-Capitolo 34-

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<<Lo... a me basta poterti vivere. L'unica cosa di cui ho bisogno è che tu mi dica " a domani "... ogni giorno, fino a che sarò qui. In fondo quando io tornerò alla mia quotidianità nel mio paesino, la vita andrà avanti anche per te e ti dimenticherai di me... Io-io voglio solo te, non mi serve nient'altro>>
Lauren accarezzó dolcemente la guancia di Camila sorridendo, per poi avvicinarsi pericolosamente alla minore.
<<Non mi dimenticherò mai di te Camz>> Disse la corvina a pochi millimetri da quelle labbra che inconsapevolmente si stavano già torturando con dei piccoli morsetti in modo da controllare, per quanto possibile, l'ingestibile voglia di baciare la ragazza dagli occhi verdi.
Quei due smeraldi osservarono a lungo quelle labbra carnose, per poi tornare a fissare quei pozzi marroni, in grado di accendere qualsiasi fuoco. Una lingua esperta bagnó leggermente le labbra di Lauren, per inumidirle, l'aria in quell'auto era sempre più calda nonostante il vento gelido al di fuori.
Le due ragazze era come se fossero in una piccola bolla, lontana da tutto e tutti; rinchiuse in un universo parallelo dove il tempo non passava mai, le uniche cose in grado di riempire quello spazio erano quei respiri affannosi, che avevano piano piano fatto appannare un po' i vetri dell'auto; due cuori battevano all'unisono mentre gli sguardi di Lauren e Camila non riuscivano a fare a meno di perdersi tra loro alla ricerca di quel pizzico di autocontrollo per non bruciarsi a vicenda, mentre il piccolo dolore allo stomaco della piccola cubana non la smetteva di farsi sentire sempre più forte quasi a contorcersi a causa di tutte quelle emozioni forti, che solo la ragazza dagli occhi verdi era in grado di provocare in lei.
<<Dovrei andare...>> Sussurró la minore, con il fiato corto a causa di quel fuoco che ribolliva in Lauren. Una mano affusolata inizió a farsi strada nel interno coscia della piccola cubana, mentre quelle labbra che tanto fremevano ad un contatto avevano già iniziato a danzare all'unisono con quelle più timide ed inesperte. La lingua della corvina si fece spazio nella bocca di Camila con foga, mentre quelle dita abili lentamente raggiungevano il punto più intimo della mora.
<<L-L-Lau-re-en>> La maggiore le non permetteva neanche di parlare, tanta era la voglia di continuare ad assaporare quelle dolci labbra.
Quando una falange inizió a stuzzicare l'intimitá di Camila con dei movimenti circolari, la minore bloccó la corvina fermandole il polso.
<<Lo...>> La ragazza dagli occhi verdi interruppe il bacio allontanandosi un po' dalla piccola cubana, in modo da poter far si che le loro fronti si toccassero e che quel verde potesse osservare il marrone un po' impaurito ed insicuro.
<<Sono vergine>> Disse, cercando di distogliere lo sguardo, ma Lauren sorrise depositando un bacio su quella guancia calda e arrossata per l'imbarazzo. Entrambe le mani della maggiore accarezzarono i fianchi di Camila dolcemente, per cercare di tranquillizzarla.
<<Non voglio fare nulla se tu non vuoi, ci conosciamo da così poco... la prima volta è importante e di certo non devi sentirti a disagio per questo, il fatto che tu sia vergine è una cosa bellissima >>
Camila annulló di nuovo quella distanza stringendosi a Lauren e stringendola il più possibile.
<<Buonanotte Camz>> Disse poi la maggiore, depositando un piccolo e dolce bacio a fior di labbra.
<<A domani>> Aggiunse mentre sul suo viso si formó un sorrisetto idiota, lo stesso di quando alle medie ci si innamora del ragazzo più popolare e quest'ultimo causalmente passa nel corridoio, davanti a te.
<<A domani>> Rispose Camila, poco prima di chiudere lo sportello e dirigersi verso quel cancello che la divideva dalla dimora dei Clarke.
Quando la piccola cubana riuscì a raggiungere la porta d'ingresso, si voltó notando come due occhi verdi da lontano analizzavano ogni suo movimento, assicurandosi che varcasse la porta.
Un giorno in qualche rivista di gossip c'era scritto che se prima di andarsene aspetta che tu sia entrata in casa, sana e salva vuol dire che ti ama; parlare d'amore era troppo presto, ma di sicuro c'era qualcosa di forte, quel povero cuore in frantumi piano piano stava sentendo sollievo mentre con delicatezza su ogni ferita qualche garza limitava la fuoriuscita di sangue. Non c'è niente di peggio di un cuore spezzato, ma infondo tutto si rompe prima o poi; niente torna come prima, eppure ciò non vuol dire che una volta ricomposti i pezzi la nuova versione non possa essere ancora meglio della precedente.
Dopo qualche altro scambio di sguardi e la percezione di sentire ancora il battito accelerato di quel cuore pieno di lame, la porta si chiuse lasciando spazio ad un silenzio quasi assordante, il quale venne interrotto per qualche istante a causa del rumore dei pneumatici sulla ghiaia che piano piano si allontanavano dalla villetta.
<<Le hai parlato?>> Una voce ormai familiare risuonó nel soggiorno, mentre la quindicenne ancora osservava quella porta chiuse, ma senza davvero guardarla; davanti a lei ancora vedeva l'immagine della corvina che, con intensità, le lacerava lo stomaco per la quantità di sensazioni indescrivibili in grado di provocare anche solo con un occhiata ed un sorriso beffardo.
Camila dovette scuotere la testa un paio di volte per far uscire dalla sua testa la sensazione delle labbra di Lauren sulle sue  e di quelle dita che avevano pericolosamente toccato quella zona così intima di lei.
<<Kath...>> La ragazza sospiró, per poi lasciar cadere lo zaino atterra e sedersi su quel divano verde, ormai zona di confessioni, con la testa tra le mani.
<<Credo che non le dirò nulla... almeno non per adesso. Rovinerei tutto, infondo ho solo pochi mesi a disposizione per potermi vivere a pieno lei... Lauren è da sempre stata il mio più grande sogno; non ho mai pensato veramente di poterla avere per davvero. Non ho intenzione di dirle la verità prima della mia partenza, quando sarà ora di tornare a Cuba confesserò tutto... sicuramente mi odierà, ma almeno dentro di me sapró che ne é valsa la pena; voglio che Lauren Jauregui sia la prima a farmi innamorare, a farmi sentire donna... so che se scoprisse che ho solo 15 anni, non potrà mai succedere nulla di tutto quello che voglio. Io voglio lei, solo lei e se per averla dovrò fingere di avere 21 anni per tutta la mia permanenza qui, lo farò. Non voglio perdermi quello che il destino mi sta dando la possibilità di vivere. Si sta avverando tutto quello che fino ad oggi ho sempre immaginato, leggendo qualche fanfiction su di lei. Ho preso la mia decisione, non posso lasciarmi scappare l'amore della mia vita>>
<<...
Continua...
-Arianna

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