-Capitolo 37-

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Il rumore che riecheggiò nella stanza era quello del citofono; il quale provocò subito un colpo al cuore. Gli occhi azzurri della donna iniziarono a fissare quel monitor nella speranza di vedere la figura del marito,ma la persona al di fuori di quel cancello in metallo marrone era una ragazza. I capelli corvini le arrivavano fino a poco sotto le spalle, i suoi occhi nonostante la poca risoluzione del citofono erano in grado di eccellere in intensità, anche solo da attraverso uno schermo.
<<È Lauren>> Disse Kathrine, dopo essersi avvicinata lentamente al portone con il cuore in gola; quella sensazione ricca di tensione presto passó a Camila... Era il destino - pensó.
Ora era il momento per poter finalmente confessare tutto a Lauren, sicuramente qualcuno da lassù aveva fatto si che la cantate si recasse in quella casa, in modo che la piccola cubana non potesse ripensarci, aveva preso una decisione ed era il momento di buttarsi nel vuoto, senza paracadute.
La quindicenne uscii in fretta per raggiungere la ragazza dagli occhi verdi, senza però non riuscire ad evitare lo sguardo della host mom. Gli occhi della mora chiedevano aiuto, erano pieni di dubbi e lacrime che minacciavano l'ennesima fuoriuscita; la donna dai capelli biondi fece solo un cenno con il capo invitandola ad uscire, ma prima aggiunse un <<Falla entrare se non te la senti, cerchiamo di temporeggiare un po', magari le offro un caffè; così Honey hai il tempo necessario per organizzare il discorso... in più penso che sarebbe un sogno per Jess ed Amy conoscerla, oggi avrebbero proprio bisogno di un po' di gioia>>
Camila acconsentii, respiró profondamente e si incamminó verso quel cancello chiuso.
Lauren era appoggiata con la schiena a quella barriera di metallo, con le gambe incrociate tentando di trattenere un po' di calore negli arti inferiori, ricoperti solo da uno strato di jeans neri e degli stivaletti in pelle; mentre per il resto del corpo ci pensava il calore della nicotina che stava circolando nel suo corpo.
Appena la maggiore sentii il rumore del cancello aprirsi si voltó, osservando con quel suo solito sorriso amorevole la figura di Camila uscire dalla porticina incastonata in quel immenso recinto di metallo.
<<Buona vigilia Camz>> Disse mentre qualche nuvoletta di fumo fuoriusciva dalla sua bocca, un po' anche per il freddo e non solo per il fumo. Subito si avvicinó alla minore, ma solo dopo aver spento la sigaretta schiacciandola abilmente al suolo gelido.
Gelo, ecco tutto ciò che regnava in quel istante. Le mani di Camila erano diventate fredde, non a causa della temperatura esterna, ma per i brividi che stavano percorrendo il suo corpo. L'agitazione, la paura fluivano insieme al sangue nelle vene della piccola cubana; anche quel liquido rosso sembrava congelarsi nei vasi sanguigni. Quando quegli occhi verdi incontrarono quel pozzo di lacrime immerse nel nocciola, la luce si spense immediatamente; la corvina tentó di avvicinarsi depositando un dolce bacio all'angolo della bocca della minore, ma quest'ultima non reagii come al solito. Non arrossí e quel pezzetto di pelle non si ricoprii di quel piccolo strato di pelle d'oca che Lauren ogni volta osservava compiaciuta.
<<Devo parlarti>> Disse Camila, dopo qualche minuto di silenzio; fu in quell'istante che la maggiore crollò. Il suo sorriso era rimasto sul suo volto, ma non per poco. Piano piano si stava chiudendo e quegli occhioni si riempirono di quello che sembrava timore.
<<C-c-cosa ho sbagliato Camz?>> Questa frase uscii rotta a tratti dal pianto; Lauren aveva iniziato il suo incubo peggiore. Si sentiva come tornare a quel giorno, quando Lucy la lasciò distruggendola completamente esattamente davanti al portone di casa; stava rivivendo quell'angoscia, questa volta però non era totalmente inconsapevole di ciò che sarebbe potuto succedere, già la sua mente si stava proiettando verso quell'ennesimo addio e non poteva far altro che lasciare che le sue emozioni prendessero il sopravvento su di lei.
<<Ti prego, non andartene anche tu. Non lasciarmi da sola Camz... io-io-io ho bisogno di te, so che per te questo grande punto interrogativo su cosa siamo ti fa soffrire... ma io non posso fare a meno di te, esattamente come la luna del sole. Non-non-n...>> Quelle suppliche furono interrotte da due braccia che si strinsero al collo della maggiore.
<<Non ti abbandonerei mai, io Lauren credo proprio che tu poi mi manderai via. Devo confessarti una cosa tanto importante, ho capito che se continuo a tenertela nascosta... ti... ti farei ancora più male>>
Lauren annulló la distanza tra i loro corpi, tirando più a se la piccola cubana fino a che le loro labbra si toccarono, ed una mano affusolata accarezzó quella guancia fredda.
<<Mi feriresti solo uscendo dalla mia vita Camz>>
Le pupille della quindicenne erano così rapide, tentavano di acquisire ogni dettaglio della ragazza di fronte, perché qualcosa le diceva che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe potuto starle così vicino.
<<Entriamo un attimo, ho... ho bisogno di spiegarti tante cose>>
La corvina acconsentii mentre poco a poco anche il suo corpo iniziava ad irrigidirsi riempendosi di piccoli fiocchi di neve al suo interno; era la paura.
Le due ragazze entrarono in quella casa alquanto accogliente, l'albero di Natale accolse la cantante con così tanto calore, provocando in lei un piccolo brivido. Non era più abituata a sentire il profumo di casa in un luogo che non aveva mai visto, esattamente come accadeva un tempo. Appena iniziato il suo successo ogni luogo le sembrava così familiare, ed ogni volta che se ne andava da ogni posto lontano o vicino che fosse, lasciava un pezzetto del suo cuore li; con il fatto che dalla fine della relazione con Lucy il suo cuore era già in frantumi, la corvina non era in grado di far sì che qualcosa ben che nel qualcuno entrasse al suo interno... ma poi arrivo Camila.
<<È un piacere conoscerti Lauren>> Disse Kathrine porgendole educatamente la mano. La ventiduenne rispose a quel gesto con gentilezza, le piaceva quando veniva trattata normalmente e non con le solite urla, ma queste non tardarono ad arrivare.
Continua...
-Arianna

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