Libertà

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Tre notti dopo, Ron Weasley apparve insieme ai suoi fratelli dietro le loro finestre. Su un'auto volante.

<< Non avete mai risposto alle nostre lettere, così abbiamo pensato di venire a salvarvi!>> Spiegò lui tranquillo.

Fred e George lanciarono a Harry una corda, che legò intorno alle sbarre. L'auto schizzò in avanti e con un frastuono assurdo scardinò l'intera inferriata. In fretta, i due ragazzini presero le loro cose, la gabbia di Ashram e di Erwin e stavano salendo in auto, quando la porta si spalancò di colpo. Zio Vernon rimase una frazione di secondo inebetito sulla porta, poi cominciò ad urlare e li caricò come un toro. Harry era riuscito a prendere posto, ma Lyra fu afferrata da una caviglia e rimase in bilico. Suo fratello e i Weasley la tirarono con tutta la forza che poterono e riuscirono a liberarla dalla stretta. Con gioia, video Vernon precipitare sull'aiuola del piano di sotto.

<< Ci vediamo la prossima estate!>> Gridarono i due fratelli, scoppiando a ridere. Erano liberi, finalmente.

In auto, narrarono dell'incontro con Dobby e tutti rimasero perplessi. In genere, gli elfi domestici non potevano agire senza un ordine da parte dei proprietari, si chiesero chi avesse potuto mandarlo.

<< E se fosse stato Malfoy?>> Disse Harry.

<< Beh, sì. Lui potrebbe averlo fatto, voglio dire, ti odia! Poi, la sua famiglia è ricchissima e crudelissima, si dice che sia stata tra le principali sostenitrici di Voi-Sapete-Chi.>> Spiegò Fred.

<< Non credo che c'entri direttamente lui.>> Disse Lyra << Insomma, non l'avrebbe fatto anche a me.>>

<< Lyra, ti fidi un po' troppo delle persone.>> La rimproverò Ron << soprattutto di quelle orribili!>>

La ragazzina sorrise << Intanto, alla fine sono i miei sospetti a rivelarsi fondati, tanto per Piton, tanto per le lettere!>> Annunciò tronfia e i suoi amici furono costretti a tacere.

<< Le lettere?>> Chiese Ron dopo un po'.

<< Già, visto che non arrivavano, Harry si era persuaso del fatto che ci odiaste, giusto fratellino?>>

Lui si fece immediatamente rosso << Beh...ecco...>>

Atterrarono alla Tana.

Neanche il tempo di metter piede dentro casa, che furono scoperti dalla signora Weasley, una donna robusta, dal viso gentile e bassina, che in quel momento assomigliava ad una tigre dai denti a sciabola.

«Avete la minima idea di quanto mi sono preoccupata?» chiese la signora Weasley in un sibilo letale.

«Scusaci, mamma, ma vedi, dovevamo...» Tutti e tre i figli erano più alti di lei, ma si fecero piccoli piccoli quando li investì la sua rabbia.

«Letti vuoti! Neanche un biglietto... L'auto sparita... Potevate esservi schiantati... Ero fuori di me dall'angoscia... Ma a voi che importava?... Mai in tutta la vita... Ma aspettate che vostro padre torni a casa.» gridò la signora Weasley. «Potevate morire, potevano vedervi, potevate far perdere il posto a vostro padre...»

<< Ehm... salve signora Weasley...>> S'inserì Lyra, cercando di aiutare i ragazzi << Grazie mille per averci accolto e per il maglione dell'anno scorso, l'ho adorato!>>

La donna la fissò confusa per qualche secondo, poi si sciolse in un sorriso << Oh, tu devi essere Lyra, Ron mi ha parlato tanto di te! Davvero ti è piaciuto? Te ne farò altri, per il prossimo Natale!>> Poi, si accorse anche di Harry << Oh! È un piacere conoscervi cari, accomodatevi! Posso offrirvi qualcosa?>>

Le avventure di Lyra PotterWhere stories live. Discover now