UNO

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La ragazza si trovava su un aereo, con il cuore pieno di timori e speranze. Camila Cabello, 15 anni appena compiuti,  stava affrontando qualcosa di arduo per il tipo di persona che era: il viaggio di una vita, lo stesso che le avrebbe permesso di passare quel l'intero anno accademico all'estero. La decisione di diventare un exchange student era stata davvero difficile da prendere e non aveva mai accennato ad una spiegazione, per paura che nessuno l'avrebbe capita, ma per fortuna sua madre Sinue ha sempre cercato di non far mancare nulla alla sua piccola Mila, nonostante i pochi soldi; non essendosi mai lasciata alle spalle la tragedia che aveva colpito la sua famiglia, cercava di rimediare in qualche modo, sentendosi ancora, a distanza di anni, la responsabile della morte del marito Alejandro e della figlia minore Sofia.

- Signore e signori buonasera.

Qui è il comandante che vi parla. Abbiamo appena avviato le manovre di atterraggio. Vi preghiamo di allacciare le vostre cinture, di verificare che il tavolino davanti a voi sia chiuso e che il vostro sedile si trovi in posizione eretta. La temperatura prevista all'arrivo è di 24 gradi, ci aspetta una bella giornata di sole. Vi invitiamo a rimanere seduti con le cinture allacciate fino a quando l'aeromobile non si sarà fermato.

Grazie per aver scelto Green Eyes Company. -

Una voce interruppe i mille pensieri e le ansie di Camila, la quale distolse il suo guardo da quelle nuvole che mano a mano stavano scomparendo, sempre più velocemente; quei piccoli pallini bianchi che prima osservava si stavano ingrandendo sempre più lasciando spazio ai meravigliosi colori caldi della Florida. In quel momento la piccola cubana capii che stava davvero iniziando la sua avventura. Aveva solo una valigia, neanche troppo grande, ma abbastanza pesante e uno zainetto in pelle nero, colore che ama in maniera davvero singolare. Una volta smaltita un po' la fila, si alzò sgranchendosi finalmente le gambe dopo le ore di viaggio in quel sedile che non era proprio il massimo della comodità, ma essendo nella classe più economica non poteva pretendere granché.

Dopo un respiro profondo ed un occhiata allo sguardo rassicurante dell'hostess che l'aveva accolta inizialmente, la ragazza iniziò a scendere i gradini di quella scala un po' traballante. I suoi passi erano lenti e nella sua mente era già apparsa quella tipica scena da film a rallentatore : lei che scendeva dall'aereo, con aria così naturale mentre l'aria calda e piacevole le accarezzava il viso; ma non era più solo nella sua mente, tutto ciò era le realtà.

Nelle sue orecchie risuonava la musica del suo gruppo preferito "The 1975", un accompagnamento musicale perfetto; era incredibile come la melodia delle canzoni riuscisse sempre a cogliere appieno le emozioni di chi l'ascolta e di conseguenza riesce a trasformarsi nel sottofondo musicale più appropriato in ogni tipo di circostanza.

- "Questa sarà la mia rinascita" - Pensò nonostante l'agitazione, doveva essere forte e vivere al massimo quell'esperienza, il suo desiderio era rendere fiera sua madre che dopo tanti sacrifici era riuscita a realizzare quel sogno.

Una volta raggiunta l'uscita, Camila iniziò ad essere alquanto preoccupata, ma cercò di placare l'ansia espirando ed inspirando, esattamente come vedeva fare in alcuni film, in genere tranquillizzava le persone, questa volta peró il terrore di scoprire come sarebbe stata la famiglia con la quale avrebbe dovuto passare i prossimi 365 giorni della sua vita prese il sopravvento e la testa si riempì di domande.

You Aren't AloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora