Un demone inaspettato

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Scappiamo da quel posto infernale e salendo in macchina decidiamo di dirigerci verso la casa di Chuck, almeno possiamo chiedere aiuta a Castiel e al profeta.

C'è un'aria molto pesante in macchina, Dean non spiccica parola, anche la musica, sempre ben alta, é spenta.

Appena arriviamo a destinazione troviamo la porta di casa aperta, entriamo e vediamo Chuck seduto sul divano con le mani tra i capelli.

"Chuck! Siamo tornati!" lo incalzo.

Lui tenta di attaccare Sam ma Dean lo blocca.

"nella mia visione aveva gli occhi neri, siete sicuri che non sia un demone e qualcos'altro?" chiede il profeta spaventato.

"un demone sono sicuro di no ma dobbiamo parlare di quello che è accaduto, giusto Sam? Dov'è Castiel?" chiede Dean.

"è morto." È la risposta di Chuck. "l'arcangelo lo ha fatto a pezzi! Non é andato via in tempo."

Ci guardiamo tutti dispiaciuti per l'accaduto, non doveva andare così, Castiel aveva capito che gli angeli sono degli esseri malvagi, quasi, se non di più dei demoni.

In un secondo momento sentiamo un fischio fortissimo.

"stanno arrivando!" dice Sam

In un attimo vediamo Zacharia con due scagnozzi alle sue spalle.

" è ora che tu venga con noi, Dean!"

"non ti azzardare ad avvicinarti a lui." dico con tono traballante ma deciso.

"questa cosa sta iniziando a spazientirmi. Ragazzina dovresti imparare quale sia il tuo posto!" mi risponde l'angelo.

"io so benissimo qual è il mio posto, sei tu che forse non hai ancora capito che non avrai nessuno di noi dalla tua parte e ora vattene o giuro su tuo Padre che vedrai l'ira di una Nephlim molto incazzata!"

Mentre parlavo con Zacharia, Dean ha disegnato sul muro la trappola anti-angelo e come ci appoggia la mano sopra li fa sparire nel nulla.

"ok, ora dobbiamo solo trovare il diavolo in persona. Che figata!" dice ironicamente Sam.

"no, prima di tutto voi due dovete parlare di quello che è successo in questi giorni e non uscirete di qui finche non sarete arrivati ad una conclusione! Ciao ragazzi!" e chiudo a chiave la porta dietro di me.

Sento Dean sbattere le mani sulla porta:" Daisy apri questa dannata porta. Non abbiamo nulla di cui parlare."

"oh si invece e vi conviene farlo in fretta perché io sto andando a comprare da mangiare e se non vuoi che la tua crostata me la mangio tutta io, ti conviene parlare tesoro!" mentre esco dalla porta guardo Chuck e gli dico "non aprire quella porta per nessun motivo, torno tra poco!"

Ci metto non più di mezz'oretta a tornare dal supermercato dove ho comprato due hamburger, un insalata con del petto di pollo e una crostata, rigorosamente tutta per Dean.

Apro la porta dell'appartamento e vedo Chuck in piedi vicino alla stanza dei ragazzi.

"per fortuna sei tornata, mi stanno minacciando di morte."

Scoppio in una fragorosa risata mentre vado ad aprire ai due fratelli.

"allora?" chiedo

"abbiamo parlato, pianto lacrime amare e ci siamo abbracciati come due dolci fratellini!" mi risponde secco Dean.

"molto spiritoso amore." Ribadisco io.

Decidiamo di andare in un motel vicino alla casa di Chuck.

Dopo aver mangiato, Dean decide di chiamare Bobby per farci dare una mano a trovare Lucifero.

Una vita da cacciatriceWhere stories live. Discover now