Capitolo diciannove.

2.6K 119 8
                                    


Capitolo diciannove.

HARRY.


Louis è a LA oggi.

In effetti è al piano terra, al centro congressi.

Sa che non dovrebbe essere l'unica cosa che ha in mente, ma lo è. Ha rubato uno dei programmi della fiera a cui sta partecipando, così avrà chiari gli appuntamenti.

Ha cancellato due interviste, cosa che non ha fatto piacere a Liam.

Voleva andare incontro a Louis all'aeroporto, ma non si è azzardato a chiedergli quando sarebbe atterrato il suo volo.

Deve cercare di stare calmo e comportarsi in modo normale, anche se è tentato di far visita a quella parte dell'hotel per vedere se riesce a trovarlo, gli basterebbe guadarlo per un attimo da lontano.

Stasera ceneranno nel suo attico. Non lo porta fuori da questo hotel se può. Non vuole vedere la sua faccia sbattuta negli articoli di gossip e TV spazzatura.

Non vuole nemmeno che la stampa sappia il suo nome. Inizierebbero a scavare, e questo creerebbe problemi a Anne. Non dovrebbe portarlo in camera sua, però.. Sa che sta per sposare un altro uomo, ma è un masochista perché per lui è sufficiente averlo lì nello stesso spazio, anche se non può toccarlo come vorrebbe. Quando vede il gatto senza nome seduto sul davanzale della finestra, è costretto a ridere.

Anne non vede l'ora di conoscerlo. Ha iniziato a cercare delle case a Beaumont, un posto per lui e Anne. La maggior parte ha buone dimensioni, ma lui vuole un bel cortile e qualcosa con un seminterrato, così può insonorizzarlo e farlo diventare uno studio.

Per quanto gli piaccia prendersi una settimana di pausa al mese, le scadenze incombono e questo nuovo album si sta sviluppando piuttosto rapidamente.

Un colpo alla porta annuncia il servizio in camera e mette un sorriso sulla faccia. La reception sa di dover dare a Louis una scheda magnetica per accedere al suo piano quando si presenterà, tra pochi minuti. 

Ha i nervi a fior di pelle. Apre la porta e si rende conto che non è uno dei soliti ragazzi delle consegne. 

Questa è una cosa sia positiva che negativa. Positiva perché lo conosce. Negativa perché lui sa che di solito mangia da solo, mentre stasera non lo è per niente. 

"Ha compagnia stasera, signor Styles?" Gli chiede mentre porta il carrello in camera. "No, Michael, solo un meeting." 

"Una cena un po' romantica per essere un meeting." "Sta scrivendo un libro. Devo assicurarmi che scriva le cose giuste. Non voglio essere frainteso," mente a denti stretti.

"La capisco, signor Styles. Dove lo vuole?" Lo vuole in camera, ma non è un'opzione accettabile. Mangeranno vicino al balcone, ma non vuole che il servizio in camera lo sappia. Non ha dubbi riguardo al fatto che Michael inizierà a spettegolare non appena tornerà di sotto. 

"Mangeremo al tavolo," dice. Lui annuisce e spinge il carrello lì vicino, preparando il tavolo. Lancia un'occhiata all'orologio, contando i secondi. Lui sembra muoversi in modo estremamente lento. 

Louis arriverà da un momento all'altro. "Ho messo una bottiglia extra di champagne in frigorifero, signore."

"Grazie, Michael."

Gli da la solita mancia e lui esce dalla porta. Sospira di sollievo. Ora ha solo bisogno di Louis. 

Un lieve colpo lo fa correre verso la porta. Si guarda e picchietto la testa contro il suo pugno. Avrebbe dovuto cambiarsi. Sta per fare una bella cena e lui è in jeans e maglietta. Apre la porta e gli si ferma il respiro: E' bellissimo.

Always In My Heart.Where stories live. Discover now