TREDICI

989 89 2
                                    

Varcando la porta di quel ristorante le due ragazze vennero travolte da una sensazione di gioia pura. All'interno quel ristorante non era come qualsiasi altro, era pieno di lucine appese alla parete formata da piccole foglie intrecciate, le quali a causa delle varie luci acquisivano colori diversi mano a mano che venivano colpite da quei piccoli led disposti come una sorta di cielo stellato nel soffitto. Si respirava aria di festa, caos, divertimento.

Il locale era pieno, Camila si soffermò ad osservare i vari clienti, alcuni erano seduti al proprio tavolo, chi in compagnia di amici oppure una semplice cena romantica, altra gente era in piedi muovendosi tra i tavoli a ritmo di musica, sembrava si stessero divertendo. I camerieri passavano da ogni lato con tantissimi piatti in mano, cantando a squarciagola e sorridendo. Era un clima decisamente diverso dai normali ristoranti, non poteva esser definito neanche solo un locale, era molto di più.

« Questo è il mio mondo » Disse Lauren prendendo delicatamente la mano di Camila per poi farle strada tra tutte quelle persone, la musica era sempre più alta mentre si avvicinavano al punto esatto in cui la corvina desiderava arrivare. Una figura sinuosa sbarrò la strada alle due ragazze, era una donna abbastanza alta, indossava un vestito rosso di raso che si adattava perfettamente al suo corpo, forse era un abbigliamento un po' troppo raffinato per quella location.

« Guarda chi si vede da queste parti, Lauren Michelle Jauregui » Disse la ragazza in questione appoggiando un bicchiere di martini su uno dei vassoi dei camerieri che stavano passando in quel momento tra loro. La voce della ragazza era leggermente acuta, non era molto chiaro a Camila se quella tonalità fosse stata utilizzata appositamente a causa del volume della musica o se davvero quella donna possedesse quella voce stridula.

Lauren sciolse in contatto con la mora, dirigendosi verso la ragazza in rosso per abbracciarla « Alexa che bello rivederti, so di non esser più venuta è... complicato » Alexa accarezzò affettuosamente il braccio dell'amica in segno di totale comprensione, poi si accorse che la corvina non era da sola e fece un cenno di testa per riferirsi alla ragazza che era in compagnia di Lauren in cerca di informazioni su chi fosse quella sconosciuta.

« Alexa lei è Camila, Camz lei è Alexa Ferrer la mia migliore amica » Disse Lauren decifrando lo sguardo interrogativo sul volto della sua amica e notando quanto la piccola cubana si sentisse a disagio venendo squadrata da cima a piedi dalla ragazza.

« Piacere » Camila porse una mano in direzione di Alexa la quale la strinse con tanta forza intimorendo un po' l'altra ragazza. Gli occhi dell'amica di Lauren sembravano schifati, come se già solo osservando l'abbigliamento largo e poco curato della piccola cubana Alexa avesse già capito che tipo di persona fosse. Lauren capì subito la situazione e tornò affianco a Camila. « E' solo una mia amica Al, stai tranquilla»

« Avevi detto la stessa cosa di Lucy e sappiamo entrambe com'è andata » Rispose con tono acido la ragazza pulendosi la mano che aveva appena toccato la cubana sul vestito.

« Lauren!! »

Una voce interruppe quella situazione soffocante, Camila ne era grata, per un attimo era come se fosse tornata a scuola. Si sentiva bullizzata dall'atteggiamento di Alexa, la osservava esattamente come facevano le sue compagne di classe, con superiorità e disapprovazione. Non riusciva a concepire come quella donna così superficiale potesse essere la migliore amica di Lauren.

« Oh mio dio Vero! » La corvina salutò calorosamente la proprietaria di quella voce, era una ragazza che a giudicare dal suo aspetto stava facendo serata, indossava un paio di leggins di pelle e un top glitterato che lasciava intravedere il suo seno prosperoso leggermente perlato a causa del sudore, sicuramente a giudicare dai capelli leggermente umidi e il bicchiere in mano quasi vuoto era una di quei ragazzi che al loro ingresso nella sala ballava tra i tavoli.

« Tu non dovevi essere a Parigi? » Chiese Lauren incredula, mentre Alexa si allontanò per andare a parlare con altri clienti dopo aver indicato alla cantante che "il solito tavolo" era disponibile.

« Sono tornata qualche giorno fa per stare con Chris, le relazioni a distanza non fanno per me » Rispose la ragazza voltandosi nell'intento di attirare l'attenzione di un ragazzo che stava ballando affianco ad una cassa facendo movimenti un po' scoordinati, a giudicare dallo sguardo del ragazzo e dal fatto che si stesse avvicinando a loro doveva essere il Chris in questione.

« Ma perchè non mi hai chiamato? » Chiese Lauren assumendo un sorriso falso in volto alla vista di quell'uomo che circondò con le sue braccia il bacino della sua interlocutrice.

« Pensavo fossi impegnata »

« Sai cosa sto affrontando non hai pensato che sarebbe stato carino sapere come stessi realmente » Il tono di Lauren era serio, ma allo stesso tempo Camila riuscì a percepire una piccola rottura della voce nelle ultime parole pronunciate dalla maggiore.

« Al messaggio avevi risposto che era tutto ok, non pensavo ci fosse bisogno di controllare, se avevi bisogno del mio aiuto bastava chiedere »

« Veronica dovresti conoscermi un po' ormai dopo tutti questi anni, lo sai che io non dico mai come mi sento veramente, credi sul serio che dopo quegli articoli in tutto il web e il fatto di vedere la mia faccia tappezzata ovunque io stessi bene? » Le lacrime iniziarono a farsi spazio rigando il viso di Lauren per l'ennesima volta della giornata, la corvina sperava che prima o poi finissero in modo che anche se aveva voglia di piangere quel rubinetto immaginario fosse talmente vuoto da non riuscire a far salire neanche una gocciolina salata dai suoi occhi, invece si ritrovava ad avere sempre quella sensazione di gonfiore alle palpebre e la pelle irritata per il tanto trucco utilizzato per nascondere il viso distrutto. Camila si accorse che la situazione non era delle migliori, così afferrò nuovamente la mano di Lauren in modo da darle conforto e le sussurrò un « Andiamocene » La corvina non fece alcuna espressione di dissenso e fece per andarsene seguita da Camila ma alle loro spalle si sentì di nuovo quella voce.

« A quanto pare sei riuscita a dimenticare in fretta Lucy »

A quelle parole Lauren si irrigidì e si voltò di scatto con gli occhi pieni di rabbia oltre che di lacrime continuava a ripetere « Non l'hai detto davvero » Camila si mise in mezzo alle due capendo che l'intenzione della maggiore era quella di tornare di fronte a Veronica e aggredirla verbalmente o forse peggio. La mora posizionò entrambe le mani ai lati del viso di Lauren invitandola a focalizzare la sua attenzione su di sé, distogliendo lo sguardo dalla sua amica.

« Non ascoltare quelle parole, lei non capisce nulla di quello che ti sta succedendo, come potrebbe se non vuole neanche ascoltare cos'hai da dire? Calmati per favore, non voglio vederti cosí... ti prego Lolo » Anche lo sguardo di Camila stava iniziando a riempirsi di lacrime.

Continua...

-Arianna

You Aren't AloneWhere stories live. Discover now