9. LA SCOPERTA

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La tortura della pasticceria era finalmente terminata. Uscii e l'aria fresca mi colpì il viso. Era bello poterla inspirare. John era dovuto andare via una decina di minuti prima. Mi passai una mano tra i capelli e procedetti, precedendo di alcuni passi Michael e Izzy che camminavano abbracciati come innamorati. Beh, loro erano innamorati. Il pensiero mi strinse la gola. Sembrava che il mondo intero fosse innamorato. Tutti tranne io. Beh, ero affascinata dal ragazzo che mi aveva scritto, certo, ma non potevo permettermi un amore, lo avrei solo fatto soffrire. E poi se il ragazzo fosse stato John... ero confusa, ecco. Ero talmente persa nei miei pensieri che per poco non andai a sbattere contro qualcuno.

-Scusa- esclamai, alzando la testa e incontrando lo sguardo grigio di Ethan. Il mio cuore fece un balzo.

-Ti sono praticamente finito addosso- si affrettò a dire lui, le labbra piegate in un mezzo sorriso.

Non sarebbe stato uno scontro spiacevole. –Allora la colpa è di entrambi-

Lui annuì. Lo sguardo brillava divertito.

-Victoria- mi chiamò Michael. Un attimo fu davanti a me, come se volesse farmi da scudo. –Cosa ci fai qua, Ethan?-

Cosa stava succedendo? Mi spostai di lato per vedere meglio la scena.

-Questa è la mia strada- gli rispose Ethan, sprezzante.

-Noi due abbiamo un argomento in sospeso- intervenni.

Michael guardò prima me, poi di nuovo lui. –Credo che non sia necessario che lo proseguiate- mi prese per il braccio e mi trascinò via.

-Perché?- gli chiesi, divincolandomi.

-Non devi fidarti di Ethan, hai capito? Non è un bravo ragazzo, al contrario, ti farà del male-

Fissai Michael, confusa. –Cosa vuoi dire?-

-Non ha importanza, ma devi stargli lontana, okay?-

Un brivido mi percorse la schiena. Cosa stava succedendo? Un senso d'ansia mi oppresse il petto.

-Ragazzi- chiamò Izzy, raggiungendoci –cosa succede?-

-Nulla- disse Michael.

Izzy si voltò verso di me. –Da quando frequenti Ethan?- mi chiese, lo sguardo brillante.

-Non dovrei?-

-Nessuno lo frequenta- fece una smorfia.

-Perché?-

Izzy parve in imbarazzato, il suo sguardo si addolcì. –Senti, Victoria, Ethan è un tipo poco raccomandabile-

-Spiegati meglio- insistei.

-Lo hanno chiuso in riformatorio- dichiarò con un filo di voce.

Riformatorio. La notizia mi colpì come un pugno. Certo, non poteva essere un bravo ragazzo, altrimenti non mi avrebbe seguita in casa di una ragazza morta. Ero proprio una sciocca.

-Ora basta- intervenne Michael –andiamo a casa-

Ero d'accordo con lui. Non volevo fare altro che nascondermi nella mia stanza.

Guardai fuori dalla finestra, il cuore che mi martellava nel petto

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Guardai fuori dalla finestra, il cuore che mi martellava nel petto. La via era deserta. Sospirai.

Ethan era stato in riformatorio. Era la terza volta che ci pensavo. Forse lui c'entrava qualcosa con quello che era successo a Lauren. Deglutii, la gola secca. Perché non lo avevo mai saputo? Certo, avevo perso parecchi giorni di scuola quando avevo scoperto la mia malattia. Inspirai a fondo e mi lasciai cadere sul mio letto confusa. Qualcosa mi punse la coscia. Voltai la testa e vidi il quaderno di Lauren. Un invito a continuare la lettura?

"I miei incontri con Wolly Wood non si sono fermati. Al contrario, sono diventati qualcosa che aspetto con gioia. Suppongo di non poterne più fare a meno. Divertente, no? Ho capito cosa vuol dire dipendere da qualcosa, io che non sentivo neppure un gran bisogno di mangiare dolci, all'improvviso non ho neppure più potuto pensare di vivere senza di lui. Senza il mio Wolly Wood. Patetica? Probabilmente.

