La Charlie cattiva

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Arrivati al Buncher, preparo un caffè a Charlie e Sam.

Mentre siamo seduti al tavolo della salotto ricevo una chiamata da Dean.

"ehi, come sta andando?" chiedo

"l'ha trovato e l'ha ucciso. Non sono riuscita a fermarla. Mi dispiace Charlie." Dice Dean sapendo di essere in vivavoce.

"Dean torna a casa e stai tranquillo. Ti aspettiamo qui." gli dico prima di riagganciare la chiamata.

Dopo un paio di ore sentiamo la porta del Buncher aprirsi e chiudersi di botto, Charlie urla di dolore e il suo braccio è in posizione innaturale.

Corro per le scale e cerco di aprire la porta ma senza risultato.

"Daisy, fermalo. La sta uccidendo!" mi grida Sam, sento le urla della ragazza in sottofondo.

Appoggio la mano sulla maniglia e concentro i miei poteri e la porta si apre.

Corro verso Dean gridandogli di fermarsi.

Mi metto davanti a Charlie cattiva e appoggio le mie mani sul petto di Dean.

"la stai uccidendo, la Charlie amorevole e che ti vuole bene, sta soffrendo!" gli dico "fermati Dean!"

Vedo Sam arrivare con Charlie in braccio sofferente e con le lacrime agli occhi.

Il minore appoggia la ragazza di fianco alla sua sosia cattiva e con un incantesimo riesce a trasferire la parte cattiva dentro al corpo di Charlie.

Mi avvicino al corpo della ragazza e la aiuto ad alzarsi, le appoggio una mano sul petto e guarisco tutte le sue ferite.

"grazie Daisy!" mi dice appena si riprende.

Le sorrido ed entriamo dentro al Buncher per preparare le sue cose.

Charlie dorme per 2 giorni e quando si sveglia decide di partire.

Dean non si alza nemmeno rimane in disparte mentre noi parliamo.

"allora avete scoperto qualcosa sul marchio?" chiede Charlie.

"ho trovato su internet un libro. Si chiama il libro dei dannati. Potrebbe darci qualche informazione, ma si trova in una libreria in Toscana." Dice Sam.

"ci andrò io. Tanto non ho nulla da fare. Se posso aiutare Dean in qualche modo, mi fa piacere farlo." Risponde la ragazza rivolgendo il suo sguardo al maggiore dei Winchester.

"tu come stai?" le chiedo.

"sto bene. Charlie cattiva è sotto controllo e io andrò avanti come ho sempre fatto. La morte di Russel non mi ha dato la soddisfazione che speravo ma almeno adesso so la verità." Risponde Charlie.

La ragazza si avvicina a Dean.

"Charlie mi dispiace per quello che ti ho fatto." Dice il maggiore.

"smettila Dean Winchester, non ti permetterò di tornare ad essere il mostro che eri poco tempo fa, ti salveremo e tutto si rivolverà!" dice la ragazza

"Caino ha imparato a conviverci con il marchio." Dice Sam.

"oh si fratellino. Dopo secoli di omicidi." Dice Dean.

"certo. Ma tu hai una cosa che lui non ha!" dice la ragazza. Dean la guarda in modo interrogativo e Charlie continua "tu sei un Winchester e hai una famiglia che andrebbe e tornerebbe dall'inferno per te. Io ti perdono Dean! le persone in questa stanza ti hanno perdonato, cerca di farlo anche tu!"

"non tutti, Charlie!" risponde Dean guardando nella mia direzione.

"non sarebbe ancora al tuo fianco se una parte di lei non ti avesse perdonato. Ciao Dean!" le labbra della ragazza si appoggiano sulla guancia del maggiore e lui socchiude gli occhi.

Saluta Sam con un abbraccio e mentre mi abbraccia mi sussurra all'orecchio "perdonalo. Ha bisogno del tuo completo perdono" mi dice prima di abbracciarmi.

"ciao Charlie!" la saluto. Poi sentiamo chiudersi la porta e il Buncher cala in un silenzio surreale.

