I Ghostfaces

64 1 0
                                    

Il mattino seguente mi sveglio presto e decido di preparare una torta, forse per iniziare a mettere un po' di pace in casa.

Il primo ad arrivare in cucina è Sam.

"Didi, che buon profumino! Cosa hai preparato?" mi chiede

"il caffè e una torta al cioccolato, un po' di dolcezza ci può solo far bene." Dico sorridendo.

Tiro fuori la torta dal forno e ne do una fetta a Sam ancora calda.

Si mette un pezzetto in bocca "buonissima."

Dopo dieci minuti vediamo Dean arrivare in cucina ancora con il segno del cuscino sul viso.

"ti sei alzato solo per il profumo vero?" dice Sam

"hai preparato una torta?" mi chiede

I nostri occhi si incontrano e vorrei tanto corrergli incontro e abbracciarlo, o almeno è quello che il mio istinto mi dice di fare, invece rimango ferma dove mi trovo e gli rispondo "si, ne vuoi una fetta?"

"ovvio" cerca di sorridermi.

Gli poso il suo piattino con la fetta davanti e gli appoggio la mano sulla spalla, lui la prende fra le sue e io tiro via di scatto la mano.

"c'è anche del caffè." Gli dico prima di andare in bagno a farmi una doccia.

Quando esco dal bagno mi siedo di fianco a Sam in salotto. Sta cercando dei casi.

Dean sbuca in salotto

"io vado." Dice

"dove?" chiede Sam.

"ho trovato un caso a Washinton." Risponde il maggiore.

"veniamo con te. In macchina ci illuminerai sul caso." rispondo

Il viaggio di andata è molto silenzioso, nessuno dice una parola.

Arriviamo a Springdale, ci fermiamo davanti alla casa della vittima e scendiamo già con le nostre uniformi da FBI.

La madre della vittima ci fa entrare in casa e mentre Sam fa tutte le domande del caso io e Dean cerchiamo in camera da letto dove è avvenuto l'omicidio.

Non sto neanche ascoltando la conversazione quando sento la donna parlare dei soppranaturalisti.

Mi avvicino alla conversazione e chiedo chi siano.

"mi hanno chiesto se ci sono stati punti freddi in casa e pensano che l'omicidio di mia figlia sia dovuto a un evento paranormale. Mi hanno informata che più tardi verranno a dare un'occhiata." Dice la donna.

"mi scusi signora mi sa dire come si chiamano?" chiede Dean.

"mi hanno detto di chiamarsi Ghostfacers." Risponde la donna.

La ringraziamo e usciamo di casa.

"avete fatto delle strane facce quando ci ha detto il nome. Li conoscete?" chiedo

"sono dei ragazzi che riprendono le cose sovrannaturali, li abbiamo incontrati molti anni fa prima che tu ti unissi a noi." Mi spiega Dean.

"dobbiamo trovarli. Saranno sicuramente in città. "dice Sam.

Troviamo il furgoncino dei ragazzi davanti ad una caffetteria.

Decidiamo che sarò io ad entrare per prima giusto per prenderci un po' gioco di loro.

Mi avvicino al loro tavolo.

"ma voi siete i Ghostfacers?" chiedo

"si siamo noi, bellezza. Tu sei una fan? Io sono Ed e lui è Erry." Dice Ed

Una vita da cacciatriceजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें