Sorride, soddisfatto e al tempo stesso incredulo. 

Vuole che la prenda ancora? Possibile?

Continua a giocare con quei due seni appuntiti mentre guarda i capezzoli rosa che spiccano sulla pelle bianca, tra la schiuma. Vorrebbe morderli, ma gli piace troppo la posizione in cui sono adesso. Quel culetto che ogni volta che Ginger s'inarca struscia contro il suo inguine.

Si chiede dove sia finita la ragazza schiva che rifuggiva il contatto fisico, tra le sue braccia ora c'è una ninfetta smaniosa  impaziente di essere domata, ancora e ancora . Allunga una mano per prendere dell'altro sapone e gliela infila tra le gambe, massaggiandola piano.

'Mi sono scordato anche di lei, ma sò come farmi perdonare.'

Mormora piano mentre la massaggia e cerca il suo clitoride, comincia a girarci intorno, facendola gemere.

'Cain...'

Lui le passa un braccio sotto i seni, attorno al torace, per stringersela contro e farle sentire che effetto gli fà. Continua a muovere la mano che le tiene in mezzo alle gambe  per eccitarla di più e sorride, quando sente che gli s'inarca contro ancora. Si piega su di lei e le morde il lobo dell'orecchio per poi mormorare piano.

'Lilith me lo fai diventare duro come la pietra.' Muove il bacino in avanti contro quel culetto rotondo, sà che non può neanche pensarci per adesso, ma si diverte a stuzzicarla.  'Non hai idea di quello che vorrei farti.'

Sente che stringe le gambe.

'Cain.. sono così pronta...'

La bacia , tenendosela stretta addosso, mentre le infila un dito dentro, senza smettere di divorare quella bocca carnosa. E' Ginger a interrompere il bacio, eccitata.

'... prendimi ancora Cain.. ti prego.'

Lui le infila dentro un altro dito , divorando i suoi gemiti. La sente gonfia, ma vuole che sia davvero pronta per lui.

'Sicura piccola che  non sia troppo ?'

Muove le dita abile, sperando che non cambi idea.

'Posso farti venire anche così.'

La rassicura.

Ginger scuote la testa, ha gli occhi chiusi, sente che s'inarca ancora contro al suo corpo teso, come una gatta. Vuole eccitarlo, ne è certo.

'Voglio te Cain.. ti voglio dentro di me. Come prima.'

Bene, perchè è quello che vuole anche lui. 

La libera  e mormora roco al suo orecchio.

'Allora apri le gambe piccola, mani contro al muro.'

Lei esegue.

'Sei pronta?'

Sà che deve sollevarla e che starebbero decisamente più comodi nel letto gigante qualche piano più sù, ma non vuole aspettare. Vede quel culetto che s'inarca impaziente verso di lui. No, decisamente non vuole rischiare che cambi idea.

Le passa un braccio attorno alla vita e si afferra l'erezione in mano per poi affondargliela in mezzo alle gambe. Lentamente. Non è mai immediato e forse è questa la ragione per cui lo eccita così tanto espugnarla.

Muove il bacino per convincerla a farlo passare e riuscire a penetrarla più affondo. I gemiti acuti che fà lo eccitano all'inverosimile.

'Cazzo piccola.. quando fai così mi fai impazzire.'

Con la mano libera le fa scivolare un dito tra le grandi labbra per stimolarla di più e la sente gemere.

'Cain...'

Continua a muoversi dietro di lei, lentamente, concentrato.

'Ti piace così, vero...?'

Vuole che si lascia andare.

'..fammi entrare Lilith.'

Sente che si rilassa e che lui affonda centimetro dopo centimetro, sempre di più. Si muove con perizia , l'unica cosa a cui riesce a pensare è venirle dentro, di nuovo. Vuole sentirla tesa attorno a lui, impaziente di mungerlo con le sue pareti strette, sempre più gonfie di desiderio. Vuole riempirla col suo sperma, ancora e ancora, fino a farglielo colare lungo le cosce. Soddisfatto.

Le si muove contro, spingendola contro il muro davanti a lei. Senza correre. Dentro e fuori, dentro e fuori.

'.. oddio.. Cain.. ci sono ...'

Continua impietoso. Nessuna l'ha mai fatto sentire più eccitato. Quando finalmente le affonda tutto dentro vorrebbe esultare, bisognoso di venire. Non riesce a pensare ad altro. 

Si muove tra quelle gambe aperte, dietro a quel culetto sodo che ora tiene stretto, sollevato con entrambe le mane mentre la spinge contro le mattonelle bagnate. La fà gemere forte,  mentre anche lui emette versi animaleschi.

E poi lo sente.  

Il tono dei suoi gemiti che si fà  più acuto per poi culminare in un gridolino strozzato. Dà un ultimo colpo deciso di bacino e  anche lui taglia il traguardo riempiendola della sua soddisfazione, copioso .

E' esausto.

Ha i muscoli delle gambe indolenziti, il quadricipite in fiamme, i bicipiti che gli bruciano. Si lascia scivolare a terra lentamente trascinando Ginger con se. Resta seduto sul piatto doccia con la schiena appoggiata alla parete e con lei appoggiata al petto,  tra le sue gambe. Gli occhi chiusi, l'acqua tiepida che piove su entrambi.

'Mi hai messo ko. Non sò davvero come faremo a tornare in camera.'

Pensa tra sè e sè ma deve averlo detto ad altra voce perchè sente che Ginger comincia a ridere. Apre gli occhi per guardarla, sì , sta proprio ridendo, con l'acqua che le scende sulla faccia.

E' bellissima. 

Un sorriso gli incurva le labbra, divertito.

'Guarda che non c'è  niente da ridere...  non penso di essere mai stato più stravolto in vita mia.'

Lei continua a ridere sotto l'acqua,  si solleva dal suo petto per voltarsi e  guardarlo con un'espressione  da  fattucchiera.

'Cain Rock senza energie... devo averti proprio fatto un qualche tipo di sortilegio.'

Lui l'attira verso di se e chiude di nuovo gli occhi, godendosi la sensazione di tenerla tra le braccia, pelle contro pelle.

'L'ho capito appena ti ho vista che avevi poteri misteriosi.'

Mormora ad occhi chiusi.

'Davvero?'

Domanda lei divertita.

Lui annuisce, senza aprirli.

'Sì. Ho cercato di starti alla larga infatti, ma era  troppo tardi, mi avevi già stregato.'

Sente che Ginger si rilassa tra le sue braccia e mormora piano.

'Meno male. Allora i miei poteri funzionano ancora.'

Lui le da un bacio sui capelli bagnati.

'Non c'è nulla in te che non funzioni.' 

Restano in silenzio sotto l'acqua per 10  minuto ancora, poi lui si sente quasi in dovere di tranquillizzarla.

'Fammi riposare solo un attimo, ok? Così poi ce ne torniamo in camera, ho una fame che potrei mangiare anche te.'

Cerca di recuperare le forze quel tanto che basta per alzarsi in piedi e dopo svariati minuti ce la fà, avvolge entrambi in un'asciugamano morbido, entra con lei  in ascensore e se ne tornano in camera.










Fuoco e fiammeΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα