Un angelo in arrivo

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Mi svegliai con il cigolio del letto.

"buongiorno" dissi a Dean.

"buongiorno principessa!" e mi stampò un bacio sulle labbra

"stanotte è stato fantastico, sembra sempre che mi leggi nel pensiero." Mi disse.

Allora anche a lui capita la stessa cosa.

"anche per me è stato straordinario, fantastico come sempre!"

ci vestiamo molto lentamente dato che avevamo dormito molto poco, gli passo dei vestiti che avevo conservato nel mio armadio.

Scendiamo giù in cucina dove troviamo Sam a fare colazione.

"buongiorno fratellino... Daisy."

Vedo che fa l'occhiolino a Dean e gli da una pacca sulla schiena.

Prendo due tazze di caffe e una la offro a Dean. Mentre sono ancora in piedi chiedo a Sam se vuole un'altra tazza di caffè e lui mi risponde di si con la testa poi sorridendo dice: " mi serve proprio del caffè dato che ho dormito male"

Dean gli chiede: "perché hai dormito male? Brutti sogni?"

"oh no, magari brutti sogni. Secondo me la casa è posseduta, sentivo rumori strani, miagoli vari e addirittura un urlo, secondo voi cosa può essere stato? Voi non avete sentito nulla?"

Ci stava prendendo in giro, sapeva benissimo cosa erano quei rumori, ma lo voleva sentire dalla nostre bocche.

Mi misi in mezzo al discorso e gli risposi: "molto simpatico Sam. Ma io non miagolo, mi dispiace devi aver sentito male"

Mentre mettevo i biscotti in tavola, Dean sorridendo disse: "si lei più che miagolare, ruggisce!"

Gli tirai il sacchetto di biscotti dritto in faccia.

Scoppiammo a ridere tutti quanti, per fortuna quel discorso me lo stava facendo Sam; ma se lui aveva sentito tutto questo vuol dire che anche Bobby doveva aver sentito qualcosa.

"perché ridete?" chiese Bobby entrando in cucina.

" oh nulla, stiamo ridendo di Sam che fa l'idiota come al solito" rispose Dean.

"ah ok. Daisy verresti di là un secondo, ti devo parlare, e dopo devo parlare anche con te, Dean."

O cazzo. Mentre seguivo Bobby in salotto sentii Sam che diceva BECCATI.

Ci sediamo in salotto, ero molto nervosa, sapevo già che mi avrebbe fatto la ramanzina su Dean. Dopo un paio di minuto di silenzio parecchio imbarazzante, Bobby iniziò a parlare, finalmente.

"volevo dirti che all'inizio ero molto contrario al vostro rapporto, perché in fin dei conti vi ho cresciuti entrambi. Ma da quando Dean è tornato è tornata la luce nei tuoi occhi, quella luce che ti ha sempre caratterizzata, quella luce che quando Dean è scomparso era sparita insieme a lui. ho visto come vi guardate e penso che tu abbia veramente cambiato Dean."

Fece un pausa e iniziò a diventare tutto rosso in viso

"poi volevo dirvi che le pareti di questa casa sono molto sottili e che io non so se nessuno ti ha mai fatto il discorso, su quella cosa che un uomo e una donna..."

Non ci potevo credere voleva farmi il discorso sul sesso.

"ehhh, Bobby, non c'è bisogno di quel discorso, veramente, nessuno me l'ha mai fatto ma so come funziona. Ora scusami ma vado a prepararmi dato che Sam ha trovato un caso."

Lo abbraccio e me ne vado in camera mia.

Saliamo tutti e 3 in macchina e partiamo per questo nuovo caso, sembra che in questa cittadina del Texas ci sono persone che dicono di aver visto un angelo.

"andiamo gli angeli non esistono giusto?" dico ai ragazzi

"Didi, non me lo sono mai domandato ma se esistono i mostri e i demoni forse esistono anche gli angeli, giusto Dean?"

Non ci eravamo resi conto che Dean si fosse addormentato.

Dopo un paio di ore siamo arrivati nella cittadina.

È davvero carina, immersa nel verde e le case sono stupende.

Sam svegliò Dean con un "siamo arrivati idiota!"

Mentre Sam va a prenotare la camera del motel, io e Dean ci dividiamo per andare a cercare degli indizi e vedere se qualcuno ha voglia di parlare con noi di quello che sta succedendo.

Abbiamo notato dalle precedenti caccie che le persone parlano più volentieri con me, forse perché sono una donna.

Entro in questo bar e prendo un cocktail, mi siedo di fianco a quest'uomo e inizio a parlargli.

"ciao, io sono Daisy, mi sono appena trasferita con i miei fratelli. Come si sta in questa cittadina?"

L'uomo al mio fianco mi guarda un po' storto ma poi decide di parlare con me.

"si sta molto bene. Vi troverete benissimo."

"ah per fortuna, noi veniamo dalla grande mela e la succedevano cose veramente strane. Sono sicura che qua non succeda mai nulla."

Lui mi guardò e si avvicinò a me, parlandomi sotto voce.

"io mi chiamo Nick. E in questa cittadina succedono delle cose nelle ultime settimane. Prendi per esempio Jessy, la ragazza nel tavolo in angolo, dice di aver visto un angelo e di averci addirittura parlato."

Mi giro a guardare quella ragazza al tavolo da sola, così ringrazio Nick e mi avvicino a Jessy.

"ciao, tu sei Jessy? Io sono Daisy Logan. Volevo farti qualche domanda sull'angelo che hai visto."

Lei si alza arrabbiatissima e mi urla in faccia di andarmene, ed esce correndo fuori dal locale.

Mentre esco anche io incontro Dean e gli spiego quello che ho appena scoperto.

Lui va incontro alla ragazza che si era fermata a prendere l'autobus.

"ciao Jessy, io sono Dean, il fratello di Daisy. Non vogliamo prenderci gioco di te, noi ti crediamo."

Lei cambia immediatamente espressione, e guarda il mio ragazzo con interesse. Mi dà molto fastidio questa cosa, ma siamo al lavoro e devo continuare a tenere la mia parte.

Dopo che Jessy fa una radiografia del corpo di Dean finalmente iniziò ad aprirsi con noi.

"una notte io e una mia amica siamo andate in un fienile abbandonato, quando al suo interno le luci iniziarono a sfarfallare e a scoppiettare, così scappammo a gambe levate, ma prima di salire in macchina guardai dentro il fienile e c'era un uomo in trench con delle ali nere. In quel momento senti la sua voce nella mia testa che mi diceva di non essere pericoloso e doveva trovare un certo Winchester"

In quel momento arrivò Sam e Dean disse: "ti ha detto il nome di questo Winchester?"

"no, non mi disse più nulla, ero spaventata a morte. Ma per fortuna voi mi credete" e abbracciò Dean, lui mi guardò come per dire che devo fare, io alzai le sopracciglia e mi allontanai da quel siparietto.

Spiego a Sam quello che abbiamo scoperto, aspettiamo la notte per tornare nel fienile.

Entriamo, ma non troviamo nulla di strano, quando all'improvviso le lampadine rimaste esplodono e la porta chiusa con un grosso pezzo di legno si apre senza alcuno sforzo. Ci ritroviamo davanti a un uomo con un trench beige, alziamo immediatamente le armi sull'uomo, quando lui inizia a parlare:

"tu devi essere Dean Winchester! Sono stato io a farti uscire dall'inferno."

Una vita da cacciatriceWhere stories live. Discover now