37. LUNAPARK

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L'enorme ruota panoramica luminosa che svettava contro il cielo scuro mi rivelò la meta del viaggio.

-Il lunapark!- esclamai, entusiasta.

-Avrei dovuto bendarti- rispose Ethan, ridendo. Aveva le mani strette intorno al volante.

-Lo avrei capito comunque- abbassai ancora un po' il finestrino e inspirai l'aria che sapeva di notte e di zucchero filato –si sente la musica- urlai. Un suono allegro che prometteva lunghe notti passate a ballare.

-Avrebbe potuto essere anche una discoteca all'aperto- disse Ethan.

-Ma non sarebbe romantico!- protestai –Il mio cavaliere non mi porterebbe mai in una discoteca all'aperto-

Ethan rise ancora. –Sì, in effetti sì-

-Quando ero piccola i miei mi portavano spesso al lunapark- mormorai.

-Quindi hai dei bei ricordi al riguardo?-

-Abbastanza- appoggiai il gomito contro la portiera –l'ultima volta però ci sono stata con Lauren- il solo dire il suo nome mi strinse il cuore.

Ethan non parlò. Mi lasciò riflettere in silenzio per alcuni istanti. La ricordavo mentre mi costringeva a salire sulla ruota panoramica.

-Saprò mai cosa le è successo?- chiesi piano.

-Certe cose prima o poi vengono scoperte- rispose Ethan -nessun brutto pensiero questa sera-

-Lo spero- mormorai.

-Stasera dobbiamo divertirci- esclamò.

-Sì- gli risposi. Volevo proprio divertirmi, ne avevo bisogno.

Ethan parcheggiò l'auto all'ingresso del lunapark. Aprii la portiera e uscii. Avevo bisogno di un po' d'aria fresca. Chiusi gli occhi e inspirai a fondo. Non mi sentivo molto bene. Lauren. Non dovevo pensare a lei.

-Sei mai stata sulle montagne russe?- mi chiese Ethan, arrivando al mio fianco.

Scossi la testa. –No, non m'ispirano molto- mormorai.

-Perché non hai mai avuto me al tuo fianco!- esclamò lui.

Lo fissai, l'espressione palesemente dubbiosa.

-Faremo finta che sia un viaggio su drago, che ne dici?- chiese, strizzando l'occhio.

Indugiai. Non sapevo cosa fare. L'idea di sfrecciare a tutta velocità non mi entusiasmava, eppure...

-Su, ci divertiremo- continuò.

-Non lo so- sussurrai, c'era una parte di me che voleva farlo.

-Fidati di me-

Sospirai. –Mi devi un enorme favore-

-Va bene- disse, un mezzo sorriso sulle labbra.

Annuii.

-Allora andiamo- mi prese per mano e mi trascinò con sé.

Il giro sulle montagne russe fu agghiacciante. Tenni gli occhi chiusi tutto il tempo, il cuore che batteva furiosamente nel petto. Ethan mi passò un braccio intorno alle spalle, protettivo. Lanciai un gridolino quando arrivammo in cima alla giostra e per un attimo la macchinina su cui eravamo seduti restò sospesa, quasi immobile. Sentii tutto il corpo diventare di ghiaccio, poi la macchinina ripartì e scendemmo giù a tutta velocità. Quando finalmente il giro terminò barcollando e ridevo.

-Ammettilo, ti è piaciuto!- disse Ethan.

-Solo un po'- mentii.

-Fingerò di crederci-

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