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~ 12 settembre ~
Mi svegliai presto per via di una voce nella mia stanza.
Provai a coprirmi con le coperte ma ad un certo punto notai qualcuno toglierle ed esclamare «Auguriii tesoro! Oggi è il tuo 17esimo compleanno, abbiamo così tante cose da fare!»
Aprì gli occhi e vidi mia madre con un sorriso smagliante sul volto.
«Non è un po' presto?» guardai la sveglia sul mio comodino che puntava le otto e mezza.
Volevo dormire ma mia madre continuò a parlare.
Ophelia «Presto? Dobbiamo scegliere il vestito per la tua festa, le vivande, gli invitati e la torta.»
Mi alzai «Va bene, allora mi andrò a vestire e usciremo anche oggi.»
Ophelia «Perfetto. La domestica arriverà con gli abiti ben stirati. Ci vediamo al piano di sotto.»
Annuì e, appena uscì dalla mia stanza, vidi la domestica entrare e lasciare sul mio letto un abito finemente ricamato a mano con dei fiorellini rosa che percorrevano tutto il girovita.
Sospirai e, andai a fare una doccia prima di vestirmi.
Quando finì scesi al piano di sotto dove vidi scorrazzare per il salone la mia piccola sorellina Kate.
Stava giocando con una delle domestiche a nascondino.
Mi avvicinai a mia madre intenta a parlare con mio padre «Sono pronta. Possiamo andare.»
Ophelia «Bene, allora andiamo. Stavo dicendo a tuo padre di avvisare tutti i politici e altre persone importanti. Non deve mancare nessuno.» sorrise.
Paul «Ci penserò io. Manderò gli inviti pure ad alcuni collaboratori.»
Si affrettò a prendere il telefono e fece qualche telefonata prima di allontanarsi da noi.
Ophelia «Andiamo Jen, ci aspetta una giornata molto lunga.»
Mise una giacchetta in pizzo e poi uscimmo girando, come ieri, la città.
Decisi di prendere una torta a piani, gli stuzzichini e altri piatti più pregiati.
Doveva essere tutto perfetto.
Infine entrammo in un negozio di abiti eleganti.
Ophelia «Guarda che bello quel vestito!»
«È troppo...pomposo.» dissi scartandolo e passando avanti.
Volevo qualcosa di più semplice.
Ophelia «Tesoro, devi farti notare. Ci saranno tanti ragazzi...quindi possibili pretendenti per i tuoi diciotto anni.»
«Mamma...è ancora presto.» dissi quasi in imbarazzo.
Ophelia «Devi già cominciare a dare un occhiata. Verrà molta gente.»
Toccò alcuni vestiti e alla fine me ne fece vedere uno.
Era rosa con il corpetto e una gonna molto lunga.
Era bello ma...c'era qualcosa che non mi convinceva.
Ophelia «Avanti, provalo. Ti starà d'incanto.»
Sospirai e annuì.
Andai in un camerino e quando provai ad indossarlo notai che il corpetto non si chiudeva bene.
Uscì da lì e mia madre mi venne incontro «Tesoro, devi stringerlo. I nastri dietro devono aderire alla schiena.»
«Mamma, non fa per me.»
Ophelia «Ma certo che fa per te. Devi solo indossarlo nella maniera giusta.» si posizionò dietro di me stringendo poco a poco i nastri.
Presi dei respiri e alla fine sentì la schiena irrigidirsi e il petto stringersi.
«Credo sia un po' troppo, no?» provai a guardarmi allo specchio ma non era ciò che volevo.
Ophelia «Non fare storie, sei perfetta. Ti guarderanno tutti e faranno un sacco di complimenti.» mi diede un bacio sulla spalla scoperta.
«Credi?...»
Ophelia «Ma certo. Dovrai solo sistemare un po' i capelli. Le dame devono averli sempre appuntati.»
Mi prese dolcemente i capelli e li lisciò con le mani.
Annuì provando a guardare il mio riflesso nello specchio.
Ophelia «Mi ricordi tanto quando avevo la tua età. Ero così confusa...ma poi passa. Sono dei periodi.»
«E se invece non fosse un periodo? Certe volte mi sento...inadeguata.»
Ophelia sorrise «È normale che tu abbia un po' di ansia ma andrà tutto bene. Stasera ti divertirai e quando finirà la serata andrai a riposare. Sarà tutto molto tranquillo.»
Presi un respiro e provai a tranquillizzarmi.
Ophelia «Adesso scegliamo le scarpe, va bene? Dovranno abbinarsi al vestito.»
«Va bene, vediamo le scarpe.»
Chiamai una ragazza che lavorava al negozio e mi feci consigliare delle scarpe per l'abito.
Alla fine mi diede un paio di tacchi rosa con un piccolo fiocchetto al centro.
Erano davvero carine.
Le sorrisi per ringraziarla e provai il tutto.
Ophelia «Tesoro...sei bellissima.» disse con gli occhi lucidi.
«Sicura?»
Ophelia «Sicurissima.» accennò un sorriso.
«Allora prenderò questi.»
Ophelia «Perfetto. Vado a pagare e poi torniamo a casa.»
Annuì e mi feci aiutare dall'addetta al negozio per sfilare il corpetto.
Dopo che mi cambiai, le guardie, sempre dietro di noi, presero i pacchi con tutto ciò che avevamo comprato.
Alla fine tornammo a casa dove trovai tutte le cameriere intente a sistemare il salone per la festa di stasera.
Ophelia «Sono così emozionata...» disse guardando il salone che si riempiva man mano con le decorazioni floreali.
«Mamma...è solo una festa.»
Ophelia «Prima dei tuoi 18 anni.» sorrise «Sarà indimenticabile.»
Non dissi altro e cambiai discorso «Vado a sistemarmi.»
Prima che dicesse qualche altra cosa riguardante la festa andai in camera mia.
Mi chiusi dentro e lasciai il pacco con il vestito sul letto.
Lo guardai per qualche secondo e poi sentì bussare alla porta.
«Signorina? Sono la domestica...vostra madre ha detto di recarmi da lei per l'abito.»
Sospirai e le dissi di accomodarsi.
Domestica «Tra qualche ora arriveranno gli invitati e deve essere pronta.»
«Ma è ancora pomeriggio. Credevo venissero verso l'ora di cena.»
Domestica «Vostro padre ha detto che arriveranno prima per darle dei doni.»
Presi un respiro e annuì «Va bene...»
Domestica «Le do una mano.»
Si avvicinò al pacco e mi aiutò nuovamente a mettere l'abito.
Il corpetto sembrava ancora più stretto di prima ma non dissi nulla.
Sopportai...come sempre.
Respirai lentamente e nel frattempo mi feci acconciare i capelli con uno chignon alto.
Mi truccò e poi infine indossai i tacchi.
Successivamente andò via e mi lasciò da sola tra i miei pensieri.

La salvezza ha il colore dei tuoi occhi Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