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" A Thousand Years - Christina Perri "

« Mi dispiace tanto, scusami »

Appena quelle parole uscirono dalla bocca di quella sconosciuta la canzone cambiò all'improvviso come se fosse destino; nel orecchio in cui Camila teneva la cuffietta la melodia che iniziò a risuonare era quella di " Thousand Years ". Il tutto era davvero strano, solitamente il volume era molto più alto invece dopo quel tocco inaspettato la musica si era abbassata come se fungesse da sottofondo.

In realtà era una base musicale perfetta per il momento in cui le loro mani erano ancora in contatto. Quel tocco era così delicato, la cubana alzò lo sguardo, ritrovandosi davanti due occhi meravigliosi di un verde quasi azzurro erano qualcosa di stupefacente, tanto da perdercisi dentro. La quindicenne si era già persa svariate volte dentro quegli occhi, ma solo attraverso uno schermo; quella visione digitale non rendeva davvero l'idea di ciò che potevano trasmettere quei due smeraldi.

Camila rimase come paralizzata, con la bocca leggermente aperta per lo stupore e non smetteva di osservare i dettagli della persona che aveva di fronte, quest'ultima stava scrutando con una leggera preoccupazione la cubana notando successivamente i suoi occhi lucidi.

« Ti senti bene? Mi dispiace, te ne offro un altro se vuoi »

Quella voce un po' graffiante ma allo stesso tempo dolce, quel sorriso, i piccoli dettagli del suo viso... come le sopracciglia folte e naturali, ma belle da morire, quel piercing al naso che essendo sul suo viso perdeva brillantezza in confronto alla bellezza della sua pelle chiara, la quale sembrava così morbida.

Era lei, era inconfondibile.

« N-n-no non preoccuparti »

Camila era ancora sotto shock e non poteva fare a meno di balbettare, non avrebbe mai pensato di potersi ritrovare in quella situazione a così pochi centimetri dal lei, riusciva addirittura a sentire il suo odore, lo stesso che aveva tentato di immaginare milioni di volte. Era come se in Camila ci fosse un blocco che le impedisse di ad articolare una frase di senso compiuto, il cuore batteva talmente forte e il rischio era che potesse uscire dal suo petto da un momento all'altro, o almeno così le sembrava.

« Insisto, infondo anche io stavo per entrare a prendere qualcosa e mi dispiace vederti così, dai tuoi occhi sembra ci tenessi davvero tanto a quel frappè »

Era al di sopra di ogni aspettativa questo incontro. Camila neanche nei suoi più grandi sogni su Miami si sarebbe mai immaginata di incontrarla quindi doveva rapidamente organizzare i suoi pensieri e riuscire a non sprecare quell'occasione; sapeva che avrebbe dovuto essere normale e doveva nascondere un po' il suo lato da fangirl, non poteva di certo rovinare quel momento. Secondo lei se avesse saputo che era una sua grandissima fan, l'atmosfera sarebbe stata tesa e forse lei non le avrebbe offerto un frullato, o forse sì... Infondo non dobbiamo dimenticarci che Camila ha solo 15 anni e ha una certa dote nel preoccuparsi per nulla. Pensava fosse pesante essere famosi e non poter stare tranquilli neanche quando si andava in un bar per un semplice caffè, così la quindicenne piena di paranoie decise di far finta di non conoscerla, come se fosse una semplice ragazza americana che le stava offrendo un frappè, non solo per il bene di Lauren, ma in fondo cercava anche di illudere se stessa che quella non fosse la sua cantante preferita, per potersi calmare un po'.

« Va bene, mi hai convinto » Le rispose Camila distogliendo subito lo sguardo dall'angelo che si ritrovava davanti, chinando il viso verso il basso mentre le guance iniziarono ad essere un po' più calde e rosee di prima. La corvina notò quel piccolo avvenimento e sorrise semplicemente.

« Comunque io sono Lauren, dopo esserti venuta adesso presentarmi penso sia il minimo » Disse con tono scherzoso porgendole la mano.

« Camila, m-m-m-olto piacere » Rispose la minore, balbettando di nuovo a quel tocco e alla stretta di mano, la stessa che provocò delle le scariche elettriche che invasero tutto il suo corpo.

You Aren't AloneWhere stories live. Discover now