-Capitolo 32-

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<<Baby take me higher
Soak me in desire
Won't you light my fire?>>

Pronunció con tono rauco, ma quelle non erano semplici parole, sembrava che la maggiore stesse canticchiando facendo si che la sua voce calda sfiorasse le labbra di Camila per l'ennesima volta; la quale aveva un'espressione leggermente confusa in volto.
<<Cosa stai cantando?>> Chiese la minore, alla ricerca di qualche risposta in quegli occhi verdi; ma quegli smeraldi erano solo pieni di luce, le pupille erano leggermente dilatate e osservavano l'altra ragazza con una brillantezza che non era mai apparsa prima.
<<Mi hai dato l'ispirazione per la canzone che sto scrivendo>> Rispose Lauren, per poi unire le loro labbra in un piccolo bacio casto, Camila appena si interruppe quel contatto dissenti, ma non fece in tempo a sentire di nuovo quelle labbra carnose perchè la corvina era già corsa al piano di sopra prima che la piccola cubana aprisse gli occhi.
Dalla camera della corvina iniziarono a provenire dei rumori strani, come se stesse tirando fuori qualcosa di molto pesante da un posto un po' scomodo; la curiosità di Camila non era mai stata tanto facile da gestire, così si incamminò verso quel misterioso frastuono. Il leggero cigolio di quelle scale in ferro a contatto con i piedi scalzi della minore non arrivó al orecchio di Lauren, in quanto era già immersa nel suo mondo.
Quando Camila si ritrovó ad avere la vista completa sulla corvina non riuscì a fare a meno di sorridere; Lauren era a gambe incrociate sul letto immersa da vari fogli che all'apparenza sembravano scarabocchiati, davanti a lei c'era solo una tastiera alquanto grande ed una chitarra alla fine del letto. La corvina aveva il suo sguardo attento su uno dei vari fogli il quale però a differenza degli altri era tra le sue mani ed in bocca una matita un po' mangiucchiata, forse i segni dei denti sporgenti di Lauren su quel piccolo pezzetto di legno erano solo un simbolo della concentrazione che aveva quando creava la sua arte; esattamente come fa un pittore quando osserva la tela così tanto da consumarla con l'intensità del suo sguardo.
Camila si appoggió delicatamente difianco alla corvina quasi trattenendo il respiro per paura di interrompere quel momento di ispirazione, non voleva riportarla alla realtà troppo presto. Non era il momento giusto.
La cantante inizió a far scivolare delicatamente le sue dita affusolate sui tasti bianchi e neri di quello strumento che aveva da sempre incuriosito la minore; le sue movenze in quella tastiera erano esperte, tanto che riusciva a tenere nel frattempo gli occhi chiusi, lasciandosi trasportare da quelle note che piano piano riempivano la stanza... dopo qualche melodia qua e là aprii di nuovo la tendina che copriva quei suoi smeraldi, con un movimento fluido prese la chitarra e spinse uno dei tanti pulsanti illuminati nella tastiera. Delicatamente le sue mani accarezzavano quelle corde, mentre il suo sguardo era puntato su quella spia rossa che indicava la corretta registrazione di quei suoi che lo strumento tra le sue mani stava emettendo; quando le sembrò abbastanza abbandonó di nuovo la chitarra tornando a focalizzarsi sul precedente strumento musicale. Spinse un po' di pulsanti, per la minore quasi indistinguibili, quando la melodia creata poco prima dalla chitarra tornó a farsi sentire, Lauren inizió a suonare la tastiera creando una giusta armonia tra i due suoni; lo sguardo soddisfatto della ragazza non aveva prezzo, era palpabile la sua felicità e la passione con la quale stava facendo la sua musica.
Lo sguardo di Camila osservava entusiasta ogni movimento della corvina, nonostante non ci capisse molto, non avendo mai imparato a suonare uno strumento, nonostante fosse uno dei suoi tanti sogni; la ragazza dagli occhi verdi stacco quelle abili dita dai tasti ed iniziò a girare qualche manopola, dando vita a nuovi beet perfetti per accompagnare la base creata, poi si voltó in direzione della minore.
<<Ascolta e dimmi cosa ne pensi >>
Lauren sfioró di nuovo quel pulsantino con la luce rossa intermittente, poi catturando ancora una volta lo sguardo della quindicenne inizió a canticchiare le parole di prima.
<<Wow>> Disse solo Camila, lasciando la bocca leggermente aperta, mentre i suoi occhi facevano un casino perfettamente decifrabile.
La corvina tiró a se la minore, baciandola con foca sussurrando tra un bacio e l'altro dei piccoli ringraziamenti, le sue mani vagavano per il corpo dell'altra ragazza esattamente come quelle timide ed inesperte, forse quel fuoco si stava davvero riaccendendo... ma prima che esplodesse quel contatto fu interrotto dalla maggiore. Camila cercó di recuperare il fiato e la tranquillità che aveva perso, sentendo un calore diverso dal solito...
Lauren, d'altro canto stacco la chiavetta da quello strumento, posizionando il tutto sulla scrivania davanti alla finestra, facendo attenzione nel non rovinare o far cadere nulla, poi tornó a sedersi comodamente sul letto, con la chitarra in mano.
<<Vuoi provare ? >> Disse, notando come quegli occhi color nocciola osservavano lo strumento tra le sue mani con tanta curiosità.
<<Non so suonare Lo>> Rispose timidamente, cercando di nascondere la vergogna mettendo le mani davanti al viso, le quali erano ricoperte dal tessuto della felpa, in quanto le maniche erano un po' troppo lunghe per lei. La corvina osservó in totale adorazione quella scena adorabile, esordendo semplicemente con un entusiasta <<Ti insegno io>>
E così fu.
Camila si posizionó tra le gambe di Lauren, poggiando la schiena al suo petto; il fiato caldo sul suo collo non agevolava la concentrazione, però ce la stava mettendo tutta per imparare davvero a fare qualche accordo. Le mani della maggiore erano su quelle più piccole, le quali sfioravano le corde producendo suoni tutt'altro che melodiosi, ciò fece ridere un po' Lauren, ma sapeva che non era alquanto semplice. La loro giornata continuó così, su quel letto tra qualche risata e un po' di accordi sbagliati, la maggior parte delle volte nonostante alcuni fossero quasi giusti e ció stupì molto la minore, che non si aspettava minimante di riuscire a farli.
Il loro rapporto era nato un po' per caso, eppure tutto accade per una ragione...

Continua...
-Arianna

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