Hogsmeade

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Lyra stava seduta, immobile, con lo sguardo perso sulle ampie vetrate, dietro le quali brillavano luminose le acque argentee del Lago Nero. Si teneva le ginocchia strette al petto e, incapace di dormire, cercava almeno di rilassarsi udendo il suono ipnotico delle onde. Subito dopo il banchetto, Pansy, la ragazza dai capelli neri che aveva visto seduta al tavolo con lei, aveva cominciato a spingerla e a farle linguacce. Seguita poi anche dagli altri.

Lyra si sentiva un po' stupida, aveva riposto tante aspettative in Hogwarts, eppure era la prima volta che si trovava ad essere davvero così sola. La prima notte senza suo fratello. Un gracchiare improvviso la riscosse.

<< Ashram!>> Urlò sorpresa. Non aveva idea di come fosse stato possibile, ma il corvo era apparso nella sala comune. Con le lacrime agli occhi, corse ad accarezzarlo. Lui le beccò affettuosamente la mano, spingendovi poi la testa contro. Adorava i grattini.

La ragazza si diresse verso il suo dormitorio e scoprì che anche i libri di testo che aveva acquistato a Diagon Alley si erano come materializzati dal nulla sulla scrivania della sua stanza.

"Adoro la magia." Si sorprese a pensare.

Rincuorata dalla presenza del corvo, che da quel momento non l'avrebbe più abbandonata, si accinse ad andare a letto. Il baldacchino dalle lenzuola verdi e argentee era incredibilmente comodo. Finalmente, riuscì ad addormentarsi, mentre una pallida alba cominciava già a riflettersi sul mondo.

Il mattino seguente, ovviamente, si svegliò tardissimo e scoprì suo malgrado che nessuno s'era preso la briga di avvisarla. Si vestì più in fretta che poté, un'uniforme con gli stemmi della casa le era apparsa piegata sulla scrivania accanto ai libri e fu pronta. Saltando totalmente la colazione, riuscì ad arrivare in tempo per la prima lezione. Per fortuna, quella mattina avrebbe seguito lezioni a doppio con i Grifondoro: Trasfigurazione e Pozioni. Poi, nel pomeriggio, aveva avuto un permesso speciale per visitare Hogsmeade, ove avrebbe trovato il resto dei materiali scolastici che le mancavano, inclusa la bacchetta. Per quella mattina ne avrebbe usata una in prestito fornitagli dalla scuola.

Trovata l'aula, l'impresa fu già di per sé degna di lode data l'enormità del castello, prese posto in prima fila e sperò che Harry arrivasse presto per stare accanto a lei. Le sue aspettative vennero disattese quando fu Hermione a chiederle di potersi sedere.

<< Hmm... sì, stavo aspettando Harry, ma non lo vedo...>> Spiegò Lyra, un po' imbarazzata.

<< Starà sicuramente con Ronald. Temo che quei due insieme siano una pessima accoppiata. Insomma, ho cercato di spiegare loro l'importanza della puntualità, ovviamente io ci tengo tantissimo a fare una bella impressione, ma nulla. Non mi ascoltano proprio>> Disse la ragazza, tutto d'un fiato.

Lyra sorrise nervosa, non aveva mai pensato di essere tanto introversa e di avere problemi a socializzare. Cercò di dissimulare il disagio e di sembrare normale.

Un gatto soriano entrò in aula e balzò tranquillamente sulla cattedra, dove si sedette in maniera composta. Lyra non aveva mai visto un felino stare così dritto e fiero.

Intanto, stavano entrando anche gli ultimi studenti e di Harry non c'era alcuna traccia. Sarebbe apparso mezz'ora dopo, tutto trafelato, accompagnato dal ragazzo con i capelli rossi, Ron.

Il gatto si trasformò allora nella professoressa McGranitt e giurò di trasformare << il signor Potter in un orologio>>, se avessero continuato a far tardi.

Lyra ed Hermione repressero a stento una risata, poi tornarono ai loro appunti. Trasfigurazione era una disciplina estremamente complessa, fin troppo tecnica e Lyra comprese subito che non facesse esattamente per lei. S'impegnò a fondo, eppure non riuscì comunque a ottenere grandi risultati, l'unica che fece dei progressi significativi fu proprio Hermione, che stranamente le rivolse parole incoraggianti.

Le avventure di Lyra PotterWhere stories live. Discover now