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•Noah•
Le morsi il labbro inferiore e introdussi la lingua nella sua bocca.
Adoravo il suo sapore e da come baciava si capiva che era inesperta.
Era tutta mia.
«Dovresti andare in camera tua, potrebbero vederci.» sussurrai a contatto con le sue labbra.
Jennifer «Adesso? Potrei restare qualche altro minuto...»
«Se si svegliano, ci vedranno.»
Avrei voluto che rimanesse ma era troppo rischioso.
Meglio che nessuno ci veda.
Jennifer «E va bene...andrò in camera mia.»
La baciai in fronte prima che potesse andarsene e ripresi a dormire.

Mi svegliò Zack qualche ora dopo.
Era il momento di andare a cercare qualcuno con delle informazioni sul pianeta di Jen.
Richard aveva individuato un villaggio qui vicino così ci andammo tutti eccetto Shyra e Rose.
Jennifer doveva venire con noi. Era l'unica che aveva studiato qualche lingua, poteva essere d'aiuto.
Raggiunsimo il villaggio in poco tempo re trovammo tanta gente e varie tende, le quali vendevano di tutto e di più.
Dalle spezie ai vestiti.
Mentre Jennifer era impegnata con Richard riguardo il suo pianeta.
Io mi accostai vicino una bancarella che vendeva collane.
Zack «Ne vuoi una per Jen?»
«Potrebbe piacerle.»
Zack «Sai che non potete stare insieme. Lei tornerà al suo palazzo con l'uomo che la attende. Poi dovrà sposarsi. »
«Lo so. Ma magari non si sposa più. Non credo che suo padre sia una cattiva persona.»
Zack «Come fai a dirlo?»
«Ha pagato più volte il riscatto di sua figlia. Come può essere una cattiva persona?»
Zack «Anche se non lo fosse...non puoi stare con lei.»
«Non è detto. Possiamo togliere il marchio prima che se ne accorga.»
Zack «Le mentirai?»
«Una bugia non ha mai fatto male a nessuno.»
Zack «Stai rischiando Noah. Perché dovrebbe scegliere te quando ha un altro uomo ad aspettarla con tanti soldi? Tu non hai niente da offrire. Suo padre non lo permetterà. I ricchi funzionano così. Fanno le cose solo per i soldi.»
«Ma Jen non è così. È diversa.»
Zack «Lei è una di loro. E quando saprà chi siamo realmente...non ti guarderà nemmeno.»
«Non lo saprà mai.»
Zack «Noah, ascoltami. Lo dico per il tuo bene. Io so quanto ci tieni, ma ti ferirá.»
Non lo ascoltai e mi allontanai dalla bancarella per raggiungerla.
Come poteva dirle quelle cose?
Controllai che le bende fossero belle strette ai polsi per nascondere il marchio.
Presi la mano a Jennifer non appena le fui vicino «Hai trovato il tuo pianeta?»
Jennifer «Si, sono stati davvero gentili. Gliene ho parlato a Richard e credo che adesso stia andando da Zack per dirglielo.»
«Okay, bene.»
Mentre camminavamo notanmo una fila di persone in catene tra cui un bambino che poteva aveva pochi anni di età. Un uomo alto e robusto li mostrava come se fossero oggetti e indicava alla gente i rispettivi prezzi.
Erano schiavi...come noi.
Stavo per uscire la mia spada dal fodero ma Zack mi fermò.
Zack «Cosa credi di fare?»
«Non posso starmene qui a guardare.»
Zack «Se liberi loro, metti a rischio noi. Anche Jen.»
«Dobbiamo lasciarli lí?» dissi irritato.
Zack «O loro o noi, Noah. Scegli.»
Retrassi la mano dalla spada.
Non potevo fare nulla per loro anche se avrei voluto.
Jennifer «Noah...va tutto bene?» disse avvicinandosi a lui.
«Si. Da te non ci sono servitori?»
Jennifer «Si, direi molti.»
«Ah, nel tuo palazzo?»
Jennifer «Si, si occupano della pulizia della casa e di cucinare.»
«E tu...cosa pensi di loro?»
Jennifer «Mio padre non vuole che parliamo con la servitù ma penso che siano delle persone molto umili e gentili.» accennò un sorriso «Come mai tutte queste domande?»
«Niente. Curiosità.»
Evitai altre domande durante la strada.
Cercammo di tenere un profilo basso per non farci notare mentre tornavamo alla nave.
Avevamo anche preso altre provviste.
E con "preso" intendevo rubate. Non avevamo denaro per pagare niente.
Per fortuna, in mezzo alla confusione, nessuno si era accorto di nulla.

La salvezza ha il colore dei tuoi occhi Where stories live. Discover now