DICIOTTO

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« Grazie » Sussurrò la minore per poi alzarsi e tornare al suo posto senza aver ancora ritirato giù le maniche della felpa che le copriva i tagli autoinflitti sul braccio.

« Non mi devi ringraziare Camz... oggi tu mi hai capito come nessuno mai, hai anche quasi perso la voce per me » Disse la maggiore sorridendo dolcemente per poi prendere il calice di vino tra le dita osservando minore invitandola a fare lo stesso.

Il tintinnio di quei due calici pieni di oro rosso fecero ridere un po' le due e la voce graffiante di Lauren sussurrò un « A questa giornata »

« Molto incasinata aggiungerei » Disse con lo stesso tono di voce Camila per poi assaporare quel liquido che le inasprì un po' la gola provocando una piccola smorfia sul suo volto.

« Dai non fare quella faccia! E' buonissimo Camz! » Esordì ridendo la corvina prendendosi gioco di quell'espressione buffa sul volto della minore.

« Lo, dai non prendermi in giro! Non sono abituata a bere alcolici »

« Sei una ventunenne anomala! Meglio per me il vino sarà tutto per me »

Era bello come il clima tra le due riuscisse a passare dal divertente allo straziante e nostalgico in pochi istanti. Ogni persona ha mille sfumature e solo in una giornata Camila e Lauren avevano dato prova all'altra di poter passare dall'essere un punto nero in un arcobaleno di colori oppure un rosso amorevole tra un bianco puro. Tra piccole battute e risatine entrambe riuscirono a mangiare finalmente in un'atmosfera di festa esattamente come i clienti che avevano attirato l'attenzione di Camila sul ponticello prima del locale. Parlavano a bocca aperta, ridevano a squarciagola era come se davvero si conoscessero da tutta la vita e Lauren ne era più che certa di aver trovato il sole infondo al buco nero nel quale veniva risucchiata.

« Camz, andiamo a ballare al piano di sotto » Disse levandosi i vari strati di tessuto che la proteggevano dal freddo rimanendo con addosso una semplice canottiera bianca abbastanza scollata; Il viso della corvina era leggermente arrossato a causa della quantità di vino che aveva bevuto; la ragazza cercò di alzarsi in piedi.

« Lo non sei in grado neanche di reggerti in piedi, non possiamo ballare » Disse Camila ridendo finendo il suo bicchier d'acqua, unico liquido che era entrato nel suo corpo « Ti avevo detto che era esagerato bere la bottiglia da sola, ma non mi hai dato retta » La piccola cubana rideva a crepapelle nel notare come la maggiore tentasse di recuperare l'equilibrio.

« Al non mi ha mai offerto niente in tutta la sua vita, non potevo lasciarlo li! E' colpa tua, dovevi berne anche tu qualche bicchiere, quindi ti farai perdonare venendo a ballare con me, ti assicuro che la sbornia passa quando si balla »

« Va bene Lo, ma solo perchè dopo essermi per sbaglio venuta addosso oggi pomeriggio poi mi hai fatto passare la giornata più bella della mia vita ed ora siamo finite in questo meraviglioso locale » Rispose la minore alzandosi e andando verso Lauren per poterla aiutare ad arrivare al piano di sotto.

« Non è stato uno sbaglio » Disse la corvina una volta che la nostra protagonista fosse più vicina a lei. La sua voce era rauca e bassa, le mani della maggiore erano sui fianchi di Camila con l'intenzione di avvicinarla di più a se.

« L-l-l-l-l-o sei-s-sei ubriaca » Camila sentiva quegli occhi verdi che la guardavano in modo diverso, era come se Lauren la stesse piano piano spogliando con gli occhi. « Andiamo a ballare dai » Disse la piccola cubana cercando di controllare i suoi istinti, sapeva che Lauren era fuori di sé e voleva solo che muovendosi un po' in pista l'effetto di tutto quel vino scomparisse, come aveva detto la cantante prima.

Mentre le due scendevano le scale la musica iniziò a rimbombare nelle loro orecchie. " Deep End - Foushee ". Tutti avevano smesso di ballare, Camila si girò con l'intenzione di dire a Lauren che la serata era terminata ma quando si voltò la corvina aveva iniziato a muoversi a tempo di musica, lentamente mentre con le mani si accarezzava il corpo partendo da i fianchi ricoperti da un tessuto i jeans blu che si adattava perfettamente alle sue forme. I suoi occhi erano chiusi, i capelli coprivano leggermente le braccia nude di Lauren. Camila era ipnotizzata da quella figura, seguiva ogni movimento di bacino della maggiore, come se stesse guardando uno spettacolo al di sotto di uno dei palchi dove la cantante aveva fatto i suoi concerti.

« Camz, balla con me » La voce rauca di Lauren fece uscire da quello stato di trans la nostra piccola protagonista, la corvina le prese le mani posizionandole sui suoi fianchi continuando a muoversi lentamente, aprii lentamente gli occhi notando lo sguardo di Camila su di sé, quegli occhi nocciola avevano una luce in più e non potè evitare di mordersi il labbro unendo i loro corpi per quanto più possibile. Camila emise un gemito al sentire la gamba della maggiore tra le sue e quelle mani che prima le avevano accarezzato dolcemente le cicatrici ora le stavano toccando la pelle sotto alla felpa in modo tutt'altro che innocuo. Le loro fronti si toccavano esattamente come le punte dei loro nasi; Camila chiuse gli occhi per godersi del momento, continuando a sentire lo sguardo caldo i Lauren che piano piano stava scaldando anche il suo corpo.

« So come reagisce il tuo corpo alla mia presenza » Sussurrò Lauren all'orecchio di Camila, iniziando poi a giocare con il lobo dell'orecchio della minore chiudendolo tra le labbra e toccandolo leggermente con i denti, provocando altre cariche elettriche nella mora.

La corvina sorrise nel sentire la respirazione agitata della piccola cubana, ma non smise, iniziò a lasciare una scia di piccoli baci depositando le labbra lungo l'incavo del collo di Camila fermandosi in un punto ben preciso dopo aver sentito un altro gemito provenire dalla mora appena quelle labbra umide sfiorarono la zona. Le mani avevano iniziato a scoprire altre parti di Camila scivolando più in basso rispetto alla schiena; la corvina iniziò a leccare un po' quel pezzo di pelle già leggermente rosso a causa del leggero succhiotto che aveva già iniziato a fare mentre le mani vagavano dentro i jeans della piccola cubana fino a toccare il sedere di Camila.

La minore non era più in grado di capire cosa stesse succedendo, continuava ad avere le mani salde sui fianchi della maggiore nonostante i vari movimenti che continuava a fare muovendo il bacino. Ogni volta che la lingua di Lauren sfiorava il suo collo seguita da un altra leggera pressione, Camila ansimava nell'orecchio della corvina.

« Baciami » Disse la ragazza dagli occhi verdi iniziando a distogliere l'attenzione dall'incavo di Camila per poi continuare una scia di baci fino alla mandibola della minore una volta aver finito di lasciare quel marchio violaceo sulla piccola cubana.

« Domani te ne pentirai » Disse Camila aprendo gli occhi ed osservando il fuoco vivo in quei due smeraldi che la osservavano con fame.

« Non pensare a domani, pensa ad adesso » Dopo queste parole Lauren mise una mano dietro alla nuca di Camila unendo le loro labbra, mentre l'altra fece una leggera pressione sul fondoschiena della minore, facendole emettere un altro gemito il quale venne soffocato dal movimento delle labbra di Lauren.

Continua...

-Arianna

You Aren't AloneWhere stories live. Discover now