43. BAGNO DI MEZZANOTTE

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Il mare ruggiva. Inspirai il profumo della salsedine che si mischiava a quello della notte. Era inebriante. Socchiusi gli occhi e lasciai che la brezza notturna mi muovesse i capelli.

-L'hai mai fatto un bagno di mezzanotte?- mi chiese Ethan, al mio fianco.

-Mai... io e Lauren sognavamo sempre di passare una notte in spiaggia, magari accamparci con la tenda, ma con il mio problema, beh, non era semplicemente possibile... se ci fossimo addormentate e non svegliate in tempo... - lasciai la frase in sospeso. Non volevo neppure pensare alle conseguenze.

-Lo possiamo fare ora, però- decise Ethan, togliendosi la giacca –e staremo attenti all'ora, così non rischierai di trovarti esposta al sole-

Annuii. –Sì, potrebbe andare- e poi volevo davvero gettarmi in mare. Lo facevano tutti, perché io non avrei potuto? Non ero diversa dalle altre ragazze. -Però non ho il costume- mi lamentai.

Ethan rise. –Nemmeno io, non abbiamo bisogno di costumi- si tolse la felpa e la lasciò cadere nella sabbia.

-Ma così si sporcheranno i vestiti!- protestai.

Ethan rise ancora più forte. –Devi essere più coraggiosa- si sfilò le Converse e le calciò via –su, togliti tutto-

Avvampai. –Va bene- iniziai ad aprirmi la camicetta.

-Brava!- m'incoraggiò Ethan, dopo essersi tolto i pantaloni, battendo le mani.

Lasciai cadere la camicetta, quindi mi tolsi la gonna di taffetà, che cadde nella sabbia con un fruscio. Infine mi sfilai le ballerine e mi avvicinai alla riva, i piedi che affondano nella sabbia bagnata.

L'acqua era gelida. Rabbrividii, scaldandomi le braccia con le mani.

-Su, mia principessa- mi chiamò Ethan, ridendo. Lui era già immerso fino alla vita e potevo vedere i suoi boxer neri mossi dalle onde... spostai lo sguardo, avvampando.

–Aspetta, ci vuole un attimo- gli dissi, la voce impastata dalla timidezza. Ero in reggiseno e slip... okay, mi sentivo molto imbarazzata. Menomale che li avevo scelti abbinati.

-Buttati, altrimenti non entrerai mai-

Indugiai un istante. Forse quella era l'ultima possibilità di divertirmi. Il primo e ultimo bagno in piena notte. Forse non avevo più tempo. Questo pensiero mi terrorizzava. Mi misi a giocherellare con una ciocca di capelli.

-Fleur- mi chiamò Ethan, nuovamente –devo venirti a prendere?-

Inspirai a fondo e mi lanciai in avanti, senza pensare a nulla. Il contatto con l'acqua gelida mi fece rabbrividire, tanto che mi mancò l'aria. Sentii gli slip e il reggiseno aderire alla mia pellee ringraziai il fatto che fossero blu scuri, così non avrebbero lasciato intravedere nulla. Scalciai, muovendo anche le braccia per riuscire a mantenermi a galla. Era da parecchio tempo che non nuotavo. Da quando mi ero ammalata non lo avevo più fatto. I miei avevano paura che il nuoto mi stancasse e a me, personalmente, il nuoto non piaceva troppo.

-Eccomi- Ethan mi afferrò per la vita e mi sostenne. La sua pelle calda, in contrasto con l'acqua gelida, mi rassicurò. –Non muoverti troppo, qui dovresti toccare-

Inspirai a fondo e cercai di rilassarmi. Ethan mi sostenne fino a quando non sfiorai la sabbia. Mi rimisi in piedi, appoggiandomi sempre a lui. Beh, era anche una scusa, mi faceva piacere stare appesa ad Ethan, era molto piacevole ed eccitante. Mi sfuggì un sorriso. Nuotammo fianco a fianco, ridendo e spruzzandoci. Solo più tardi ci lasciammo cadere sul bagnasciuga, sotto la delicata luce delle stelle, esausti. L'aria era abbastanza tiepida, così il mio reggiseno e i miei slip si asciugarono prima del previsto.

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