Capitolo 16 PT. 1 - Dove c'è fuoco

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È difficile concedere fiducia, trovare persone su cui contare

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È difficile concedere fiducia, trovare persone su cui contare. Ma anche seguire il proprio cuore è molto rischioso, perché si sa, i sentimenti offuscano il giudizio.

DIANA

Diana aveva camminato per un tempo che le era sembrato infinito. La pioggia le aveva rotto l'ombrello, ma ormai era quasi arrivata a casa dei Torres, dove ad attenderla c'erano Sophie e Richard, fuori la veranda. Appena entrò nel raggio visivo di Sophie, quest'ultima interruppe bruscamente la conversazione che stava avendo con Richard e corse verso l'amica, stringendola forte tra le sue braccia.

Diana si accasciò sul marciapiede, mentre la pioggia le cadeva a rivoli sui ricci. Le gocce d'acqua scivolavano lungo i loro visi, mescolandosi con le lacrime di Diana, ancora visibili sotto la pioggia.

«Dì! Dì! Cos'è successo?» chiese Sophie, la voce preoccupata. La stava stringendo a sé come non aveva mai fatto, non ce n'era mai stato bisogno, non l'aveva mai vista così spezzata, distrutta come un arco rotto a metà.

«L'ho fatto, non posso crederci. L'ho fatto davvero, mio Dio» rivelò tra i singhiozzi.

Dire addio a suo padre era stato quanto di più doloroso avesse mai provato. Far finta di nulla, e dargli la buonanotte con la scusa che sarebbe andata a dormire a casa di Katherine era stato l'atto più difficile che avesse mai compiuto.

«Maua, che cos'hai?» le aveva domandato Thomas Cross, durante la cena. Gli occhi neri di suo padre la stavano squadrando, mentre cercavano un confronto con la figlia. Un confronto che però Diana aveva timore a concedergli. Non voleva guardarlo negli occhi, non era pronta a compiere un simile atto, eppure non c'era più tempo.

Diana non aveva toccato cibo, nonostante la cucina speziata del padre le facesse sempre venire l'acquolina in bocca. Ogni volta che le cucinava il pollo al curry, Diana correva a sedersi a tavola urlando: «Pancia mia, fatti capanna!» e finiva tutto il suo piatto, delle volte chiedendo anche il bis.

Adesso aveva lo stomaco chiuso, la paura aveva preso completo possesso del suo corpo. Sentiva il suo cavallo completamente distante, come un estraneo nell'ambiente familiare di casa sua.

Casa sua... chissà se avrebbe mai fatto ritorno. Chissà se avrebbe mai rivisto suo padre.

«Non ho molta fame, tutto qui» aveva tagliato corto. Non voleva mentirgli, tuttavia non voleva salutarlo in malo modo.

«Ti senti male?»

«No, sono solo agitata per il compito di domani.»

«Perché non vai a metterti a letto? Ti preparo una tazza di tè caldo, così allenta la tensione». Mr. Cross possedeva un sorriso che per Diana risplendeva come un faro, illuminando il suo viso di un calore accogliente.

Diana aveva accennato appena un sorriso. «Ora che mi ci fai pensare» aveva iniziato con un tono che tradiva l'incertezza, «ho comprato in erboristeria un nuovo tè, vuoi provarlo?»

IL RISVEGLIO DELLE GUARDIANEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora