CAPITOLO DODICESIMO - parte 1

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S.S. (2020)

________Jack si avvicinò silenziosamente e si fermò proprio accanto alla ragazza, fissando Toby con le sue orrende orbite vuote, da cui colava ininterrottamente una strana sostanza nera che imbrattava la superficie liscia della maschera

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Jack si avvicinò silenziosamente e si fermò proprio accanto alla ragazza, fissando Toby con le sue orrende orbite vuote, da cui colava ininterrottamente una strana sostanza nera che imbrattava la superficie liscia della maschera.
Era davvero inquietante quel suo modo di fissarlo in silenzio, senza compiere alcun tipo di movimento del corpo che potesse lasciar trapelare un emozione, e con l'espressione del volto resa totalmente invisibile.
Jane si voltò verso di lui e ridacchiò, prima di tornare a portare a sua volta lo sguardo sulla figura di Toby.
-Come penso avrai capito, ormai Jeff è dalla nostra parte, così come KageKao....- esclamò con soddisfazione. Fece una piccola pausa e ridacchiò ancora sotto alla maschera.
-A questo punto... Pare che l'unico obbiettivo rimasto sia tu e quella bambina. Il gioco si è fatto fin troppo facile-. Sorrise malignamente, e volse lo sguardo a Jack.
-Ci pensi tu?- disse.
Lui annuì con un cenno del capo, e senza pensarci nemmeno un secondo avanzò verso Toby con aria minacciosa. Il ragazzo mise in tira tutti i muscoli, pronto a fuggire siccome era ormai consapevole che il nemico fosse molto più forte di lui.
Jack si mise in posizione per scattare in avanti, ma accadde qualcosa di inaspettato: all'improvviso, una grossa sagoma nera e non ben definita gli sbattè contro, facendolo finire a terra.
L'ombra nera scomparve subito dopo, per poi riapparire in piedi davanti a Jack.
Era KageKao.
Se ne stava immobile, con il collo storto ed un bicchiere di vino stretto nella mano destra, che inspiegabilmente non si era rovesciato.
Jack saltò in piedi, confuso dalla situazione creatosi. Il suo alleato gli aveva appena voltato le spalle per proteggere Toby?
-È buffo- esclamò KageKao, sorseggiando il vino come se niente di ciò che aveva intorno gli procurasse la minima preoccupazione.
-Seppur la tua faccia sia nascosta sotto a quella maschera blu, posso vedere nitidamente la tua espressione confusa-.
Jack scosse nervosamente il capo, e disse: -Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Ma immaginavo avessi la decenza di rispettare l'accordo almeno per un pò-.
-È esattamente quello che intendevo fare- ribattè l'uomo. -Ma stavi per uccidere Toby, e questo non potevo proprio permetterlo. Se lo fai fuori, non ho più pedine con cui giocare, sulla mia scacchiera!-.
Sul lato bianco del volto di KageKao comparve un sorriso malefico, ed il suo collo tornò in una posizione quasi naturale.
-Quindi hai fatto il doppio gioco fin dall'inizio?- ringhiò Jack -Hai favorito anche la squadra di Toby e Jeff?-.
-Ma di che ti sorprendi- radicchiò ancora Kagekao, sorseggiando un'altro po' di vino rosso. -Io sono un prestigiatore, un enigmista. Amo giocare da ambe le parti, tenere in mano i fili delle marionette e farle danzare come desidero...-.
A quel punto il ragazzo dalla maschera blu perse il controllo. Fu trovolto da un'incontenibile rabbia, realizzando di esser stato preso in giro in quel modo.
-Ah, quindi pensi di poter giocare con me? Pensi che io sia una tua marionetta?-. Senza attendere risposta scattò in avanti, pronto a sferrare l'attacco con tutta la sua forza.
Toby approfittò subito della confusione che si era appena creata per darsela a gambe. Non gli andava affatto di abbandonare lì Jeff, ma lui era ancora sotto il controllo di Jane e non sarebbe riuscito a portalo via facilmente.
Iniziò a correre lungo il bosco ad ampie falcate, e solo diversi metri dopo si voltò indietro per controllare che nessuno dei nemici lo stesse seguendo. A quel punto la visuale era compromessa dalle foglie degli alberi, ma riuscì comunque a vedere chiaramente Jack assestare una serie di colpi a KageKao.
Rabblividì nel realizzare quanto fosse forte dell'individuo, forse avrebbe avuto la meglio in quello scontro.
Il ragazzo riprese a correre, mentre il buio della notte iniziava a farsi strada, dando vita alla quarta notte.
Doveva ritrovare Sally, ed escogitare un piano per liberare Jeff dalle loro grinfie.
Ma adesso, era completamente solo.

Che guerra sia Where stories live. Discover now