CAPITOLO QUARTO - parte 2

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______Jeff fu trascinato fuori violentemente, e vide i rami degli alberi intersecarsi con il cielo sopra di sé

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Jeff fu trascinato fuori violentemente, e vide i rami degli alberi intersecarsi con il cielo sopra di sé.
Alzò di scatto la schiena, impugnando il coltello, e finalmente poté guardare in faccia il suo assalitore: un uomo alto, coperto da un giaccone nero, con una sciarpa a righe legata al collo, ed il viso tinto di due colori.
KageKao.
Il killer cercò di aggrapparsi alle radici per fermare quel moto non volontario, ma un istante dopo si accorse di essere già fermo: KageKao aveva lasciato la presa alle sue gambe, ed ora se stava fermo in piedi, a guardarlo.
Jeff si alzò in piedi agilmente e portò avanti il coltello.
-Non essere ostile- disse, facendo comparire un sorriso bianco nel lato scuro della sua faccia. -Non voglio combattere con te-.
Jeff indietreggiò senza abbassare il coltello.
-Voglio solo aiutarti, Jeff The Killer- insistette, con un fastidioso tono di voce.
-Non mi serve il tuo aiuto- ribattè lui, stringendo le mandibole.
-Invece sì. Sta per arrivare un nemico, e ti avrebbe sicuramente trovato lì dentro-. Parlava con una tranquillità snervante, continuando a sostenere quel sorrisetto sulla sua faccia.
Jeff assunse un'espressione sprezzante. -E che ne sai tu?-.
-So molte cose, tel'ho detto-.
-Io credo che tu sia solo molto furbo-. Il ragazzo fece uno scatto in avanti cercando di raggiungere il collo del nemico con la lama del suo coltello, ma il colpo andò a vuoto; KageKao schivò con fin troppa naturalezza.
Tentò un secondo colpo, poi un terzo, poi un quarto. Il coltello di Jeff non riuscì a tagliare nemmeno i suoi vestiti.
Si fermò, realizzando che quell'uomo era molto più forte di lui, e rimase in posizione di difesa con il coltello alzato all'altezza del viso.
-Non ho interesse ad ucciderti, altrimenti l'avrei già fatto- esclamò ancora KageKao, facendo comparire il sorriso anche sull'altro lato del volto.
Jeff indietreggiò di qualche passo, e tentò un ultimo attacco: scattò in avanti puntando la lama al collo dell'avversario, ma proprio all'ultimo secondo cambiò direzione e tentò di tagliare la sua pancia.
L'uomo riuscì a schivare comunque, nonostante lo stupore momentaneo; la lama, tuttavia, lacerò il suo cappotto.
Jeff a quel punto capì fino in fondo quanto più veloce e forte fosse quell'individuo, ed approfittò di quel suo momento di stupore per darsela a gambe.
Iniziò a correre più velocemente che poteva, mentre con la coda dell'occhio scorgeva in lontananza una seconda figura che adesso stava correndo verso di lui.
Era il ragazzo con la maschera e le accette.
Allora KageKao non stava mentendo! Stava davvero per arrivare un altro nemico!
Si voltò indietro cercando la figura scura ed imponente dell'uomo per dirgli qualcosa, ma notò che era già sparito. Non c'era più alcuna traccia di lui, come se non fosse nemmeno mai stato lì.
Incurante della direzione verso la quale stava andando, Jeff corse tra gli alberi voltandosi di tanto in tanto per vedere se il nemico armato di accette lo stesse ancora seguendo; ed ogni volta lo trovava lì, distante una decina di metri, con quel paio di armi pesanti caricate sulla gracile schiena.
"Non importa" pensò senza fermarsi "Tanto dubito che abbia la mia resistenza. Io posso correre a questa velocità anche per tre ore".
Ad un tratto, la voce affannata del nemico che lo stava seguendo raggiunse le sue orecchie.
-Jeff, aspetta!-.
Rallentò leggermente il ritmo, ma senza fermarsi. Non capiva cosa stesse accadendo.
-Aspetta! Non voglio combattere!- ripetè il castano.
Jeff era confuso.
Perché si comportava in quel modo? Era una battaglia tutti contro tutti, no? Quindi che diavolo poteva volere da lui, se non ucciderlo?
Forse voleva creare un'alleanza?
Il killer corse per altri cento metri, ma poi notificando che l'altro non si arrendeva  si fermò di colpo e si voltò indietro, posizionando il coltello davanti a sé.
-Non avvicinarti, resta lì dove sei- disse, puntando i suoi occhi chiari sulla figura dell'altro ragazzo.
Quest'ultimo si fermò a sua volta e riprese fiato, chinandosi con i palmi poggiati sulle ginocchia e le armi ancora strette tra le dita.
-Cosa vuoi da me?- chiese freddamente Jeff.

Che guerra sia Where stories live. Discover now