Fanculo

Lui si gira... ed è sempre bellissimo. Brutus è il ragazzo più bello che abbia mai visto. I suoi occhi si puntano nei miei. Ci guardiamo... ma io non li riconosco. Questi sono gli occhi dell'alpha, del lupo, verdi scintillanti. Non ho più visto il marrone da quel giorno, non ho più visto il mio Brutus... questo è... questo non è lui.

"Amore" Ariel gli tocca il braccio e il nostro collegamento si spezza, proprio come quel giorno. Lui torna da lei. Distolgo subito lo sguardo. Non voglio vedere... io non voglio.

"Livia" Charlotte mi richiama per la terza volta. Le sorrido debolmente perché alla fine oggi non mi sento come al solito.
"Mi dispiace... tu non sai quanto" mi prende una mano e la stringe. Io guardo le nostre mani ma le sento fredde.

L'unica che ha perso qualcosa sono stata io. Tutti hanno accettato la nuova situazione senza muovere un dito... nessuno si è messo contro l'alpha. Quello che lui dice è legge... io sono solo un'umana per loro... niente di più.

Alla fine però io non volevo far parte di tutto questo, quindi va bene così... no?
"Non importa Charlotte" mento. Ultimamente sono sola, lei ormai fa parte del branco, sta con Scott.

Sento di nuovo la risata di cacca fumante. Stringo i pugni. "Quello che ti è successo non è giusto... io ne ho parlato con Scott" come se potesse fare qualcosa, nessuno si è mosso. Alzo le spalle.

Mi sono rotta quel giorno... sento che c'è qualcosa che non va... io mi sento ferita ma come un bravo serpente non lo faccio vedere. Riesco meglio a mostrare l'indifferenza che il dolore.

"Livia davvero... io..." "Charlotte"

La sua voce.

Lei si gira e lo guarda. Io non ci provo nemmeno so già cosa vedrei. "Vieni qua... Ariel ti vuole parlare" Charlotte punta i suoi occhi nei miei. Vedo dolore e rimorso... lei mi vuole ancora bene e questo mi fa bene. Le sorrido... veramente. Lei non ha colpe, non posso farle venire i sensi di colpa.

"Vai... tranquilla" le prendo la mano e le sorrido. È come se gli stessi dando il permesso. Lei mi stringe la mano mi bacia la guancia e va verso di loro. La guardo sedersi e sorridere in modo forzato ad Ariel che la guarda male. Sento gli occhi di Brutus addosso... sorrido, che ne dici di un po di insoburdinazione? 2 pari stronzo.

***

La lezione finisce e mi incammino per i corridoio della scuola. Ancora non so bene dove sia il mio armadietto, non ho ancora imparato, dovrebbe essere da qualche parte, su un muro, non che mi interessi particolarmente... insomma io ho il mio zaino. Controllo il telefono per vedere se ci sono messaggi dai miei amici. Ultimamente ho avuto bisogno di loro più che mai... qua mi sento sola. Ho bisogno di qualcuno di amico.

"ciao" Damian mi affianca e mi sorride. Alzo gli occhi e faccio un timido sorriso. Anche lui è scomparso... anche lui non c'è stato. Non posso incorparlo... lui non ha nessuna colpa.

Continuo a ripeterlo ma in realtà sento che tutti hanno una colpa... ma alla fine non posso farne niente che accettarlo. Continuiamo a camminare senza dirci niente in un silenzio molto imbarazzate. Se non aveva da dirmi niente che cosa vuole?

"Vuoi niente?" Gli chiedo fermandomi quando la situazione si fa insostenibile. Che vuole? La sua stazza mi costringe ad alzare la testa per fissarlo negli occhi. Si morde un labbro nervoso... non sa cosa dirmi.

"Vabbe lasciamo stare" non ho per niente voglia di mettermi a fare il gioco dell'indovinello e devo ammettere che non ho nemmeno tutta questa pazienza. Pensavo che almeno lui sarebbe stato dalla mia parte... ma il branco vince.

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