Capitolo 1

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Il canto del gallo riecheggiò come ogni mattina riempiendo le strade ancora deserte. Alexi sbadigliò e cercò di aprire gli occhi. La luce dell'alba entrava dalla finestra riscaldandole appena il viso.

- Sveglia dormigliona!

Joshua infilò la testa attraverso la porta della soffitta che fungeva da camera da letto.

- Arrivo...- riuscì a farfugliare la ragazza, la voce ancora impastata dal sonno.

Si mise a sedere, chiedendosi dove suo fratello trovasse tutta quell'energia.

Prese il secchio con l'acqua gelida e si lavò velocemente, si vestì e scese per la colazione. Salutò sua madre con un bacio e scompigliò i capelli alla sua sorellina che, ancora in pigiama, cercava di non cadere addormentata sul piatto di cereali.

Afferrò al volo una fetta di pane raffermo e corse dietro a suo fratello fuori casa.

- State attenti! - sentì urlare sua madre, ma ormai erano troppo lontani per rispondere.

- Avanti Alexi, tieni il passo - la prese in giro Joshua. La ragazza correva a più non posso ed era anche veloce per la sua età, ma considerando che aveva tre anni in meno di suo fratello e che era decisamente più minuta, riusciva solo a non perderlo di vista. Alla fine lui si fermò e lei riprese fiato.

- Non mi hai nemmeno dato il tempo di fare colazione - si lamentò lei.

- Credi che una volta imprigionata i Cercatori ti lascerebbero tempo per la colazione? Oh, ma certo, te la porterebbero anche a letto, mentre ti preparano un bel bagno caldo!

Alexi fece una smorfia.

- Con un po' di fortuna non sarà un problema mio!

Joshua era sul punto di ribattere ma chiuse la bocca e cominciò a camminare.

Da quando, al compimento del suo sedicesimo compleanno, avevano deciso che lei lo avrebbe seguito nei boschi la mattina prima di andare a scuola, discorsi come quello erano all'ordine del giorno. In quel periodo, dopo un anno e mezzo, non facevano che diventare più frequenti.

- Cosa facciamo di orrendo oggi? - chiese Alexi per cambiare argomento.

- Migliorerai la resistenza con il nuoto. Poi pescheremo qualche pesce per la cena. A mani nude.

Alexi rabbrividì. Odiava pescare a mani nude. I pesci che guizzano viscidi e terribilmente vivi le facevano senso. Però non obiettò, sapeva che sarebbe stato inutile. Si tolse i vestiti e si tuffò nel laghetto con solo la biancheria addosso.

Venti minuti dopo Joshua le disse che poteva fare una pausa. Si svestì anche lui e diede inizio alla pesca. Suo fratello era bravissimo in questo. Dopo un quarto d'ora aveva già tirato fuori dal lago mezza dozzina di pesci. Alexi ne aveva preso uno, che in realtà le era saltato letteralmente in braccio mentre nuotava, ma decise di non sindacare troppo sulla faccenda.

Dopo mezz'ora il suo povero pesce la guardava dalla cesta di vimini ancora solitario e lei si arrese.

- Basta - si buttò a sedere sull'erba fresca - ci rinuncio. Non farò mai il pescatore, ok?

Lo sguardo di rimprovero che le lanciò suo fratello la fece sentire incredibilmente in colpa.

- Non guardarmi così. Sai che non è colpa mia, non è che non mi applico, semplicemente non ci sono portata, ok?

Nei suoi occhi non trovò né pietà né tanto meno comprensione. Lo vide uscire dall'acqua, rivestirsi e raccogliere un cesto con una decina di pesci ormai senza vita. Ne mise quattro nel cesto di Alexi.

Rebel - Il Giorno dei DoniWhere stories live. Discover now