Mi fece accomodare nel suo ufficio, ordinandomi di sedere su una delle poltroncine. Tenni lo sguardo rivolto verso terra, stavolta non avevo nessuna scusa.
< Perché tu e tuo fratello state rubando dalle mie scorte?> mi chiese, calmo, dandomi le spalle.
Era impegnato a cercare qualcosa tra i cassetti della scrivania.
< Non l'abbiamo fatto!> protestai.
< Sono stanco di questi giochetti. Ti conviene dirmi la verità!>
< Lo sto facendo! Non c'entriamo niente!>
Si girò verso di me, reggeva un'ampolla di cristallo, contenente un liquido completamente trasparente.
<Lo sai che cos'è questa, Potter?> aveva gli occhi accesi da uno strano luccichio.
< Una pozione?> la buttai lì.
< È Veritaserum, tre gocce ti costringerebbero a rivelare i tuoi segreti più nascosti a tutta la classe> spiegò in tono maligno < Ora, sfortunatamente, l'uso sugli studenti è proibito, ma potrei costringerti accidentalmente ad ingoiarla, se non dovessi dirmi quello che voglio>
Mosse leggermente la bacchetta e mi ritrovai i polsi legati alla poltroncina.
Sospirai, era decisamente più facile avere a che fare con un drago o con un lupo mannaro che con Severus Piton.
< Quindi, parla. Tu e i tuoi amici state realizzando la pozione Polisucco e io scoprirò il perché!>
< Non ho idea di che cosa stia parlando> fui molto ferma nel pronunciare quelle parole < se ha perso l'abilità che millantava l'anno scorso di capire chi le mente, mi dia pure quella cosa, avanti> lo sfidai apertamente.
< Non tentarmi...> mi sibilò contro.
< Se è l'unico modo per frugare i suoi continui sospetti su di me, lo faccia. Tanto, qualsiasi cosa le risponda, senza la pozione, non mi crederà comunque!> urlai, esasperata.
Lui afferrò la fiala e me la ficcò di prepotenza tutta in gola. Menomale che bastavano tre gocce, va beh. Tossii, era amarissima.
<Hai rubato tu le mie scorte?>
<No!> risposi, ma senza avere il controllo della mia bocca. Le parole uscivano da sole. Rimasi sconvolta.
<È stato qualcuno dei tuoi amici?>
<Non che io sappia...>
Piton mi fissò accigliato.
< Hai messo tu il tuo nome nel Calice?>
< No, e per anticipare la sua prossima domanda, neanche Harry. O qualche studente più grande>.
Gli occhi gli si ridussero a due fessure.
<Ma perché questa Pozione? non poteva leggermi direttamente la mente?> Chiesi, approfittando del silenzio.
<Avrei potuto, sì. Ma ti saresti opposta e avrei dovuto distruggere le tue barriere, ti avrei fatto parecchio male.>
< Uh, qualche volta sarebbe figo provare...> commentai.
< A farti male? Te l'ho già detto, Potter, non mi tentare>
Sospirai: <Bene, ora che le sue accuse si sono dimostrate, tanto per cambiare, sbagliate, posso andare?>
<Non così in fretta, Potter. Ho ancora molte domande> mi fissò crudele, a quanto pareva aveva deciso di sfogare la rabbia causata da Moody, proprio contro di me.
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Le avventure di Lyra Potter
FanfictionBenvenuti ad Hogwarts, una scuola di magia e di stregoneria come nessun'altra! E questa è la mia prima fanfiction, un'avventura che inizia dove la magia ha scelto di trascinarmi. Vi racconterò la storia di Lyra, la sorella minore del famoso Harry P...