Un cavaliere

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Ci avviciniamo a Rufus che ci spiega che in una cittadina è in atto una vera e propria guerra, le persone sono divise in due gruppi, ed entrambi dicono che le persone nell'altro gruppo hanno gli occhi neri.

"la cosa strana che non capiamo, è perché i demoni devono combattere tra di loro. Non ha alcun senso questa cosa, così siamo andati a controllare e siamo riusciti a catturare una persona di ogni gruppo." Dice Rufus.

"dove sono adesso?" chiedo

"giù in cantina" risponde Helen facendoci strada.

"la cosa ancora più strana è che né l'acqua santa, né gli esorcismi funzionano su questi demoni!" continua la donna.

"com'è possibile?" mi sussurra Dean.

"sto pensando!" rispondo io.

"e la trappola del diavolo?" chiede Sam

"nemmeno. Abbiamo a che fare con dei demoni davvero potenti. In questo momento abbiamo dei cacciatori in mezzo a loro e sembra non si rendano conto che in realtà non sono demoni. È davvero un enigma." Dice Rufus.

Appena arriviamo in cantina sentiamo i ragazzi all'interno darsi addosso su chi fosse davvero il demone, ognuno dava la colpa all'altro.

Sento Dean sparlocchiare su un certo cavaliere.

"ma certo." Dico ad alta voce. "Dean sei una genio!"

"non può essere possibile" mi risponde lui.

"certo che si, quando Lucifero è uscito, devono essere usciti anche altri demoni e sicuramente sono usciti anche i cavalieri!"

"scusate potete renderci partecipi delle vostre farneticazioni?" dice Rufus.

"quello che Daisy e Dean vogliono dire è che può essere Guerra. Giusto ragazzi?" ci chiede Sam e noi annuiamo "Guerra sta mettendo le persone le une contro le altre, è da lì che prende il suo potere. Lui vuole sangue, vuole la carneficina. Adesso dovete solo capire chi è Guerra in mezzo a tutte quelle persone." Finisce Sam.

"perfetto, grazie ragazzi! Andiamo Rufus!" dice Helen

"non avete bisogno di una mano?" chiede Dean.

"no tranquilli, abbiamo molti cacciatori già sul campo, vi faremo sapere. Andate da Bobby, ha bisogno di voi!" Helen si avvicina a me e mi abbraccia "è stato un piacere conoscerti Daisy, tieni in riga questi ragazzoni!"

"tranquilla, sono in ottime mani" sorrido.

Mentre ci dirigiamo alla macchina per tornare da Bobby, Sam ci interrompe: "ragazzi, io resto!"

"in che senso? Vuoi rimanere a combattere il cavaliere?" chiedo.

"no, voglio rimanere un po' qua insieme a Helen, le darò una mano con il bar e vorrei mettere da parte la caccia per un periodo ancora da definire"

L'unica risposta del fratello maggiore è: "fai quello che credi!" poi sale in macchina e mette in moto aspettandomi, io abbraccio il minore dei fratelli e lo saluto calorosamente, poi salgo in macchina e mentre partiamo continuo a salutarlo con la mano.

"potevi almeno salutarlo come si deve, non gli hai neanche detto ciao!" rimprovero il mio ragazzo.

"ha fatto la sua scelta senza consultarci come da un anno a questa parte. Sono stanco di controllarlo e litigare con lui, quindi se vuole lasciare la caccia così sia!" mi risponde tutto d'un fiato Dean.

La settimana successiva passa tranquilla, con casi non tanto complicati e mostri che si uccidono facilmente.

Dopo l'ultima caccia decido di chiamare Sam per sapere come sta, è da quando ci siamo salutati che non ci sentiamo.

Il telefono squilla ma nessuna risposta, così riprovo, voglio sentire la sua voce.

"pronto?" risponde lui, ha una voce assonnata.

"non dirmi che dormivi già?" rido

"beccato" ride anche lui "Didi è successo qualcosa?" mi chiede

"no tranquillo, volevo solo sentire la tua voce e fare due chiacchiere con te." In quel momento entra Dean con la cena in camera, indico il telefono e gli sillabo il nome di Sam, lui alza le spalle così gli tiro una scarpa in testa facendogli scappare un "mi hai fatto male!"

"che è successo? Cosa ha fatto Dean?"

"niente, sai quanto è goffo tuo fratello, ti metto in vivavoce Sammy!" mentre spingo il pulsante del vivavoce minaccio Dean di salutare suo fratello.

"ciao Sam" si sforza Dean.

"ciao Dean, come state? Come va la caccia?" chiede il minore.

"non penso che tu voglia..." non riesce a finire la frase perché lo interrompo prendendo la parola " la caccia sta andando bene, abbiamo incontrato demoni deboli quindi è stata una passeggiata questa settimana!" cerco di buttarla sul ridere, ma Sam sembra molto serio.

"ragazzi, vi devo dire una cosa che mi è successa un paio di giorni fa... ho visto Lucifero in sogno e mi ha detto alcune cose."

Dean mi prende il telefono dalle mani e gli chiede: "cosa ti ha detto Sammy?"

"mi ha detto che è destino che io sarò il suo tramite, per questo gli angeli hanno scelto te come tramite di Michele, perché siamo fratelli. Se voglio che Lucifero non distrugga il mondo intero dovrò dargli il consenso per entrare nel mio corpo." Riprende Sam.

"non ci pensare neanche. Troveremo una soluzione come la troviamo per me. Non dire nulla Sam. Ok? Per una volta ascoltami, ti prego!" dice Dean.

"si, farò come dici tu!"

"ah Sam, stavo pensando che dopo tutta questa storia sarebbe meglio se ognuno va per la sua strada, è più difficile seguire due persone e se stiamo insieme siamo un bersaglio facile. Quindi è meglio se ci separiamo." Dice Dean, io lo guardo sbalordita vorrei prendergli il telefono dalle mani per impedirgli di dire stronzate ma lui non me lo permette.

"Dean non farlo!" risponde Sam

"addio Sammy" e riattacca il telefono.

"che diavolo hai fatto?" lo attacco io. "è proprio questo che non capisci, da soli siete più vulnerabili, tu non ti rendi conto quanto siete forti insieme!" non riesco neanche a guardalo in faccia così mi alzo e me ne vado a fare una doccia.

Quando esco dal bagno indosso solo una microscopico asciugamano e mi ritrovo Zacharia davanti.

"che visione celestiale!" dice squadrandomi dalla testa ai piedi soffermandosi sulle gambe molto scoperte.

"ehi stronzo, guarda me, Daisy vatti a vestire per favore!" mi dice Dean.

"con molto piacere" rispondo.

Mentre entro in bagno sento Zacharia che ridendo dice a Dean: "se arrivavo 5 minuti dopo avrei interrotto qualcosa di straordinario immagino!".

Mi vesto con gli stessi abiti che avevo prima di fare la doccia dato che in bagno c'erano solo quelli, per fortuna però la biancheria l'avevo portata.

Esco dal bagno in jeans e maglietta, mi avvicino al mio ragazzo e gli afferrò la mano.

"vi devo portare in posto" e poi ci appoggia due dita sulla fronte e in battito di ciglia mi trovo in posto sperduto nel nulla, non ho più Dean al mio fianco, così inizio a guardarmi intorno e noto una casa diroccata, inizio a camminare verso di essa con un po' di timore.

Una vita da cacciatriceحيث تعيش القصص. اكتشف الآن