<<Che figura di merda Cloe!>> esclama guardando per la centesima volta le foto da me scattate nel pomeriggio

<<che c'è? Ho solo detto la verità>> mi infilo il giubbotto <<non ricordavo come si chiamassero, per me non sono delle santità da venerare, sono persone comuni e anche loro meritano schiettezza>> scuote la testa non concependo il mio pensiero <<dai, io vado>>

<<ti aspetto!>> dopo avermi mandato un bacio volante esco fuori dal nostro appartamento.

Sto raggiungendo a piedi il club in cui lavoro, si trova al centro di Fiorano, diciamo sia una sorta di pub che si trasforma in discoteca a causa della musica e del grande affollamento che si crea la sera <<un mojito grazie, non metterci troppo ghiaccio, so che voi barman mettete più ghiaccio e poco alcol>> prendo in giro Mattia, il mio collega preferito che si trova dietro al bancone questa sera

<<ai suoi ordini!>> mi siedo sullo sgabello guardando la gran folla alle mie spalle <<mentre te lo preparo potresti portare la bottiglia nel privé?>> strabuzzo gli occhi quando mi passa uno champagne che viene a costare 1.200 euro

<<per una volta che non lavoro>> sbuffo afferrando il boule avente al suo interno la bottiglia accompagnata dal ghiaccio. Passo tra la folla molto facilmente essendo abituata a fare slalom anche con un vassoio pieno di bicchieri, arrivando poi nel privé. Quando scosto la tenda mi scappa quasi da ridere per l'assurdità: i due piloti della Ferrari nel locale in cui lavoro mi si palesano davanti, Alexa mi ucciderà quando glielo racconterò solo una volta tornata a casa

<<ehy ma tu non sei per caso la ragazza di oggi pomeriggio?>> si ricorda di me.. un pò di sforzo..Charles!

<<si sono io>> poggio il boule sul tavolino al centro della stanza <<lavoro qua e anche se oggi non è il mio turno ed ero venuta semplicemente a bere in santa pace, il mio collega mi ha fatto portare questo per voi>> gesticolo come se stessi conversando con un mio amico, non con uno dei migliori piloti del mondo

<<allora ti offriamo un bicchiere per ringraziarti di avercela portata lo stesso>> scherza lui mentre versa lo champagne nel flute <<tieni>>

<<grazie davvero ma non devi>> rifiuto l'offerta al quanto surreale, surreale quanto questa situazione creatasi

<<insisto>> continua a porgermi il bicchiere e forse, a causa dei suoi occhi dolci casco in tentazione ritrovandomi alla fine ad accettare <accomodati>>

<<non voglio che pensiate che io me ne stia approfittando>> mi sistemo sul divano accanto a lui, intimorita più dal lusso che dalla loro figura

<<io non lo penso, non sapevi neanche i nostri nomi>> ride riportando a galla quel momento vissuto qualche ora fa, dall'essere indifferente mi ritrovo a voler sparire per quella mia schiettezza <<sembri simpatica>> prosegue lui versando da bere anche agli altri suoi compagni, non l'ho guardato fino ad ora ma seduto davanti a noi ce Carlos, il suo nome ahimè è l'unico ad essermi rimasto in mente

<<grazie. Scusate per essere stata così schietta oggi, la mia amica è fissata con la Formula 1, nonostante parli spesso di voi io mi scordo sempre i vostri nomi>>

<<io sono Charles>> ripete poggiando una mano sul petto

<<io Carlos>> quest'ultimo poggia entrambi i gomiti sulle ginocchia come per prendere parte della conversazione

<<loro sono nostri amici e alcuni di loro lavorano anche con noi>> mi spiega Charles senza avere problemi sul chi sia io, una semplice sconosciuta

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now