<<è..> mi trovo senza parole scuotendo leggermente la testa per riprendermi dallo stato di trance <<è meravigliosa>>

<<andiamo sul prato>> mi invita con un gesto della mano a seguirlo. La distesa di prato mi riempie la vista, poi Carlos si toglie le scarpe rimanendo scalzo <<non vergognarti>> esito per un attimo ma poi decido di copiarlo. E' dicembre ma qui in Spagna ci saranno venti gradi sotto questo sole di oggi che sembra voler imitare l'estate <<sai giocare a calcio?>> si avvicina ad un pallone lasciato vicino ad un cespuglio, poi mi accorgo anche della presenza di due porte da calcio

<<no ma mi piacerebbe>>

<<fatti sotto allora>> lo raggiungo con l'intento di togliergli la palla ma mi risulta difficile quando in un millesimo di secondo se la passa da un piede ad un altro <<non vale, sei troppo bravo!>> mi fermo incrociando le braccia al petto, è così che faccio quando non riesco a fare qualcosa

<<ti do una possibilità>> si ferma poggiando un piede sulla palla <<se mi dai un bacio sulla guancia te la faccio prendere>> sento per un attimo cedermi le gambe ed esito a questa condizione 'pensaci, a quante capitano occasioni del genere?' mi rimbomba per la testa la frase di Alexa

<<..ok>> deglutisco a fatica tornando vicina a lui, data la sua altezza mi alzo leggermente in punta di piedi reggendomi con una mano sul suo petto e poi poggio le labbra sulla sua guancia stampandoci un bacio, la sua barba crea pizzicore sotto il mio mento <<fatto>> torniamo a gareggiare per la palla, finalmente la passa e con una breve corsetta mando la palla in porta

<<wow brava!>> esclama battendo le mani sotto il mio esultare scenicamente.


Trascorriamo il resto del pomeriggio giocando come due bambini, ho quasi imparato a giocare a golf! Con Carlos il tempo sembra passare anche troppo velocemente per i miei gusti, non mi è mai successo ma è come se avessi paura che arrivi l'ora in cui dovrò andare via. Sapere che domani sarò di nuovo in Italia, lui rimarrà qua e chi sa se questa occasione di conoscerlo andrà a sbiadirsi per sempre, forse è stata tutta una casualità colta da entrambi seguendo la filosofia del ' vivi cogliendo l'attimo'. Con un bicchiere di prosecco in mano teniamo le gambe a mollo nella piccola piscina riscaldata situata vicino alla palestra nel piano inferiore <<a che pensi?>> non ho mai esternato con facilità i miei pensieri, i miei dubbi o i miei sentimenti, tanto meno con persone sconosciute come Carlos eppure con lui mi sento sciolta e volenterosa di farglielo sapere

<<non lo so>> mi giro il calice tra le mani <<sembra come se avessi paura che arrivi l'ora di andarmene, è strano. Ci conosciamo da un giorno, siamo due perfetti sconosciuti ma sembriamo essere amici da una vita>> rimane in silenzio, lo sapevo di aver fatto una cazzata, non ho mai esternato nulla e dovevo farlo proprio con uno come lui <<scusa non volevo>>

<<no è che..>> ride poggiando il calice sul pavimento <<è che provo esattamente la stessa cosa>>

<<porti tutte qui?>> mi esce naturale ma notando il suo sorriso forzato credo di aver spezzato il momento

<<no, al contrario. Ci ho portato solo la mia ex>> creo un cerchio con il piede immerso nell'acqua <<poi ci sei tu>> aggiunge facendomi alzare lentamente la testa

<<e perchè poi ci sono io?>> chiedo con un tono di voce bassa, per paura della risposta o meglio, della piega della conversazione

<<non lo so, mi è bastato vederti quei pochi minuti davanti al circuito di Fiorano che ho capito fossi diversa, non cerchi qualcosa da me perchè sono Carlos Sainz>> lo dice in maniera plateale <<mi hai invece conosciuto come un ragazzo che si chiama Carlos Sainz>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now