La battaglia

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Le mie giornate passavano tra libri e il computer di Sam, mentre loro andavano a caccia senza di me, perché a detta dei fratelli erano preoccupati dato che il demone ci aveva detto espressamente che mi avrebbe arruolato nel suo esercito, anche con la forza se necessario.

Un giorno mi svegliarono molto presto e mentre preparavamo le nostre cose, Sam mi disse:" oggi vieni a caccia con noi, così ti distrai un po". Questo mi rese molto felice, ma notai che non mi guardò neanche in faccia. Sam Winchester è un cacciatore molto bravo, ma ha una piccola pecca, non sa mentire.

Fu un viaggio veramente lungo, quindi durante il tragitto mi addormentai sulla spalla di Dean. Venivo cullata dal suono che usciva dagli auto parlanti della macchina e dalle gomme che sfrecciavano a tutta velocità verso una meta ignota.

Vengo accarezzata dalla mano di Dean che mi dice: "tesoro svegliati, siamo arrivati."

Mi svegliai con le dolci parole di Dean nelle orecchie e un bacio sulle labbra ancora assonnate per assaporare davvero quel bacio.

Aprendo gli occhi vidi la casa di Bobby, non ci potevo credere. Mi avevano riportato a casa.

"cosa ci facciamo qui?" chiesi, ma avevo già la risposta.

"mi dispiace Didi, ma tu resti qui finché non risolviamo questo problema con il demone dagli occhi gialli"

Ero incredula, guardavo i due fratelli, Sam continuava ad annuire Dean invece non mi guardava neanche in faccia.

"siete degli infami. Avete pensato per una momento come questo ammutinamento mi faccia sentire? Posso esservi d'aiuto ma voi preferite fare tutto da soli, vero? Anche io voglio la mia vendetta, ha ucciso la mia famiglia quel sudicio cane bastardo!"

Non aspettai neanche una loro risposta che ripresi a vomitargli addosso tutte le cose che mi passavano per la testa.

"e tu?" riferendomi a Dean "È inutile che abbassi lo sguardo o che guardi altrove, tu preferisci lasciarmi qua a stare in pensiero per voi due idioti. Puoi immaginare come starò a pensare a voi là fuori che cercate il demone? Ti ho fatto una domanda stronzo!"

Tutta la mia rabbia si concentrò in quella parola, e una macchina nel deposito prese fuoco. Non so se ero stata io, ma era una coincidenza troppo strana.

Ci girammo verso la macchina in fiamme, Dean fu il primo a parlare: "non voglio rischiare Daisy. Ti prego di capirmi!"

"pff, capirti. No non ti capisco, volete andare, addio. Mandate un messaggio se lo trovate o se non lo trovate, per me è uguale" stavo per prendere la via di casa, ma la rabbia era troppa, mi voltai verso i fratelli "azzardatevi a morire e giuro che vi faccio ritornare per uccidervi con le mie mani!"

Con le mie urla feci uscire Bobby, andai verso la porta di casa senza neanche voltarmi indietro, una lacrima iniziò a rigare il mio viso senti solo Sam che diceva "ciao Daisy" e Dean invece " ciao piccola, tornerò da te!".

Non vedevo neanche dove stavo andando, avevo gli occhi pieni di lacrime che non riuscivano a scendere, era da tanto che non riuscivo a piangere. Andai in camera mia e soffocai le urla nel cuscino mentre sentivo l'Impala prendere il vialetto per uscire da casa. Dopo pochi minuti senti bussare alla porta, "non è il momento!" dissi, non avevo voglia di vedere Bobby ma lui entrò lo stesso.

"ciao dolcezza, come stai?"

"come diavolo pensi che stia, mi hanno praticamente abbandonato, forse pensano che io sia un peso, alla fine non sono una cacciatrice così brava. Ma questo non dovevano farlo"

" non prendertela solo con loro, è vero me l'hanno chiesto e io ho acconsentito. Mettiti anche nei nostri panni, non potremmo sopravvivere se ti succedesse qualcosa. Sei la mia famiglia Bimba, oltre a quei due scalmanati non mi è rimasto nessun'altro"

Una vita da cacciatriceWhere stories live. Discover now