Passano varie settimane e Dean non sta per niente bene, il marchio sta prendendo il sopravvento su di lui e insieme a Sam e Castiel decidiamo di chiedere aiuto a una persona che non vediamo e sentiamo da moltissimo tempo.

Bobby.

Così mentre Dean è fuori a fare un po' di spesa, facciamo una seduta spiritica per metterci in contatto con il mio patrigno.

Recito la formula trovata rigorosamente su internet, quindi la nostra aspettativa di successo era veramente bassa.

"Bobby? Bobby mi senti? Ci serve il tuo aiuto Bobby." dice Sam

"Sam? Sei tu?" chiede Bobby.

La sua voce, quella voce che non sentito da tantissimo tempo, appare un sorriso sul mio volto, vorrei abbracciarlo, parlare di tutto quello che mi stava succedendo da quando lui non c'è più, vorrei parlare di come se la sta passando, di com'è il suo paradiso, con chi lo vive, se è felice. Ma non siamo qui per questo, siamo qui per parlare di quello che sta succedendo a Dean e di come risolvere il suo problema.

Sam racconta a Bobby tutto quello che stava succedendo a Dean.

"bhè questo è quanto in maniera coincisa." Dopo un attimo di silenzio "Bobby ci sei ancora?" chiede Sam.

"si ragazzo mio, ci sono ancora. Stavo pensando che è davvero bello sentire la tua voce. Ma posso chiederti una cosa? Mi hai raccontato di quello che è successo a Dean, non che non sia importante ci mancherebbe, ma la mia bambina come sta?" chiede Bobby.

Chiudo gli occhi a quella parola e una lacrima scende sulla mia guancia, ingoio il groppone che ho in gola e prendo la parola.

"ciao papà." Dico

"oh bambina mia." Lo sento singhiozzare in quell'attimo di silenzio "la tua voce, è come nei miei sogni, come stai?" mi chiede.

"mi manchi, tantissimo. Alle volte cerco il tuo sguardo, l'abitudine forse, ma ovviamente non lo trovo. Ma sto bene, stiamo cercando di aiutare Dean da tutto quello che sta passando e quindi mi sono messa un attimo da parte, ma va bene così. Tu come stai?" chiedo al mio patrigno.

"sto bene. sto abbastanza bene qui, le giornate sono un po' monotone. sai spesso ti sogno. Sogno i nostri discorsi, i nostri abbracci e grazie a questi sogni mi manchi un pochino meno. Parlando di Dean, se ho capito bene, dovete trovare un modo per togliere il marchio di Caino da Dean, prima che questo lo ritrasformi in un demone." Dice Bobby.

"si è giusto!" dice Castiel.

"bhè diciamo che non vi siete fatti mancare nulla da quando me ne sono andato. Ditemi cosa devo fare, vi darò una mano." Dice Bobby.

"tu adesso ti trovi nel tuo paradiso personale come tutte le anime del paradiso, dovresti scappare e trovare la porta della terra, per il resto ci penseremo noi." Dice Castiel.

Salutiamo Bobby e saliamo in macchina per andare davanti alla porta che conduce in paradiso.

Il piano di Castiel è quello che Bobby apra la porta del paradiso così che lui possa entrare, dato che con tutto il casino che è successo in questo periodo nessuno può entrare in paradiso con quella porta.

Arriviamo davanti ad un parchetto per bambino. Castiel ci indica una vaschetta con la sabbia e ci dice che la porta si trova li.

Dopo almeno 30 minuti vediamo una luce proprio sopra la vaschetta.

Usciamo di corsa dalla macchina. Castiel corre verso la porta mentre io e Sam cerchiamo di trattenere gli angeli che ci sono intorno, vedo l'angelo sparire oltre la porta e mi viene quella voglia di saltarci dentro, non ci penso mezzo secondo in più, mi libero dalle grinfie dell'angelo che sono riuscita a placcare a terra e saltando dentro a quella porta sento solo Sam urlarmi di non farlo.

Una vita da cacciatriceWhere stories live. Discover now