Neanche torniamo a scuola che già siamo in punizione

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ll mattino seguente fummo accompagnati alla stazione, era il primo di settembre! Saliti sul treno, Hermione e Ron ci lasciarono per andare nella carrozza dei Prefetti. Harry ne rimase turbato, non aveva mai viaggiato sull'Espresso per Hogwarts senza il suo migliore amico. 

Lo accompagnai in uno scompartimento e sedemmo insieme a Ginny, Neville e Luna Lovegood che trovai subito molto simpatica.

Dopo qualche ora, Hermione e Ron ci raggiunsero.

<Sapete chi sono i prefetti di Serpeverde?>

<Draco?> chiesi curiosa.

<Sì, lui e quella vacca di Pansy Parkinson> sbottò Hermione < come ha fatto, se è più tonta di un troll?>

Scoppiai a ridere, su di lei aveva perfettamente ragione.

Il banchetto non fu migliore del viaggio, la nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure era lo stesso rospo dell'udienza.

<Il progresso, per amore del progresso dev'essere scoraggiato. Andiamo avanti dunque, verso una nuova era, decisi a conservare ciò che deve essere conservato, a perfezionare ciò che ha bisogno di essere perfezionato e a tagliare là dove troviamo abitudini che devono essere abolite>. Concluse il discorso.

<Oh... no> commentai cupa al mio tavolo.

Ah, ero seduta da sola. Draco stava sghignazzando con Pansy. Da quando ero arrivata, non mi aveva degnata di uno sguardo. Solo Blaise si era messo difronte a me, entrambi un po' discostati dagli altri Serpeverde. Il pensiero mi fece male, era come frequentare di nuovo il primo anno, quando per la disperazione mi ero messa a parlare con il fantasma del Barone Sanguinario.

<Cosa c'è, Lyra?> mi chiese Blaise.

<Temo che il Ministero s'intrometterà negli affari della scuola>.

<Credi sia un male?>

< Beh, sì! Visto che tutti lì stanno disperatamente cercando di far sembrare me e mio fratello due pazzi, quando stiamo dicendo la verità!>.

Lui mi guardò di sottecchi <Lyra... credo che nessuno più della nostra Casa sappia che tu hai ragione, sai?>

Prima che potessi controbattere, aggiunse < Ma proprio perché qui siamo in molti ad essere legati... diciamo a livello familiare con Tu-Sai-Chi, ti sconsiglierei di parlarne così apertamente. E soprattutto, così in modo negativo>.

Lo guardai, mentre le sue parole prendevano forma nella mia mente. Ecco perché ero sola. Ero schierata contro Voldemort, a cui diversi genitori dei miei compagni avevano giurato fedeltà. Che guaio. 

Infatti, tornata al mio dormitorio, nessuno mi considerò pazza, ma neanche mi rivolse la parola. Fu bruttissimo vedere Draco darmi le spalle e far finta che io non esistessi.

Il mattino successivo, fu una giornata ancora più orribile.

<Silenzio>. Disse Piton con voce fredda, entrando.

Non che ce ne fosse bisogno. Appena la classe lo aveva visto, ogni irrequietezza si era placcata. La sua sola presenza bastava a far cadere il gelo tra gli studenti.

<Prima di cominciare la lezione di oggi, ritengo opportuno ricordarvi che quest'anno affronterete un esame importante, durante il quale dimostrerete quanto avrete imparato sulla composizione e l'uso delle pozioni magiche. Per quanto alcuni alunni di questa classe siano senza dubbio idioti, mi aspetto che strappiate comunque un "Accettabile" al vostro G.U.F.O., o incorrerete nel mio... disappunto>.

Le avventure di Lyra PotterWhere stories live. Discover now