La salvezza ha il colore dei tuoi occhi

42

Prima di chiudere il portone fecero passare Shyra per mandarla con Defour.
«Cosa state facendo?...»
Cercai di avvicinarmi ma mi madre me lo impedì.
Ophelia «È un regalo per Robert. Quando andrai a casa con lui potrai vederla.»
«Dove sono i ragazzi?» sbottai.
Ophelia «Jen, sicuramente saranno andati via. Non potevano di certo rimanere per sempre qui.»
«Non è possibile...» guardai Shyra e mi chiesi perché Noah l'avesse lasciata qui.
Lui non l'avrebbe mai fatto.
Quando chiusero totalmente i portoni guardai mia madre incamminarsi verso le scale.
Ophelia «Jen, adesso è tardi. Meglio se vai a riposare. Domani sarà una giornata impegnativa.»
Vidi tante domestiche pulire il salone quindi mi allontanai per salire anch'io le scale.
Entrai in camera mia e mi sedetti sul letto pensando a Noah.
Forse era già partito e sarebbe ritornato domani...
Non sapevo proprio cosa pensare.
Avevo così tanti dubbi...

L'indomani, ore 8:00.
Mi alzai presto e vidi mia madre già vestita che mi stava aspettando.
«Mh...ma sono le otto adesso.»
Ophelia «Dobbiamo fare tante cose. Ti aspetto al piano di sotto.» sorrise.
Sbuffai e mi alzai per vestirmi.
Una volta finito andai da lei e scegliemmo i vari preparativi del matrimonio.
Cercai di interessarmi ma la mia mente pensava solo a Noah e se sarebbe tornato da me.
Una volta rientrate a casa vidi una donna che mi stava aspettando.
Non capivo chi fosse e guardai mia madre.
Ophelia «Lei è l'esaminatrice. Fa dei semplici controlli per capire se tu sia vergine o no.» fece una piccola risata «Anche se sappiamo già la risposta.»
«C-cosa? Perché?»
Ero agitata e la signora davanti a me mi guardò dalla testa ai piedi.
Ophelia «Andiamo in camera tua. Lì avremo più privacy.»
«Ma ora? Potremmo fare un altro giorno...»
Mia madre insistette e mi fece sdraiare con le gambe divaricate sul mio letto.
Esaminatrice «Signorina, deve rilassarsi...non sentirà assolutamente nulla.»
Mi alzò la gonna del vestito e poi pensò all'intimo.
«I-io credo di avere un forte mal di pancia...dovremmo rimandare.»
Provai ad alzarmi ma mia madre mi fece distendere di nuovo.
Ophelia «Tranquilla, sarà per poco.»
Esaminatrice «Controlliamo...»
Cominciò a toccarmi e a guardare attentamente.
Ophelia «Allora? Mia figlia è vergine, lo so già.»
Sudai e chiusi subito le gambe quando l'esaminatrice finì.
Esaminatrice «In verità sua figlia non è più vergine...»
Ophelia «Aspetti...cosa? Ci sarà uno sbaglio, guardi bene.»
Esaminatrice «So fare bene il mio lavoro e so con certezza che sua figlia non è più vergine. Ha già avuto dei rapporti?» mi chiese.
«I-io...»
Mi bloccai e guardai la donna davanti a me che si sfilava i guanti.
Ophelia «Jennifer!? Che cosa vuol dire!?»
«È successo qualche mese dopo che mi hanno rapita...volevo parlarvene m-ma ero spaventata...» dissi cercando di essere convincente.
Ophelia «Tesoro oddio...dovevi dircelo subito! Parlerò con tuo padre.»
«È ormai acqua passata...»
Ophelia «Tranquilla, non stressarti. Non dovevano neanche toccarti.»
Mia madre uscì spedita dalla mia stanza mentre la signora davanti a me mi guardò.
Non sembrava molto convinta dal mio discorso ma si congedò lasciandomi da sola.
Restai in camera mia e pochi minuti dopo vidi arrivare mio padre.
Sembrava disperato.
Paul «Jennifer che cosa è successo?!»
«Papà non mi va molto di parlarne. È successo quando sono stata rapita da quei uomini...»
Paul «Sono stati quei ragazzi. Lo sapevo.»
Entrò anche mia madre e si sedette sul letto con me. 
Ophelia «Tesoro...quanto mi dispiace.» si avvicinò a me e mi abbracciò per rassicurarmi.
Ero totalmente tranquilla ma cercai di farmi vedere afflitta.
Ero nei guai...
Paul «Jen, dove sono questi rapinatori? Ti ricordi qualcosa?»
«Non ero in ottime condizioni e non sono riuscita a capire chi fossero...poi c'era tanto buio.»
Cercai di ricordare qualcosa che non avevo mai vissuto e poi guardai mia madre mettere una mano davanti la bocca scioccata.
Paul «Se Robert lo scoprisse...il matrimonio salterebbe. Non deve accadere. Tu non devi dire niente, Jennifer.»
«Non dirò nulla...»