UNDICI

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« Forse è ora che vada, è quasi ora di cena e saranno preoccupati per me » Disse Camila osservando quella meravigliosa luna piena, la più bella della sua vita.

« Loro chi? » Chiese Lauren cercando di sgranchirsi dopo aver passato ore su quel masso.

Camila in un primo momento si maledì da sola, già per la canzone casuale dalla playlist di spotify aveva rischiato che uscisse una canzone della cantante, ma l'aveva scampata, non sarebbe riuscita a mentire spudoratamente sul motivo per il quale lì c'era una sua canzone, ora invece si era tirata la zappa sui piedi da sola, come si suol dire... cosa avrebbe potuto dire a Lauren in modo da omettere la verità ma non mentire? Infondo la maggiore si era completamente mostrata a lei, si era disfatta di quella sua maschera e Camila solo al pensiero di nasconderle cose sentiva un groppo in gola... forse in quel caso dire la verità poteva essere qualcosa che non avrebbe scaturito dubbi in Lauren sulla vera età della nostra protagonista.

« Per risparmiare ho deciso di alloggiare da una famiglia ospitante, mi riferivo a loro » Disse Camila sperando che non suonasse come una cosa che non fanno le ventenni.

« Hai fatto bene, so che alloggiare in un hotel o in un college costa tantissimo, mia sorella Taylor ha fatto un'esperienza simile in Francia ed è costato un occhio della testa, avevo deciso di regalarglielo per il diciottesimo, ma non avevo messo in conto che costasse così tanto, non che i soldi siano un problema però mi ha stupito che per fare questi viaggi educativi si debba spendere così tanto, penso sia una sorta di ingiustizia nei confronti di tutte quelle persone che non possono vivere un'esperienza del genere perchè non hanno a disposizioni il denaro. Tutto ciò che riguarda l'apprendere le lingue credo che debba essere gratis o comunque pagato dallo stato, in modo che tutti in maniera equa se lo possano permettere »

« Sono d'accordo con te, mia madre ha risparmiato per anni e alla fine ha usato tutti i soldi messi da parte per fare felice me, da una parte mi fa rabbia perchè purtroppo alle famiglie come la mia, formata solo da mia mamma lo stato non ci aiuta affatto »

« Era questo l'argomento che speravo di trattare con te oggi in caffetteria quando ti sei offesa possiamo dire... non volevo insinuare che tu fossi ricca, ma che eri fortunata a poter vivere sulla tua pelle un esperienza come un viaggio a Miami venendo da Cuba dove appunto lì già è tanto arrivare a fine mese e potersi permettere un medico »

Camila si sentì in colpa per aver reagito male, ricordandosi poi la reazione di Lauren così abbassò lo sguardo imbarazzata mentre camminavano e ciò la fece rimanere qualche passo più indietro rispetto a Lauren. La corvina si accorse di non avere più la minore al suo fianco così tornò sui suoi passi e si avvicinò a lei « Non è successo nulla, non sentirti in colpa per come hai reagito nei miei confronti sono io quella che si deve scusare per essermi espressa male » Disse dolcemente Lauren prendendo la mano di Camila.

« Non hai detto niente che potesse essere interpretato male, sono io che ancora non avevo metabolizzato che tu fossi davanti a me, non capita tutti i giorni di conoscere persone come te e stavo cercando ancora di metabolizzare che fosse la realtà e non un sogno... quindi sono io che non ho prestato attenzione alle tue parole dandogli il giusto significato, non mi devi chiedere scusa e mi devi promettere che d'ora in poi non ti butterai tutta la colpa addosso per il tuo essere semplicemente te » Aggiunse la minore puntando un dito accusatorio verso la cantante, la quale sorrise stringendo un po' di più la mano della piccola cubana.

« Ti prometto che ci lavorerò » rispose sorridendo per poi continuare a camminare mano nella mano con la mora.

Durante il tragitto Lauren si trasformò in una guida perfetta spiegando dove si trovavano e raccontando bizzarre storie su di lei e la sua famiglia, la strada era davvero lunga avendo corso per abbastanza chilometri Camila non si era accorta di quanto effettivamente si trovassero lontane dalla casa dei Clarke, così decise di chiamarli e avvisarli che tutto stava andando a gonfie vele, che stava bene e che sarebbe tornata tardi a casa; se solo si fosse accorta che il tempo era passato così veloce avrebbe cercato di contattare prima la sua famiglia ospitante.

You Aren't AloneWhere stories live. Discover now