seguire lui... lei rivede il momento in cui mia madre se ne andò con mio padre. Odia mio fratello perché è molto simile a James Potter e ha creato questo legame con me, perché sono identica a lei!>.

Scoppiai a piangere.

< Identica? Tu? A Lily Evans?> mi schernì < Non sei neanche la sua ombra>.

< Beh, allora, poiché si sta accontentando della brutta copia, la libero dal problema... me ne vado>. Risposi furente.

< Nessuno ti ha mai trattenuta> il tono gelido con cui mi congedò fu peggiore di una pugnalata.

Uscii dal suo studio tenendo la testa bassa e senza più guardarlo in faccia.

Da quel momento, le lezioni con lui divennero un incubo.

Io stavo malissimo, mi sentivo troppo stupida ad aver pensato che lui si fosse interessato a me per il mio carattere e ogni volta che lo vedevo, non riuscivo a non piangere. Finivo per ripensare alle sue labbra, alle nostre lingue che s'intrecciavano... e poi la verità. Aveva proiettato su di me l'amore che aveva sempre provato per Lily Evans. Ma io non ero lei. Mia madre era morta quattordici anni prima.

Le avventure di Lyra PotterWhere stories live. Discover now