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Dopo che finì di cenare ritornai, con la scusa che ero stanca, in camera mia.
Aprì alcuni cassetti e presi un abito che mi arrivava fin sopra le ginocchia.
Non potevo di certo uscire con gli abiti lunghi di tutti i giorni.
Mi vestì in fretta e stavolta lasciai i capelli sciolti.
Con cautela misi dei sandali bassi e, senza far rumore, aprì il mio armadio a muro dove in basso si trovava una piccola porticina.
Quando ero piccola mi nascondevo sempre qui.
Con il passare degli anni mi accorsi che era una sorta di scorciatoia verso l'esterno.
La aprì e poi entrai chiudendola alle mie spalle.
Percorsi tutto il seminterrato finché non vidi l'uscita.
Mi abbassai di poco per via del tetto basso ed uscì da lì senza sporcarmi il vestito.
Successivamente mi allontanai e finalmente potei prendere il telefono e mandare un messaggio alle mie amiche: Margaret, Beth e Susan.
Mi dissero che erano in un locale vicino al centro.
Le raggiunsi poco dopo e finalmente le vidi.
Sorrisi e Beth mi abbracciò.
Beth «Jen! Credevo non riuscissi a venire.»
«E invece eccomi qua.» sciolsi l'abbraccio e poi posai il mio telefono dentro la tasca dell'ampia gonna.
Le altre ragazze guardarono il mio vestito turchese.
Era forse troppo?
«Aspettavate qualcun'altro?»
Margaret «In verità no. Credevo venisse il mio fidanzato ma ha avuto un impegno con i suoi. Credo che farò una scappatella stasera...sapete cosa intendo.» rise.
Susan «Margaret!»
Le ragazze risero mentre io le feci un domanda.
«Siete stati già insieme?»
Se fossi stata al suo posto non so cosa mio padre avrebbe fatto...
Di certo niente di buono.
Margaret «Jen, è normale. Dovresti provare qualche volta anche tu.» rise.
Provai ad accennare un sorriso e poi cambiai discorso «Che ne dite di andare a mangiare?»
Beth «In realtà volevamo andare a bere qualcosa.»
«Oh, certo. Mi va bene tutto.» annuì.
Susan «Dai ragazze! La notte è ancora lunga!»
Camminammo e raggiungemmo un piccolo locale dove vendevano da bere.
C'erano tanti ragazzi ma non mi feci prendere dal panico e stetti accanto alle mie amiche.
Presero da bere mentre io mi feci dare dell'acqua.
Non potevo tornare a casa ubriaca.
Susan «Jen, prendi questo! Ti piacerà.»
Al posto dell'acqua mi diede un liquido strano e trasparente.
«Ma cosa è?»
Susan «Vodka.»
Non ero molto convinta ma Susan insistette.
Provai un sorso e chiusi gli occhi per il troppo alcool «Oddio...ma è troppo forte.»
Margaret «Non ci credo, Jennifer Brickenden sta bevendo. È un allucinazione o cosa?» rise.
Risi anch'io e rimasi con loro a godermi la serata fino a tardi.
Non mi curai dell'orario e mi sentì libera.
Era fantastico.

La salvezza ha il colore dei tuoi occhi Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz