Capitolo undici.

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Capitolo undici.

HARRY.

"Ciao amore. Sono felici che tu sia qui. Devi essere stanco." La mano di Louis trova la sua: Lui cerca di tirarlo nella sua stanza ma Harry non si muove.

"Non vuoi entrare?"

Voglio, non vorrei fare altro ma non posso. Pensa Harry. Se entra non se ne andrà più e niente cambierà. Quel menager al locale gli ha offerto un lavoro dopo averlo sentito cantare una sola volta, non può perdere questa occasione.

Lui vuole davvero cantare, ma non può farlo qui. Vuole visitare l'america, e Los Angeles quello è il posti di chi ce l'ha fatta.

Scuote appena il capo, ma è sufficente da catturare la sua attenzione. "Che c'è che non va Harry?"

La sua gola inizia a chiudersi... Il cuore minaccia di esplodeergli nel petto da un momento all'altro. Non vuole ferirlo.

"Un manager mi ha sentito cantare e mi ha offerto di creare dei contenuti insieme. E' uno che sta ai piani alti Louis."

Il primo sguardo è di rabbia. Ha rovinato il piano. Il piano in cui Harry doveva diventare un giocatore di football della NFL, loro vivono in un quartiere tranquille nel Beaumont con due bambine, un maschio e una femmina.

Ma Josie non è mai rimasta incinta, non avranno quei bambini e lui non vuole più diventare un giocatore di football.

"Ok. Quindi?"

"Io.. Louis. Non posso non cogliere questa occasione."

"Harry, mi stai spaventando piccolo. Sistemeremo tutto."

Non c'è nulla da sistemare. Vuole andare via, e Louis ha un lavoro lì, tre sorelle piccole che non abbandonerà. E lui lo ama troppo per chiedergli di farlo.

"Louis, devo andare via."

Le labbra di Louis sono leggermente aperte e separate da un tremito. Tutto il suo corpo sta tremando, "Harry no. Troverai qualcos'altro. Avrai altre occasioni."

Un senso di rabbia lo pervade. "No. Louis non posso, voglio cantare."

"Non serve andare a LA per cantare Harry."

"Ma serve se vuoi spaccare, qui non riuscirò a fare nulla."

"Questo non era il piano Harry." Gli dice, e continua a ripeterlo a sottovoce.

"A volte le cose non vanno secondo i piani."

"Volevamo avere un bambino Harry! Cristo. Abbiamo contattato una madre surrogata."

"Mi dispiace Louis.. Io mi dispiace." Sussurra. Evita volutamente il suo sguardo

"E se fosse rimasta incinta? Saresti partito?." "Louis ti prego. No. Non me ne sarei andato ma.. Non è rimasta incinta."

"Non voglio stare con una persona come te." Harry rimane in silenzio, non risponde a quella che non è una domanda. Abbassa lo sguardo colpevole. "Vattene."

Louis non lo guarda quando glielo dice e lui non lo fa quando si gira e si allontana. Corre lungo la strada di quella che fino a pochi attimi fa è ancora casa sua, zizzagando tra la gente che lo chiama.

Non si volta, non ascolta le voci che lo chiamano, e quando si mette in macchina non immagina per nulla il viso distrutto di Louis dopo che lo ha abbandonato nella casa dei loro sogni.


Always In My Heart.Where stories live. Discover now