Scendo sempre in giardino non appena sento i rintocchi della mezzanotte. Sono rapida e attenta a non farmi sentire. Cosa direbbero i miei se mi avessero scoperta? Certamente non capirebbero. Gli altri non capiscono mai. Non possono comprendere che io e Wolly ci amiamo, anche se non mi permette di vedere il suo volto.

Vi chiederete chi è lui. Se le antiche leggende sono vere, se è davvero un temibile vampiro. Non vi darò risposta. Non vedo perché debba darvela io. Non avete diritto di chiedermelo.

Un giorno mi ha condotto con lui a una casetta in mezzo al bosco. Forse qualcuno di voi c'è passato davanti per caso. La si nota subito. Non è molto grande e ha il tetto cadente, ma questo può forse fermare l'amore? Si può forse fermare la gioventù?

No, nulla può fermare l'amore e la gioventù. Cos'abbiamo fatto nel bosco vi starete chiedendo. Lo so, non negatelo, gli spettatori sono sempre curiosi, vogliono vedere oltre il sipario, vogliono conoscere ogni cosa, come se nella vita si potesse conoscere ogni cosa. Va bene, vi accontenterò. Wolly mi ha parlato della sua vita, delle sue avventure, di come si senta solo e incompreso. Potevate davvero pensare che uno come lui si senta solo e incompreso? Sembra impossibile, eppure è così. Questa è la condizione dell'essere umano, suppongo. Siamo sempre soli, perfino in mezzo alla folla. Io ho amato le sue debolezze. Ho amato lui."

Deglutii, il cuore in gola. Voltai la pagina. C'erano dei piccoli paragrafi, senza data, ma che si riferivano certamente a giorni diversi.

"Mi ha portata fare una passeggiata. Il fruscio del vento tra le foglie era delizioso. Wolly mi teneva stretta a lui, un braccio intorno alla mia vita. Mi ha raccontato la sua storia, antica come il mondo. Sentivo il leggero tintinnare del suo ciondolo. Mi ha spiegato che è un regalo che proviene da un'altra epoca, da un altro mondo. Una piccola stella a cinque punte. L'ho tenuta in mano, ho premuto i polpastrelli contro quelle punte gelide come pugnali."

Passai alla pagina seguente.

"Mi sento tanto stanca. Ogni mattina è sempre più difficile svegliarmi. Mi perdo nei sogni. Sono così belli, così magici, così lontani dalla realtà. Confondo il reale con il fantastico. Mi sembra sciocco che mia madre si preoccupi. Non si è mai preoccupata finora e lo fa adesso?"

"Questa mattina ho trovato dei fiori fuori dalla porta, sono piccoli e gialli. Frangipani, questo è il loro nome. Li ho cercati su Internet. Sono originari di luoghi con il clima mite. L'informazione non mi bastava, così ho fatto come la più cara amica: ho indagato ancora ancora. Alla fine l'ho scoperto: i frangipane sono collegati ai vampiri, pare che li attirerebbero. Wolly Wood è dunque questo? Una creatura che si avventura solo nelle tenebre? Un essere che abita gli incubi da secoli? Non so cosa sia. Forse è solo uno scherzo della genetica."

"Questa mattina ho avuto la febbre. Non era alta, appena una febbriciattola. Mi sento ancora debole. Molto debole. Cosa mi sta succedendo? Eppure conosco la risposta, so che è lui Wolly Wood. Dovrei confidarmi con qualcuno, ma non ci riesco. Sarebbe la cosa migliore, l'unica da fare. Non posso, è come se una forza invisibile mi trattenesse. Nessuno mi crederebbe intanto."

Un brivido mi percorse la schiena. Lauren stava peggio di quanto pensassi.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa pensate della scoperta su Ethan?
Ho voluto trasmettere la confusione di Lauren attraverso il suo diario, ci sono riuscita?

A presto

Nelle luminose notti d'OrienteWhere stories live. Discover now