-Capitolo 36-

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" Buona vigilia di natale Camz, a domani. I Love You "

xo Lauren. 

Quelle ultime tre parole avevano fatto si che il cuore della piccola cubana iniziasse ad accelerare tanto da creare in lei il timore di poter svegliare le piccole gemelline con quel frastuono. Cosa intendeva con quel " I Love You " ? Infondo in inglese ha due significati diversi, una sfumatura talmente sottile, ma così tanto importante. Era un semplice "ti voglio bene", quindi solo una frase di puro affetto... oppure era qualcosa di più? Implicava l'amare, per davvero?

Camila sentii le guance avvampare, tentò di scrivere quel così prezioso " a domani " senza far trapelare quella sua grande domanda riguardo le ultime parole del messaggio della corvina. Dopo quel gesto chiuse di nuovo i suoi occhi stanchi, cercando di far tornare la respirazione normale; per qualche istante pensò di non poterci riuscire, era come se non fosse in grado di contenere ciò che le provocava quella frase. Improvvisamente iniziò ad osservare il soffitto, immaginando come sarebbe stato dormire con Lauren, riusciva quasi a percepire il respiro calmo della maggiore mentre il calore del suo corpo la cingeva... sarebbe stato così bello poter passare la notte abbracciata alla corvina, lasciandosi cullare dal suo profumo e dal battito del suo cuore... mentre la quindicenne era in balia di quei pensieri così dolci, le braccia di Morfeo l'accolsero, nonostante non fossero esattamente quelle che avrebbe voluto che la circondassero. 

La mattina dopo, un piccolo raggio di sole illuminò il viso della ragazza, facendo si che questa uscisse senza preavviso dai suoi sogni. Quando tentò di analizzare la situazione, si accorse di essere da sola in quell'enorme letto, così pensò che la componente femminile dei Clarke fosse già al piano di sotto alle prese con la colazione; non curante del suo aspetto appena sveglio, con tanto di capelli arruffati ed un pigiama tutt'altro che sobrio, la piccola cubana scese quelle scale che ormai conosceva bene, ma l'immagine che si ritrovò davanti ai suoi occhi fu inaspettata. 

Josh aveva delle valigie e si stava dirigendo verso la porta, sotto gli occhi lucidi e peni di lacrime delle due gemelline che lo pregavano di restare. 

<<Non andare via papà>> Si sentiva nell'aria, con toni di voce rotti dalle lacrime. Il modo in cui risuonavano quelle vocine angeliche in quella stanza, era come se riuscisse a prendere a mani nude il cuore di Camila da dentro il petto, sradicarlo da tutti i legamenti e poi stringerlo fino a frantumarlo. La piccola cubana sentiva nelle viscere quel dolore immenso, straziante, lo stava provando sulla sua pelle, Jess ed Amy erano una sorta di riflesso per lei e non riuscii a trattenere le lacrime, rimanendo immobile su quella scalinata. Gas d'altro canto, continuava ad abbaiare a quella porta chiusa, tentando di richiamare il suo padroncino; il suo latrare era in grado di attutire un po' quei pianti assordanti che riecheggiavano nella stanza. Kathrine era come paralizzata, la sua carnagione pareva leggermente più pallida rispetto al solito, istintivamente iniziò a stringere i pugni e a seguito di quel gesto una mano le toccò delicatamente la schiena; Camila. 

Quella mattina non andò secondo i piani, con le bambine era stato più facile tranquillizzarle, loro si fidavano della quindicenne quindi presero le sue parole di rassicurazione come se fossero la verità assoluta, ma la host mom era ancora in balia della delusione e della rabbia. La piccola cubana ascoltava quello sfogo, comportandosi esattamente come l'adulta che fingeva di essere mentre era con Lauren, o comunque ci provava; spesso il suo lato bambinesco veniva fuori, ma non era mai stato la causa di qualche sospetto da parte della corvina. In quel momento, sul fatidico divano delle confessioni Camila si stava mostrando adulta, era in grado di sorreggere il corpo distrutto mentalmente e fisicamente di quella donna, semplicemente facendola sentire capita. 

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