Capitolo diciassette.

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Capitolo diciassette.

HARRY.

È bello essere tornato in studio. Dal suo ritorno, sta scrivendo come un pazzo. A questo punto pensa di avere brani a sufficienza per un nuovo album.

Oggi, la sua band, andrà da lui per buttare giù qualche melodia. Dovrebbe essere felice, ma non lo è.

E questo perché si è lasciato alle spalle la sua vita. E' nervoso, ha paura e vuole tornare a Beaumont. I primi giorni sono stati un po' discutibili. Ha cercato di chiamare Anne un paio di volte, ma non si è mai deciso a farlo davvero.

E se non volesse più parlare con lui ora che se ne è andato? Nel momento in cui ha visto il suo viso illuminare lo schermo, ha capito che non era quello il caso. Quando ha risposto sembrava felice, eccitata, e faceva molte domande su LA e sullo studio.

Gli ha chiesto di mandarle delle fotografie del gatto e l'ha fatto. Ora non riesce a parlarle abbastanza. Le ore che passa a scuola e la differenza di fuso orario lo rendono ansioso.

E odia i lunedì, uccidono la sua eccitazione di poter passare ore a chiacchierare con sua figlia.

Non l'ha ancora detto alla band, ma lo farà. Vuole solo tenere Anne tutto per se per un po'.

Quando vede il viso di Louis come chiamante, arriva il panico. Dev'esserci qualcosa che non va con Anne, altrimenti non gli telefonerebbe. Non hanno più parlato da quando se ne è andato.

"Pronto?"

"Ciao." E' senza fiato. Harry deve chiudere gli occhi e contare fino a dieci. Non può parlargli così. Lo uccide che non sia suo.

"Come stai?"

"Sto bene Lou, tu come stai?" La sua voce gli gratta la gola per il modo in cui gli parla. Deve ricomporsi. Non significa nulla.

"Io.."

"Oggi è lunedì- Brad inviava sempre i fiori a Katelyn il lunedì." Sta piangendo.

"Glieli manderemo noi."

Harry apre intenert e digita indirizzo per le spedizioni globali. Sceglie un bouquet di gigli invece delle rose e chiede che vengano consegnati al negozio di Louis. "Tutto fatto."

"Cosa intendi dire?"

"Intendo dire che ho ordinato dei fiori per lei. Li riceverà ogni lunedì per un anno."

"Harry..." La sua voce si spezza e sa che sta cercando di controllare le sue emozioni. Le ultime settimane sono state difficili per lui. Per entrambi. Il Louis che conosce è sempre stata forte e sicura di sé, poi ha perso Brad e lui è tornato, creando il caos. Restano al telefono per alcuni minuti prima che lui debba andare a evadere il suo ordine. Riagganciare è l'ultima cosa che vuole fare, ma il lavoro chiama, per entrambi.

Quando i ragazzi arrivano sembrano felici.

La minivacanza deve avergli fatto bene. Si siedono e lui gli mostra le canzoni a cui ha lavorato.

"Ti sei innamorato mentre eri via?" Gli chiede Liam. Sì, ma non si era mai disinnamorato. Solo che Louis non gli aveva mostrato cosa si era perso in tutti quegli anni.

"Non mi sono mai disinnamorato di lui, Liam. Gli ho cantato questa canzone."

"Beh, mi piace," commenta Jimmy.

La maggior parte delle canzoni finiscono per essere delle ballate, ma vogliono tenersi lontani da quello.

"Falling deve essere una canzone lenta," dice quando Jimmy inizia a cantare. "Perché? Potremmo farla esplodere." Harry scuote la testa. "Voglio che sia lenta. Voglio che la gente senta le parole e ciò che significano."

Always In My Heart.Where stories live. Discover now